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Iper - Festival delle periferie

dal 21 al 23 maggio 2021

IPER – Festival delle Periferie

IPER Festival delle periferie è un grande evento che coinvolge tutta la città.

Tre giorni dedicati al tema della periferia, quella romana e quella delle altre metropoli, con un fittissimo programma di incontri, performance artistiche, video, concerti, lectio magistralis e tavole rotonde per rilanciare, attraverso un’iniziativa festosa e plurale, un’idea di cultura inclusiva e partecipata.

Officine Fotografiche Roma partecipa curando la sezione dedicata alla fotografia, il nostro direttore artistico Emilio D’Itri sarà il moderatore di un talk che domenica 23 maggio alle 17 vedrà protagonisti: Tiziana Faraoni, Mohamed Keita, Fabio Moscatelli e Massimo Siragusa.

Dalle indagini di paesaggio architettonico al racconto delle storie personali, un racconto sulle diverse esperienze dei quattro fotografi che negli anni hanno focalizzato la loro attenzione sulla città e sulla periferia.

Gli eventi si potranno seguire in presenza al Teatro di Tor Bella Monaca, previa registrazione oppure live sui canali del festival.

Attardi - libroPostcart
Presentazione editoriale - giovedì 15 aprile ore 18 - Zoom - Officine Fotografiche Streaming

La libertà del fotografo di Andrea Attardi

di Andrea Attardi - edito da PostCart
modera Nico Piersanti
Illustrazioni di Claudio Corrivetti

Sedici capitoli, sotto forma di “personali incursioni” nella storia dell’immagine, migliaia di scatti di autori celebri e la rilettura dei volumi-chiave più illuminanti della fotografia moderna.
L’autore di questo volume, “La libertà del fotografo”, racconta l’evoluzione dello stile di un’arte, attraverso l’opera di fotografi come Kertész, Capa, Cartier-Bresson, Doisneau, Frank, Ghirri, Mulas, Giacomelli, che da pionieri poetici e geniali hanno raccontato la grande storia del novecento.
Un viaggio di Andrea Attardi dentro la straordinaria avventura della fotografia nel ventesimo secolo, illustrato dai disegni evocativi di Claudio Corrivetti che rendono omaggio alle iconiche immagini dei grandi fotografi.

L’incontro si terrà sulla piattaforma Zoom.

Per partecipare registrarsi a questo form.

Evento per massimo 100 iscritti all’Associazione Officine Fotografiche Roma.

Si prega di avvisare se una volta prenotato non si può più partecipare all’evento, scrivendo una mail a of@officinefotografiche.org

La registrazione è necessaria per ricevere il link, che sarà inviato per posta elettronica all’indirizzo email indicato il giorno giovedì 15 Aprile 2021.

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Incontri di Fotogiornalismo - su Zoom - Giovedì 4 febbraio ore 19 - Canale Zoom - Officine Fotografiche previa registrazione

Presentazione Il Reportage#45

Giovedì 4 febbraio 2021 alle 19 presentiamo – in modalità streaming – sulla piattaforma Zoom, l’ultimo numero della rivista “Il Reportage” #45.

Per registrarsi qui: https://forms.gle/zfqcp2b4KQnENgN58

Intervengono:
Giampiero Calapà (giornalista)
Gianluca De Bartolo (fotografo)
Graziano Graziani (giornalista e scrittore)
Moderano:
Maria Camilla Brunetti (caporedattore Reportage)
Valentina Piccinni (fotografa/progetti speciali Reportage)

Il primo numero del 2021, l’Anno del Vaccino, apre con un’intervista molto importante all’intellettuale e giornalista Furio Colombo, che il primo gennaio ha compiuto 90 anni. Colombo ripercorre tutta la sua carriera, dai tempi dell’Olivetti e della Rai alla direzione dell’Unità, passando per la militanza nel Gruppo 63 e la sua lunga permanenza negli Stati Uniti. A registrare le sue “confessioni” è il giornalista del Fatto quotidiano, Giampiero Calapà. 

 Il primo reportage è quello che fornisce anche la foto di copertina e documenta un’insolita giornata tra i ladri di tombe della Valle dei Re in Egitto.

Lo firma il fotografo americano Christopher Pillitz, che racconta la sua rischiosa esperienza. Paola Rizzi, invece, ripercorre i 50 anni di Ciudad Abierta, una sorta di “isola utopica” cilena, costituita nel 1970 da un gruppo di intellettuali, architetti, poeti e artisti del Cile, che resistette perfino ai duri anni di Pinochet.

Il mastodontico progetto del Tren Maya, che dovrebbe tagliare a fette il Sud del Messico con 150mila chilometri di ferrovia, è l’oggetto del terzo reportage firmato da Vittoria Romanello, la quale dà voce alle popolazioni locali che temono una devastazione ambientale non solo per i lavori di realizzazione, ma anche per l’avvento di un turismo poco rispettoso delle risorse naturali (le foto sono di Heriberto Paredes). 

  Il portfolio di questo numero è dedicato al caporalato della mafia nigeriana nel Foggiano. Il fotografo Alessandro Zenti ha documentato il lavoro massacrante e la vita nelle baraccopoli degli immigrati, che per essere in grado di lavorare sono costretti a ricorrere al Tramadolo, conosciuto come la “droga del combattente”.

Il reportage successivo – firmato da Gianluca De Bartolo – parla invece del Ruanda, il piccolo Paese africano che tenta di risollevarsi dal suo tragico passato.

La novità è data dal completamento di un servizio di droni (primo Paese al mondo ad adottarli in questo settore) per il trasporto delle sacche di plasma e dei medicinali nelle zone rurali del territorio.

Graziano Graziani, invece, ci porta nelle Azzorre sulle orme di Tabucchi, che qui ambientò “Donna di Porto Pym”. Di Nicola Zolin il reportage conclusivo, che racconta il rinnovato business, in Italia, della coltivazione, produzione e distribuzione della cannabis, soprattutto per uso terapeutico. 

 

Non mancano le cinque recensioni librarie, la “Lettera Aperta” di Valerio Magrelli,  la rubrica “Un autore, un libro” di Maria Camilla Brunetti, che questa volta conversa con Federica Sgaggio. Il racconto di questo numero è della scrittrice italiana Marta Cai, che da qualche tempo vive in Brasile. L’editoriale di Riccardo De Gennaro è dedicato alle ardue previsioni per il nuovo anno, la foto vintage che chiude come di consueto il numero ricorda il tentato golpe Tejero nel 1981 in Spagna, esattamente quarant’anni fa.

Form di registrazione all’evento streaming sulla piattaforma Zoom.
Evento per massimo 100 iscritti.

Si prega di avvisare se una volta prenotato non si può più partecipare all’evento, scrivendo una mail a of@officinefotografiche.org

La registrazione è obbligatoria per ricevere il link e poter accedere alla video-conferenza.
Il link sarà inviato il giorno stesso dell’incontro all’email indicata.

Se entro le ore 17,00 (del 4 Febbraio) non avete ancora ricevuto il vostro link, contattateci a of@officinefotografiche.org (per favore controllate la vostra casella spam)

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Presentazione Editoriale - Lunedì 21 dicembre ore 18 - Piattaforma Zoom di Officine Fotografiche Roma

Roma - di Massimo Siragusa

Massimo Siragusa
testi di Giovanna Calvenzi, Tommaso Giagni, Ugo Gregoretti, Marco Maria Sambo
edito da PostCart

Lunedì 21 dicembre alle ore 18 presentiamo l’ultimo libro di Massimo Siragusa ROMA edito da PostCart.  Interverranno: Michele Smargiassi, Giovanna Calvenzi, Claudio Corrivetti

La presentazione si terrà sulla piattaforma Zoom. Per registrarsi cliccate qui.

Riceverete le credenziali per accedere alla diretta, via mail il 21 dicembre.

Attorno alla Roma celebrata dall’iconografia classica, alla città della grande bellezza dal fascino monumentale e un po’ decadente, con i suoi luoghi iconici invidiati dal mondo intero, sorge un’altra città. Nascosta ed estranea ai flussi turistici.

Un’area abitata e vissuta da oltre la metà dei cittadini romani. Una città caotica, spesso abusiva. Con i suoi cancelli, ringhiere, muri, alberi, reperti archeologici, auto, che si sovrappongono e si confondono in un caos visivo straordinario e unico.

È la periferia. Anzi, le periferie. Diverse tra loro ma accomunate tutte dalla stessa anarchia visiva e architettonica. In questo lavoro, che si è snodato per oltre due anni lungo il perimetro della città, l’autore ha cercato relazioni, passaggi, dialoghi, quasi a volere tentare di mettere in ordine il caos della realtà.

Biografia

Massimo Siragusa, docente allo IED, è fotografo e direttore artistico della Plenum Gallery. Ha esposto in numerosi musei e gallerie in Italia e all’estero e collabora con le più importanti testate internazionali. Con i suoi lavori di corporate ha raccontato la realtà delle maggiori industrie italiane. Ha vinto numerosi premi tra cui quattro World Press Photo – nel 1997, 1999, 2008, 2009 – e tre Sony Awards. Ha pubblicato i libri: Il Vaticano, il Cerchio Magico, Credi, 12 Portali, Teatro d’Italia, L’Emozione della Vertigine, Respirano i Muri, Il Cretto Grande e Magic Coppedè.

www.massimosiragusa.it.

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Presentazione dell'ultimo numero - Venerdì 9 ottobre ore 19.00 - Officine Fotografiche Roma

Il Reportage - Incontri di Fototogiornalismo

Venerdì 9 ottobre alle 19 presentiamo a Officine Fotografiche Roma, l’ultimo numero dell’anno della rivista Il REPORTAGE.

Intervengono: Giuliano Battiston, giornalista
Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, fotografi
Maria Novella De Luca, fotografa

Modera: Riccardo De Gennaro, direttore di Reportage
Ingresso su prenotazione limitato a massimo 25 persone.

Il numero 44 di Reportage, l’ultimo del 2020, si apre con l’incredibile storia delle donne nepalesi condotte in India con la promessa di un lavoro come colf, ma che  – attraverso una sorta di “tratta delle schiave” – finiscono nei bordelli.

L’autrice è la fotografa portoghese Violeta Santos Moura. Segue il racconto di un lento e silenzioso genocidio, quello dei musulmani – costretti nei ghetti dove non si può né entrare, né uscire – in Myanmar. Il reportage è firmato da Emanuele Giordana, le foto sono di Svetva Portecali. Il terzo lavoro parla degli immigrati afghani “di ritorno”, ovvero coloro che sono stati respinti dai Paesi europei e costretti a rientrare nel loro Paese, nel quale non si sentono più a casa. Autore del testo e delle foto è il giornalista Giuliano Battiston. 

Il portfolio centrale è dedicato agli spettacolari ghiacciai dell’Antartide, che sono in progressiva erosione. Le foto sono del fotografo americano, che fa base in Giappone, James Whitlov Delano, prestigioso collaboratore della nostra rivista. Con Alex Rodal (testo) e Javier Corso (foto), fondatori dell’Agenzia Oak stories, ci trasferiamo poi in Svezia, il Paese più generoso e tollerante con gli immigrati extracomunitari, giudicato un modello di felicità e di integrazione sociale (anche qui, tuttavia, esiste una destra xenofoba pericolosa). 

Il declino di Acapulco è documentato da Camillo Pasquarelli, che ha fotografato i tuffatori professionisti che, per denaro, si gettano dalle scogliere alte 30-35 metri. Controllata dalle gang che gestiscono il traffico della droga, la città non è più la meta turistica dei miliardari e dei divi di Hollywood come negli anni Sessanta e Settanta, ma un luogo frequentato esclusivamente dal turismo messicano.

Nel nuovo numero c’è spazio anche per un reportage “italiano”, dedicato ai quattro anni dal terremoto che distrusse Castelluccio (Umbria), la “patria” della lenticchia. Testo e foto, che dimostrano come tutto sia rimasto come allora, sono del fotografo Gabriele Cecconi.

L’intervista – un’abitudine per Reportage – è di Pier Giorgio Danella, che ha incontrato lo storico inviato di Stern, Jay Ullal, il quale racconta la sua vita di fotoreporter (sua l’unica foto di Arafat, che pubblichiamo, senza kefiah).

Non mancano le cinque recensioni librarie, la “Lettera aperta” di Valerio Magrelli, la rubrica “Un autore un libro” di Maria Camilla Brunetti (con Giampiero Calapà), l’editoriale del direttore Riccardo De Gennaro (sull’omicidio di Willy).

Il racconto è della scrittrice Rosa Matteucci, la foto Vintage ricorda l’elezione di John F. Kennedy alla presidenza degli Stati Uniti, sessant’anni fa.

Per partecipare all’incontro prenotarsi scrivendo a: prenotazioni@officinefotografiche.org

Rome Pandemic Photozine Edition 2020 - - Officine Fotografiche Roma

Funzilla Expo

Il tradizionale appuntamento per gli amanti dell’editoria fotografica autoprodotta quest’anno si rinnova.

Conseguentemente alla situazione sanitaria e alle norme vigenti, Funzilla Fest , il festival dedicato esclusivamente alle fanzine fotografiche, per il 2020 indossa una nuova veste: da fiera, così come lo è stata nelle sue quattro edizioni precedenti, diventa un’esposizione diffusa per la città di Roma.

Una rete di spazi ospiterà un Funzilla Corner a partire dal 15 ottobre fino al 19 novembre : librerie, scuole di fotografia, associazioni culturali di diversi quartieri romani esporranno una selezione di fanzine pervenute attraverso la consueta call for entry internazionale.

L’elenco completo delle autoproduzioni fotografiche in mostra è visibile sul sito del festival:

https://www.funzillafest.com/category/expo-20/espositori-2020/

Di che cosa parliamo quando parliamo di Photozine?

Negli ultimi anni una serie di piccole produzioni ha arricchito l’editoria fotografica di un nuovo formato da affiancare al fotolibro e alla saggistica: la fanzine fotografica.

Si tratta di edizioni prodotte in self-publishing (quindi direttamente dal fotografo/fotografa) o – in alternativa – da piccole etichette indipendenti.

Dal punto di vista formale, una photozine è una pubblicazione snella, con un numero di pagine ridotto rispetto al fotolibro e con una tiratura limitata. L’agilità del formato e la libertà produttiva permette spesso di arricchire le edizioni con interventi artigianali o personalizzazioni: rilegature manuali, copertine fatte a mano, copie uniche.

Le fanzine fotografiche vengono distribuite direttamente (tramite il sito dell’autore/etichetta, alle presentazioni, porta a porta) e sono vendute a un prezzo ridotto: tipicamente tra i 10/15€.

Lo spirito che anima la produzione di questo tipo di edizioni è puramente passionale.

Cosa è Funzilla?

Funzilla nasce nel 2015 su iniziativa di Fugazine e Monkeyphoto , due piccole etichette romane da alcuni anni dedite alla produzione di fanzine fotografiche con l’idea è molto semplice: creare un festival, della durata di un fine settimana, totalmente dedicato alle fanzine fotografiche.

Oggi Funzilla è pensato e organizzato da un collettivo di persone più ampio che raccoglie e energie, le competenze e la passione di: Matias Biglieri (BiZed), Paolo Cardinali (Fugazine), Alessandro Ciccarelli (Monkeyphoto), Claudio Drago (Microprisma), Chiara Ernandes, Sara Palmieri, Danilo Palmisano (Monkeyphoto), Marco Soellner (Nostalghia Press), Marzia Troiani (Nostalghia Press).

QUANDO:

Funzilla Expo 2020 si svolgerà dal 15 ottobre al 19 novembre, secondo gli orari di aperture degli spazi ospitanti

DOVE:

Pigneto:

Leporello, via del Pigneto 162/e

Libreria Marini , via Perugia 18

Risma Bookshop , via Augusto Dulceri 51

Ostiense / San Paolo:

Officine Fotografiche , via Libetta 1

Casetta Rossa , via G.B. Magnaghi 14

WSP Photography , via Costanzo Cloro 58

Tana libri per tutti , via Damiano Macaluso 17

Gianicolense:

CSF Adams , via Biagio Pallai 12

San Lorenzo:

Paper Room , via degli Aurunci 19

La Legatoria , via degli Aurunci 37

ISFCI , via degli Ausoni 1

Nomentano:

Inferno Store , via Nomentana 113

Sinestetica , viale Tirreno 70 a/b

Quarto Miglio:

Studio Croma , via del Tavolato 7

CONTATTI :

www.funzillafest.com

info@funzillafestival.com

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Orientamento ai corsi di ottobre 2020 - Dal 21 al 24 settembre - Officine Fotografiche Roma

OPEN DAYS - 21 - 24 settembre

Dal 21 al 24 settembre ritornano gli OPEN DAYS incontri di orientamento ai corsi di fotografia in partenza a metà ottobre.

Durante le giornate gli insegnanti presenteranno i corsi e risponderanno ai vostri dubbi/domande.

Le lezioni sono su PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA – vi potete prenotare scrivendo a: of@officinefotografiche.org – ci sono massimo 10 posti liberi a corso.

Ecco il programma:

LUNEDì 21 SETTEMBRE

eventi in presenza, massimo 10 persone:

ore 18:00 – Fotografia base / Intermedio con Manuel Guffanti

ore 19:30 – Reportage con Gaetano Di Filippo

ore 19:00 – Fotografia base / Intermedio con Alessandro Prinzivalle

 

 

Eventi in streaming, massimo 100 persone:

ore 19:15 – Fotografia base streaming / intermedio streaming con Alberto Di Cesare

https://us02web.zoom.us/j/83554189565 

ore 19:45 – Laboratorio di paesaggio urbano con Massimo Siragusa

https://us02web.zoom.us/j/88283881533

 

MARTEDì 22 SETTEMBRE

eventi in presenza, massimo 10 persone:

Ore 18:45 – Fotografia per ragazzi con Simona Filippini

Ore 18:30 – Fotografia base / intermedio con Alessandro Prinzivalle

Ore 19:00 – Illuminazione con Fabrizio Zampetti

Ore 19:30 – Lightroom / Photoshop con Daphne Tesei

Ore 20:00 – Fotografia Base / Intermedio con Fabrizio Zampetti

 

MERCOLEDì 23 SETTEMBRE

eventi in presenza, massimo 10 persone:

Ore 18:30 – Fotografia base / intermedio con Manuel Guffanti

Ore 19:00 – Fotografia street / street avanzato con Stefano Mirabella

Ore 19:30 – Videomaking con Roberto Nieddu

Ore 19:30 – Montaggio video con Andrea Tarquini

Ore 20:00 – Videomaking avanzato con Roberto Nieddu e Andrea Tarquini

 

GIOVEDì 24 SETTEMBRE

eventi in presenza, massimo 10 persone:

Ore 18:30 – Analisi critica con Augusto Pieroni

Ore 18:45 – Master SHOOT! con Lina Pallotta

Ore 19:00 – Reportage / Reportage avanzato con Alberto Di Cesare

Ore 19:00 – Master Videogiornalismocon Stefano Liberti

Ore 19:15 –  Master Firma Visiva con Augusto Pieroni

 

Eventi in streaming, massimo 100 persone:

Ore 20:00 – Fotografia base streaming / intermedio streaming con Manuel Guffanti

https://us02web.zoom.us/j/85355111365

 

Se siete impossibilitati a partecipare comunicatecelo tempestivamente.

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Presentazione editoriale - giovedì 12 marzo ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Una momentanea eternità - viaggio in una terra straniera

di Marco Scataglini
Edito da Kelidon in collaborazione con l’editore Penne e Papiri

Giovedì 12 marzo alle 19 presentiamo a Officine Fotografiche Roma il libro “Una momentanea eternità – Viaggio in una terra straniera” di Marco Scattaglini.

Da oltre cinque anni giro per l’Italia centrale, tra Toscana, Lazio e Umbria in cerca di siti abbandonati, casali diruti, città morte, necropoli di antichi popoli, segni del passaggio della Storia, graffiti, cippi confinari, tutto un mondo che ha un’anima da mostrare, e storie da raccontare.

Storie minime, storie che nessuno si prenderebbe la briga di raccontare, altrimenti.

Ci son molti modi di guardare a una testimonianza del tempo che passa: c’è il modo dello scienziato e del ricercatore, in particolare dell’archeologo, che tenta di interpretare un luogo per trarne informazioni e insegnamento; c’è il modo del poeta, che se ne serve per raccontare, attraverso quel luogo, lo spirito universale; e c’è il modo del fotografo, che lo ritrae per descrivere le proprie sensazioni, per raccontare quel luogo come simbolo, come metafora dei propri pensieri e delle proprie emozioni.

Il mio interesse si è rivolto a questi luoghi in quanto simboli di quella “terra straniera” che è il tempo, come sostiene David Lowenthal nel suo saggioTime is a foreign country”, e nello sceglierli ho evitato al contempo di percorrere distanze superiori a 90 chilometri dal luogo in cui abito e lavoro (Tuscania, in provincia di Viterbo).

Volevo sentirli parte del mio mondo, saperli vicini, raggiungibili, domestici. Avere con loro un rapporto continuo, ripetuto, entrare in empatia: cosa impossibile se le distanze diventano importanti e onerose. E visto che ho viaggiato sempre su un’auto a metano, in questo modo ho anche ridotto il più possibile le emissioni inquinanti: in un’epoca di turismo frettoloso e insostenibile a livello ambientale, mi sembrava importante fare una scelta del genere.

Tra le scelte fatte anche quella di ricorrere esclusivamente alla fotografia analogica, e stenopeica in particolare: alla fine mi son ritrovato con oltre 400 i rulli scattati e circa 8000  negativi archiviati, più un totale di almeno 2000 negativi di carta utilizzati nelle fotocamere stenopeiche autocostruite, il che porta, considerando i tempi di esposizione di ciascuna foto (quasi sempre superiori al secondo, più spesso oltre il minuto e non di rado, nel caso delle foto stenopeiche, intorno a 30 minuti-un’ora o più), a una stima di circa 4-5000 minuti complessivi di ripresa, che è come scattare senza sosta per oltre 70 ore, cioè tre giorni, notte e dì! Questo senza considerare tutti i tempi accessori: raggiungere i luoghi, preparare la ripresa, poi sviluppare i rulli o le lastre, e così via.

Elliot Erwitt, grande fotografo di reportage, sosteneva (scherzando ma non troppo) che per realizzare anche il suo lavoro più complesso non aveva impiegato più di 5 secondi: considerando che il tempo di scatto medio per un fotografo di reportage è di 1/125 di secondo, in 5 secondi ci sono ben 625 foto!

Ecco, io mi sono mosso in direzione “opposta e contraria” per dirla con De Andrè. Ora il progetto è diventato un libro fotografico che raccoglie una selezione delle foto che reputo più significative. Sono luoghi che esprimono appunto il concetto del passato, nelle sue varie declinazioni: luoghi del lavoro, della quotidianità, della fede, luoghi della morte. Soprattutto luoghi dell’abbandono, perché spesso non ce ne rendiamo conto ma, accanto al nostro mondo, esiste un mondo parallelo che abita i nostri stessi luoghi, ma in un tempo diverso. E questo mondo parallelo ho cercato di esplorarlo grazie alla fotografia.

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Incontri con Kailas Viaggi - Giovedì 27 febbraio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

RINVIATO| - Incontro con le guide Kailas

A seguito dell’ordinanza della Regione Veneto che consiglia di limitare gli spostamenti fuori dalla regione, siamo costretti ad annullare la serata con Giovanni Dalla Valle di Kailas sulla Patagonia, prevista il prossimo giovedì 27 febbraio. L’incontro sarà riproposto appena possibile.
Continuate a seguirci per essere aggiornati sulle nostre iniziative.


 

Giovedì 27 febbraio alle 19 Kailas Viaggi torna ospite nella sede di Officine Fotografiche Roma per presentare la Patagonia, terra di confine, terra di estremi e luogo mitico per gli amanti della Natura e del trekking.

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Incontro - venerdì 14 febbraio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Mario Cresci in conversazione con Augusto Pieroni

Venerdì 14 febbraio alle 19 a Officine Fotografiche Roma Mario Cresci in conversazione con Augusto Pieroni parlerà del proprio repertorio autoriale dagli anni ’70 a oggi. Sarà inoltre proiettato il video “Cronistorie” (durata 20′) e introdotto il recentissimo libro “Segni Migranti” pubblicato da Postcart.

Ingresso libero.

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Presentazione editoriale - venerdì 31 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Manuale di sopravvivenza per Fotografi

di Federico Montaldo
casa editrice Emuse

Venerdì 31 gennaio presentiamo a Officine Fotografiche Roma il libro
“Manuale di sopravvivenza per fotografi” di Federico Montaldo.
La presentazione anticipa il workshop “Fotografia&Diritto” di sabato 1 febbraio 2020.

«Qui non si può fotografare!». «Questa immagine non la puoi pubblicare!» «Se pubblichi su Facebook, le foto diventano di proprietà di Facebook!»
In un’epoca di diffusione e condivisione continua di immagini, a tutti è capitato di sentire queste frasi, oppure di domandarsi cosa è lecito e cosa è vietato fotografare, cosa è permesso pubblicare sui social, su un sito, in un libro e per quali fotografie dobbiamo essere autorizzati.
Questo manuale vi aiuta a comprendere cosa e come potete (o non) liberamente fotografare, quali sono le regole sul ritratto fotografico, quale uso potete legittimamente farne, quali sono i vostri diritti e quali gli obblighi da rispettare e come è consigliato attrezzarsi per evitare brutte sorprese.
Se non vi è ancora capitato, non temete, vi capiterà!

FEDERICO MONTALDO
Nasce a Legnano, nel 1961. Vive e lavora a Genova. E’ avvocato, specializzato in diritto, civile e commerciale. E’ abilitato al patrocinio davanti alle Giurisdizioni Superiori. E’ stato docente presso la Scuola di Specializzazione per le professioni legali (SSPL), presso Università Studi di Genova. E’ tra i docenti collaboratori della Scuola forense “Mauro de André”. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni in riviste giuridiche sui temi di propria competenza. E’ in corso di pubblicazione il libro dal titolo “Manuale di sopravvivenza per fotografi” (Ed. Emuse) sugli aspetti giuridici della fotografia. 

Comincia a fotografare negli anni ’80. Predilige temi legati alla fotografia sociale e di sociologia visuale. E’ membro dell’Associazione culturale 36° fotogramma di Genova, con la quale realizza varie iniziative legate alla fotografia ed alla sua diffusione della cultura fotografica, anche in collaborazione con enti e istituzioni culturali pubblici eprivati.Unisce all’attività fotografica quella di curatore di mostre.

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Presentazione editoriale - Giovedì 16 gennaio 2020 ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il Reportage - Incontri di Fotogiornalismo - 10 anni

Giovedì 16 gennaio 2020 alle 19 presentiamo l’ultimo numero della rivista Il Reportage che con questo numero festeggia i dieci anni di attività. Era il gennaio 2010 quando nelle librerie italiane comparve il primo numero;  oggi, gennaio 2020, usce col numero 41, un numero di grande importanza e di considerevole qualità.

Per rendersene conto è sufficiente dare un’occhiata alla copertina, dove campeggia una foto del fotografo russo Dmitri Markov, che da tempo si occupa della vita dei ragazzini russi.

Ogni foto del suo portfolio interno racconta – come piace a noi – una storia. Anche il secondo portfolio, firmato da Denis Meyer, alla sua seconda apparizione su Reportage, è di grandissimo livello. Meyer è andato nell’Albania settentrionale ed ha esplorato con la sua macchina fotografica la comunità dei discendenti dell’antico popolo degli illiri.

Contraddistinto dallo stelloncino dei 10 anni, il nuovo numero di Reportage si apre con l’intervista di Maria Camilla Brunetti all’inviata di “Presa diretta”, Giulia Bosetti. La quale si racconta e spiega come il giornalismo d’inchiesta possa avere un ruolo fondamentale nel miglioramento della politica e della società.

La lunga striscia di reportage è inaugurata da un’altra celebre firma del giornalismo italiano, vincitrice di numerosi premi con la sua inchiesta sul clan dei Casamonica, Floriana Bulfon. La quale ci parla del sistema di discariche abusive e dell’incendio dei rifiuti al Nord, una sorta di nuova Terra dei fuochi, ubicata nella Pianura padana e creata grazie alla connivenza tra imprenditori senza scrupoli e intermediari della criminalità organizzata.

A questo reportage se ne contrappone un altro, che viceversa racconta una storia di segno positivo, firmato da Angelo Mastrandrea (le foto sono di Fabio Itri). Si tratta dell’avvio della lotta al caporalato a Rosarno, grazie all’assunzione diretta degli immigrati da parte di piccoli produttori che garantiscono il rispetto della legalità e dell’ambiente, mentre una Ong garantisce la disponibilità di abitazioni salubri. Il progetto si chiama Spartacus.

Un’altra vicenda a lieto fine il fotografo Marco Sconocchia l’ha trovata addirittura a Corviale, il palazzone alla periferia di Roma, noto più che altro per essere il regno dello spaccio e della criminalità. La storia che Sconocchia racconta con testo e foto è quella di Luca, che vive nel “Serpentone”, ma che dopo anni di emarginazione è riuscito a sfondare nel mondo della musica trap, diventando uno stretto collaboratore del cantante Achille Lauro.

Dall’Italia ci spostiamo poi all’estero, per l’esattezza in Macedonia, dove il fotografo Luciano Baccaro ci mostra la “vita lenta” della Macedonia. Segue quello che possiamo chiamare un autentico scoop, ovvero la scoperta – con nome e cognome – del guidatore del carro armato che durante la Guerra civile spagnola schiacciò inavvertitamente la grande fotografa Gerda Taro, compagna di vita e di lavoro di Robert Capa. A testimoniare la triste vicenda è la figlia di un collega carrista, anch’egli militante delle Brigate internazionali ad Albacete, che si trovava sul luogo dell’incidente quando successe. L’autore del racconto e delle foto è Raùl Moreno, che ad Albacete è nato.

Giuliano Battiston scrive invece dal Bangladesh, dove da qualche tempo è esploso il fenomeno di una nuova droga, la yaba, un mix di metanfetamina e caffeina prodotta nel Myanmar, che sta mietendo numerose vittime. Emanuela Zuccalà e Valeria Scrilatti sono invece andate in Mozambico, dove – tra l’altro – hanno scoperto il Grande Hotel di Beira, un albergo costruito negli anni Cinquanta, ma presto abbandonato per i costi e la mancanza di clienti. Oggi è occupato da milleottocento abusivi, che vivono in una struttura totalmente fatiscente che potrebbe crollare da un momento all’altro. L’ultimo reportage ci porta in Argentina, dove il movimento femminista per l’aborto legale ha assunto dimensioni rilevanti. Che le cose stiano rapidamente cambiando a favore di una riforma della legge che lo vieta ce lo testimonia la giovane cronista Serena Chiodo.

Non mancano, naturalmente, le due pagine di recensioni librarie, la rubrica “Un autore un libro” di Maria Camilla Brunetti con l’intervista – questa volta – a Paola Caridi, nonché quella di Valerio Magrelli. L’editoriale del direttore Riccardo De Gennaro è dedicato alla storia dei dieci anni di Reportage, mentre il racconto è del poeta Carlo Bordini, che ha un romanzo “porno” nel cassetto. La foto vintage è un omaggio alla scrittrice francese Marguerite Yourcenar, che esattamente 40 anni fa fece ingresso all’Académie française, la prima volta per una donna.

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Presentazione editoriale - Giovedì 9 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Volti della canapa

di Maria Novella De Luca
modera l'incontro Marco Pinna - redattore National Geographic Italia

Giovedì 9 gennaio 2020 alle 19 a Officine Fotografiche Roma – presentiamo il libro “I volti della Canapa” di Maria Novella De Luca. Modera l’incontro Marco Pinna, redattore del National Geographic. Interverranno: Dott. Pierangelo Cifelli, neuroscienziato e ricercatore dell’Università La Sapienza di Roma. Claudia Luttazi testimonianza di cura con cannabinoidi

Un viaggio italiano lungo anni. Un progetto che attraversa la penisola da nord a sud raccontando storie di uomini e donne che utilizzano la cannabis come terapia per mantenere o raggiungere un livello di vita qualitativamente dignitoso.

I Volti della canapa” è il libro di Maria Novella De Luca, fotoreporter “emozionale” che per anni ha raccolto testimonianze e catturato sensazioni di chi ancora oggi lotta per il diritto alla cura.

Il volume, edito nel maggio 2019 da Crowdbooks, è una dispensa di scatti che riflettono la quotidianità, accompagnati da parole di affetto e amicizia: sentimenti che, nel tempo, sono indissolubilmente maturati.

Con la prefazione di Marco Pinna – redattore e photoeditor del National Geographic Italia – e del Sen. Luigi Manconi, gli interventi di medici, farmacisti, specialisti e associazioni, il lettore viene introdotto dapprima nella realtà medico-scientifica, per poi scendere, accompagnato per mano, nella delicata sfera delle patologie e dei pazienti.

Un reportage dalle tinte umane e profonde, che coglie scorci di quotidianità nello sguardo di chi ha deciso di intraprendere un percorso complesso dettato dalla necessità di una migliore qualità di vita, contrapposto alle difficoltà di prescrizione, di costo e di reperimento dei medicinali a base di cannabis terapeutica.

Dall’irruzione della malattia, al miglioramento della qualità di vita, alle lotte per il diritto a stare meglio: Maria Novella parla per immagini e sensazioni, ripercorrendo le storie di Claudia, Andrea, Serena, Elisabetta e tanti altri che, grazie agli effetti farmacologici di una delle piante più discusse del secolo, riescono ad alleviare le sofferenze di gravi patologie.

L’uso medico della cannabis ha un effetto analgesico nel dolore cronico di natura neurologica o legato a diverse patologie come fibromialgia, sclerosi multipla, epilessia; aiuta nel glaucoma; lenisce le nausee causate da chemio o altre terapie.

Purtroppo, però, sono ancora poche le regioni italiane che, ad oggi, hanno introdotto provvedimenti sostanziali per l’erogazione dei farmaci a base di cannabis. “I volti della canapa” analizza in maniera facile ed esaustiva i primi timidi passi del cambiamento e la disomogeneità legislativa che ancora caratterizza il Bel Paese.

Il risultato è un racconto fotografico emozionante e coinvolgente, in grado di dare voce non solo alle difficoltà “burocratiche”, ma anche a realtà che possono essere di incoraggiamento, speranza e lotta per il diritto alla cura.

I volti della canapa” è il toccante viaggio fotografico di Maria Novella De Luca attraverso gli occhi di persone comuni. Storie di persone che si vogliono bene e che lottano per loro stessi: nella legalità, al fianco di scienza e medicina.