oblivion copertina libro
Presentazione Editoriale - Martedì 13 dicembre ore 19.30 - Officine Fotografiche Roma via Giuseppe Libetta, 1

From static oblivion - Presentazione editoriale

di Ion Grigorescu | Avarie Publishing
Saranno in dialogo Giuliana Prucca - Avarie Publishing e Lina Pallotta - docente e fotografa
In collaborazione con la nona edizione di “Visioni Fuori Raccordo – Rome Documentary Fest"

All’interno della nona edizione del “Festival Visioni Fuori Raccordo – Rome Documentary Fest”  martedì 13 dicembre ore 19.30 ospitiamo l’appuntamento per la sezione Visioni Extra: Giuliana Prucca (Avarie Publishing) in dialogo con Lina Pallotta presenta il libro From Static Oblivion, foto e video-performance dell’artista rumeno Ion Grigorescu.

From static oblivion intende approfondire, a partire dalla ricca produzione dell’artista contemporaneo rumeno Ion Grigorescu, la riflessione sullo statuto dell’immagine in quanto equilibrio di forze in tensione, forma di ciò che è in continuo movimento e operazione paradossale di cancellazione del corpo attraverso la sua stessa rappresentazione.

Nel lavoro di Grigorescu, come nel libro, il corpo è esibito continuamente sotto diverse forme – dalla fotografia al film, dalla performance al disegno – eppure assente, sospeso. Nell’impossibilità di performare e mostrare la propria attività artistica durante il regime, il corpo di Grigorescu finisce per nascondersi, scomparire nell’immagine. L’immagine cela, invece di mostrare, perché non è documentaria e trasmissibile, ma è costitutiva ed esecutiva, è un atto di nascita, una prova di (r)esistenza dell’artista innanzitutto in quanto uomo, dentro (o contro) ogni contesto geografico e storico. Non c’è arte, dice Deleuze, senza liberazione di una potenza di vita: nella ritualità dei suoi gesti e nel simbolismo delle sue perfomances, Grigorescu trova un modo per restare vivo, preservando il proprio essere intellettuale ma anche difendendo la dignità del quotidiano.

In una completa sovrapposizione di micro e macrocosmo, l’artista ingloba simultaneamente elementi della realtà circostante, mostrandoci una continuità tra arte e vita, un’interferenza tra l’opera e lo spazio di lavoro o di esperienza quotidiana: la sua dissidenza non è provocazione estrema e ostentata, ma un’operazione antiestetica che attraverso la sperimentazione e i mezzi tecnici limitati ci svela la finzione dell’arte e denuncia gli artifizi della rappresentazione.

Come una linea che progressivamente prende volume, il corpo di Ion Grigorescu si trasforma da occhio a obiettivo, fino a farsi schermo o pagina su cui si proiettano visioni interne o esterne, convertendosi da soggetto che fotografa in oggetto fotografato e osservato. Vera e propria narrazione di una “imago”, la parabola del corpo in realtà traccia un ritorno non al corpo stesso ma alla sua immagine. Il corpo “si scorpora”, diserta, si astrae, rendendo così, per proprietà transitiva, ogni immagine astratta. Nel tentativo di combinare l’orientamento concettuale e minimalista dell’opera di Grigorescu con la pratica segreta della body-art, il libro cerca di “sfreddare” il proprio contenuto dal carattere fortemente organico e poetico inscrivendolo in forme più geometriche ed epiche.

Le azioni di Ion Grigorescu, nudo davanti allo specchio o davanti alla camera, si accompagnano alla trascrizione dei suoi sogni notturni degli anni 70-80 dove sono evocati elementi della situazione politica e storica in cui egli si trovava ad operare. Le interrogazioni sul genere e sull’identità sessuale si associano ai dubbi di un’identificazione con il potere e ai timori di un’influenza dei discorsi propagandistici che attraversano la materia notturna. Grigorescu si produceva comunque nella segretezza del suo studio, sfidando le proibizioni o i pericoli di denuncia e dimostrando così che l’arte alla fine può essere un universo più libero di quello del sogno, capace di rappresentare il vero spazio del desiderio come categoria critica e di affermare l’immagine come strumento di un potere sovversivo.

Il montaggio del libro e l’editing delle fotografie si fa per reiterazioni successive, laddove l’immagine ripetuta non è mai uguale alla precedente per prospettiva, temporalità e modalità tecnica diverse. I vari materiali del libro sono spesso estrapolati da complessi figurativi più ampi, che possono dare un’impressione continua di déjà-vu e costringono in qualche modo il lettore ad arrestarsi, a tornare indietro eventualmente e a muoversi così all’interno del volume, coinvolgendolo in una lettura altrettanto performativa. Alcune delle sequenze dei film riprodotti sono montate specularmente in modo che il rispecchiamento tra l’artista e lo spettatore sia totale, mentre una serie di testi più descrittivi associati a schizzi, disegni e litografie dell’artista funzionano come piccoli manuali d’istruzione: anche in questo caso si richiede una partecipazione attiva del lettore che può così fare “accadere” il libro ogni volta come fosse un evento o la 25esima immagine di un film, l’immagine fantasma o inesistente che si produce per arresto (o avaria appunto) della pellicola e che il volume, nella sua forma, cerca di rendere visibile.

copyright Giuliana Prucca/Avarie Pubblishing

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Info

immagini: copyright Ion Grigorescu/Avarie

 

libro-land
Presentazione editoriale - giovedì 24 novembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

LAND INC. - Presentazione editoriale

TerraProject
Testi e direzione editoriale: Cécile Cazenave
Direzione artistica e graphic design: Mónica Santos 
Prefazione: José Bové
Infografiche: Studioburo

Edition Intervalles, 2016

Giovedì 24 novembre alle 19 a Officine Fotografiche Roma presentiamo il libro LAND INC. del collettivo TerraProject, che quest’anno compie 10 anni, sarà presente all’incontro Rocco Rorandelli.

Dal momento della crisi alimentare del 2008, la sicurezza alimentare e la sovranità erano diventate un obiettivo chiave per molti paesi. Una crescente domanda globale di cibo, soprattutto carne, e di carburante, spinge il governo e le imprese a investire in terreni, con leasing o acquisto di vaste aree agricole, al fine di produrre colture, spesso per essere successivamente importate di nuovo ai loro mercati interni. Mentre il fenomeno è spesso considerato come “land grabbing”, le sue ragioni e le dinamiche sono più profonde e complesse di come una semplice formula potrebbe dedurre.

Le incontrollate speculazioni di terra su larga scala possono essere una minaccia per la biodiversità e possono innescare violazioni dei diritti umani a danno di alcuni dei 1,5 miliardi di persone indigene, titolari di diritti, la cui vita è basata sulla piccola agricoltura e che sono privati del possesso o dell’accesso alle loro terre. Questa forma di competizione per la terra è drammaticamente sbilanciata, con i produttori a basso reddito da un lato, e governi stranieri o di rilevanti dimensioni, sostenuti dalle autorità locali, e nazionali, dall’altro. Tutto questo avviene a prescindere dal fatto che i piccoli produttori possono invece svolgere un ruolo fondamentale nel ridurre la povertà e l’insicurezza alimentare.

Dal 2012 al 2013, TerraProject ha documentato le tendenze, i meccanismi e gli impatti di acquisizioni di terreno nei principali paesi coinvolti dal fenomeno: Brasile, Dubai, Etiopia, Filippine, Indonesia, Madagascar ed Ucraina.
Il progetto rivela una varietà di forze storiche e socio-economiche che stanno dietro gli investimenti e le acquisizioni dei terreni, il che rende difficile etichettarlo con una semplice definizione, ma anche evidenzia come il risultato finale, in tutti questi diversi scenari, è spesso lo stesso. In effetti, la tendenza globale è quello di sostenere le grandi azienda agricole, minando il modello dei piccoli agricoltori.

TerraProject

 
TerraProject  è un collettivo di fotografia documentaria fondato nel 2006 a Firenze da Michele Borzoni, Simone Donati, Pietro Paolini e Rocco Rorandelli. Prima realtà in Italia a sviluppare lavori di gruppo, TerraProject ha innovato il linguaggio della fotografia autoriale elaborando uno stile collettivo unico nel suo genere, in cui le individualità dei singoli si fondono, esaltando i reciproci talenti e arrivando a comunicare livelli molteplici di complessità. Da oltre 10 anni TerraProject collabora con le principali riviste italiane e internazionali, agenzie non governative, ong, fondazioni, aziende commerciali e il mercato fine art. I suoi fotografi hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, mentre i lavori personali e di gruppo sono stati esposti presso gallerie e festival in tutto il mondo.

concerto controchiave-quartetto-rabbia-roccato-martusciello-meyer
Musica dal vivo a Officine - Domenica 20 Novembre 2016 ore 19 - Via Giuseppe Libetta 1 –

Concerto del Quartetto Rabbia Roccato Martusciello Meyer

in collaborazione con l'Associazione Culturale Controchiave

Domenica 20 novembre ore 19 a Officine Fotografiche in collaborazione con LSD produzioni e l’Associazione Culturale Controchiave abbiamo la meravigliosa occasione di ospitare quattro punte di diamante del panorama musicale italiano. Un’occasione unica di poter vedere incrociarsi le idee di quattro mostri sacri provenienti da ambiti musicali diversi tra loro.

Un incontro tra l’elettroacustica, la contemporanea, il jazz e l’improvvisazione che solo a certe quote si può incanalare in un flusso unico che abbatte le loro, spesso solo formali, distanze.

 

L’estetica musicale di Elio Martusciello deriva essenzialmente dall’arte acusmatica, ma oltre alla composizione musicale egli compone per strumenti e live electronics, opera nell’ambito dell’installazione d’arte, dei multimedia, delle arti visive e dell’improvvisazione elettroacustica. Ha collaborato con Lawrence D. “Butch” Morris, Fernando Grillo, Evan Parker, Giancarlo Schiaffini, ecc. E’ membro degli Ossatura, dei Schismophonia, dei Taxonomy, dei Bindou Ensemble con Ana-Maria Avram, Chris Cutler, Rhodri Davies, Iancu Dumitrescu e Tim Hodgkinson.

Daniele Roccato è un superlativo contrabbassista solista e compositore, amico e sodale di Stefano Scodanibbio, con cui ha fondato l’ottetto di contrabbassi Ludus Gravis, anima musicale del coreografo Virgilio Sieni, è stato definito da Sofia Gubaidulina “un genio… la sua interpretazione mi ha totalmente sconvolta, non ho mai sentito un contrabbasso suonare in questo modo”.

Michele Rabbia è un funambolo della batteria e di tutto ciò che si può percuotere, autore di memorabili performances in solo, grazie al suo interesse per la musica improvvisata ha collaborato in studio e dal vivo con i più disparati musicisti in ogni angolo del mondo. In Italia ha suonato e suona con tutti i big, da Schiaffini a Salis, da Fresu a Battaglia, così come all’estero con lo stesso Pifarély, Marc Ducret, Roscoe Mitchell, ecc.

Sabina Meyer è un cantante che ha fatto della trasversalità il suo stile. Si muove tra musica contemporanea, barocca e musica d’improvvisazione. Ha eseguito in prima assoluta opere a lei dedicate. Il suo repertorio spazia dalla musica contemporanea colta alla sperimentazione elettronica più ardita. Esegue regolarmente le opere vocali di Berio, Scelsi, Cage. Inoltre è attiva sul fronte della poesia sonora e compone canzoni su testi poetici di autrici contemporanee.

locandina street photography
Seminario e workshop ISP Review - venerdì 23 e sabato 24 settembre - Officine Fotografiche Roma

ISP Review Roma - Italian Street Photography

con il collettivo Italian Street Photography

Venerdì 23 e sabato 24 settembre ospiteremo il collettivo ISP – ITALIAN STREET PHOTOGRAPHY per la tappa romana di ISP – Review.
Una due giorni dedicata alla fotografia di strada con letture portfolio, seminari, workshop e presentazioni.
La possibilità di approfondire quello che si sa ed iniziare ad avvicinarsi alla fotografia di strada con Angelo Ferrillo, Giuseppe D’antonio, Alessandro Cipriani  e Ciro Cortellessa, quattro autori Italian Street Photography.
Alle giornate sarà presente anche la curatrice del libro ISP Benedetta Donato!

 

Il programma fitto della due giorni sarà così strutturato:

VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2016
Apertura incontro con Letture Portfolio (dalle 17:30 alle 18:30) effettuate dai docenti e fotografi Maurice Carucci e Angelo Ferrillo

Seminario: La mutazione di un Genere (dalle ore 18:30 alle ore 20:30):
– Introduzione
– Esplorazione delle tipologie fotografiche affini (fotografia di strada – fotografia documentaria – fotografia di reportage)
– Visione delle immagini che caratterizzano i rami fotografici
– Risposta alle domande del pubblico presente (fermo restando la completa interazione durante le 2 ore di presenza)
– Presentazione del progetto editoriale: ISP Italian Street Photography – La fotografia di strada in Italia
– Presentazione del workshop del giorno successivo con eventuale raccolta ulteriori iscrizioni

Inoltre verranno registrate le adesioni al workshop di Sabato per chi non è riuscito per tempo a prenotarsi e nell’eventualità ci fossero ancora posti.

Durante la serata del venerdì  sarà possibile acquistare il libro ISP ITALIAN STREET PHOTOGRAPHY– La fotografia di strada in Italia ad un prezzo promozionale per l’evento (euro 15).

SABATO 24 SETTEMBRE 2016
Workshop per le strade di Roma con programma come di seguito:
– Brief con approcci tecnici e psicologici alla fotografia di strada (dalle 09:30)
– Photo walk per le strade di Roma (dalle 10:30 alle 13:30)
– Pausa pranzo con i partecipanti e discussione (dalle 13:30 alle 14:30)
– Ultimo sprint (dalle 14:30 alle 15:30)
– Verifica dei lavori svolti durante il giorno (dalle 16:00 alle 18:00)
– Chiusura lavori con gli autori ISP
(gli orari potrebbero subire qualche leggero spostamento dovuto agli spostamenti)

La sezione d’apertura con lettura portfolio sarà possibile in forma gratuita, previa disponibilità posto secondo la modalità di coda all’arrivo.
Si potrà partecipare alle letture portfolio con un massimo di 2 portfolio, stampati, del formato minimo 10×15 e del formato massimo 20×30. Non saranno accettate candidature con supporti digitali (chiavette usb, tablet, smartphone etc) ed ogni lettura portfolio avrà una durata di circa 15 minuti e sarà eseguita dai docenti e fotografi Maurice Carucci e Angelo Ferrillo.

 

Info
  • Sarà possibile partecipare al seminario del venerdì in forma gratuita fino ad esaurimento posti.
    La prenotazione potrà essere effettuata all’indirizzo mail: info@italianstreetphotography.com indicando nell’oggetto: ISPREVIEW2016 – SEMINARIO: ROMA
  • Per partecipare al workshop di sabato 24 settembre ad un costo di € 60,00 (scontato a 50 per studenti ed ex studenti di OFFICINE FOTOGRAFICHE) sarà sufficiente prenotarsi all’indirizzo mail info@italianstreetphotography.com indicando nell’oggetto: ISPREVIEW2016 – WORKSHOP: ROMA.  
    Numero minimo partecipanti: 6

Per ogni ulteriore chiarimento o altre informazioni, potete scrivere una mail all’indirizzo: info@italianstreetphotography.com indicando nell’oggetto: ISPREVIEW2016 – INFO ROMA

 

 

Tanger. Maroc. Novembre 2014 La colline de Sharf
Incontro con Marco Barbon - Venerdì 6 maggio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Fotografare il Paesaggio Urbano

Marco Barbon, fotografo,direttore artistico e teorico della fotografia.

Venerdì 6 maggio alle 19 ospiteremo a Officine Fotografiche Marco Barbon, fotografo, direttore artistico e teorico della fotografia
La relazione tra soggetto, stile e scelte tecniche sarà il filo conduttore del percorso che Marco Barbon proporrà attraverso la storia della fotografia del paesaggio urbano. Un’attenzione particolare sarà dedicata a quei fotografi – contemporanei e non – che hanno affrontato in modo originale la tematica : Walker Evans, Stephen Shore, Hiroshi Sugimoto, Gabriele Basilico, per citare soltanto alcuni nomi.
L’incontro si concluderà con la presentazione e discussione del suo lavoro, in particolare le serie Asmara Dream, Casablanca  e Les pas perdus.

Marco Barbon

Nato a Roma nel 1972, vive a Parigi e a Marsiglia.

Dopo una laurea in Filosofia e un dottorato in Estetica della fotografia all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, ha lavorato per quattro anni come fotoeditor nello staff dell’agenzia Magnum. Si è occupato, tra l’altro, dell’editing fotografico e della coordinazione editoriale della collana di fascicoli Hachette I grandi fotografi Magnum, lavorando a stretto contatto con grandi maestri della fotografia come Réné Burri, Bruce Davidson e Josef Koudelka.

Dal 2005 porta avanti una ricerca artistica personale, interessandosi in particolare alla rappresentazione dello spazio urbano e allo statuto fondamentalmente duplice – tra documento e finzione – dell’immagine fotografica.

Autore dei libri Asmara Dream (Postcart, 2009), Cronotopie (Postcart, 2010), Casablanca (Postcart / Filigranes, 2011), Les pas perdus (Poursuite, 2014) e Asmara (Ed. Be-Pôles, 2014)  le sue fotografie sono state pubblicate su importanti riviste internazionali e sono regolarmente esposte in Francia e all’estero.

Dal 2012 a Marsiglia si occupa, tra l’altro, della direzione artistica de Le Percolateur, uno spazio dedicato alla diffusione della creazione fotografica nei paesi del bacino mediterraneo.

Incontri, presentazioni editoriali, proiezioni - - Officine Fotografiche Roma

Obiettivo Donna: gli appuntamenti

Obiettivo Donna | XI edizione

Fino al primo aprile numerosi gli appuntamenti di Obiettivo Donna: presentazioni editoriali, incontri, proiezioni documentari, tutti gratuiti e aperti al pubblico.

Ecco il calendario degli appuntamenti:

Mercoledì 9 marzo, ore 19

presentazione editoriale
Marseille, di Joan Liftin
(Damiani editore, gennaio 2016)
saranno presenti l’autrice e Lina Pallotta, curatrice della mostra

Giovedì 17 marzo, ore 19

presentazione editoriale
Oltre l’immagine. Inconscio e fotografia, a cura di Sara Guerrini e Gabriella Gilli
(edizioni Postcart, 2015)
saranno presenti la curatrice Sara Guerrini e due delle autrici, Francesca Belgiojoso e Chiara Gusmani

Giovedì 24 marzo, dalle 19 alle 21

proiezione in loop del documentario
Family Love, di Darcy Padilla
(Agence VU’, durata 16’ 47’’)

Venerdì 1 aprile, ore 19

incontro
Fotografia di strada – Singolare femminile
in collaborazione con il collettivo Spontanea

g_abblasio
Presenta "I'm Dario" di Gianluca Abblasio - Giovedì 7 aprile ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Presentazione Fugazine#04

Giovedì 7 aprile alle 19 a Officine Fotografiche Roma presenteremo la quarta fanzine edita da Fugazine, piccola etichetta indipendente di produzione fotografiche, nata nel 2014, con base a Roma, promuove la fotografia attraverso la realizzazione di photozine, mostre ed eventi. Fugazine è l’espressione della passione congiunta per l’arte fotografica e la pratica del do it yourself.

La nuova uscita ospita “I AM DARIO” progetto del fotografo romano Gianluca Abblasio.

I AM DARIO

A chi sono mai piaciuti i concorsi canori? Certamente non a me.
E poi figurarsi, sono anche timido. Cantare, quello sì che mi ha sempre interessato.
Si dice che alcuni nascono rockstar e mi sa tanto che io sono uno di quelli.
Perché quando sono sul mio palco, nel mondo che io scelgo, la timidezza non mi
appartiene.
Non sono ancora una rockstar, ma io già la faccio la rockstar e il mio palcoscenico
si chiama Roma est. Che ne volete sapere voi se non avete mai visto la Casilina,
Centocelle o il Pigneto?
Che ne volete sapere voi quando esci da un locale e il sole sorge e la luna se na va
a letto insieme a me.
E poi mi vorreste dire che non sono nato per stare sopra un palco?
C’è gente che mi adora, c’è gente che non può fare a meno di me, c’è gente che brama
le mie labbra e pensate: non mi hanno neanche sentito cantare.
Io sono uno show notturno, in movimento, rapito dal desiderio di essere come sono:
androgino e bello e amato e fottutamente notturno.
E secondo voi questa non sarebbe una rockstar?
Ma c’è anche una luce che non è quella della luna: è quella della mia vita, perché
anch’io ho bisogno di pagare l’affitto. Ma anche quando lavoro per il pane voglio
essere me stesso.
Potreste dire lo stesso di voi?
Non nego mai chi sono.
Né a me. Né tantomeno alla mia famiglia.
Se non fosse chiaro, io sono Dario.

GIANLUCA ABBLASIO

E’ nato Torino nel 1977. Si è laureato in Informatica alla Sapienza di Roma, dove
attualmente vive.
Inizia ad appassionarsi alla fotografia ad Officine Fotografiche, dove consolida
negli anni la sua formazione nella fotografia documentaria seguendp il master sul
fotogiornalismo contemporaneo tenuto da Emiliano Mancuso e quello sul reportage
autoriale tenuto da Lina Pallotta.
Gli studi ed il confronto con fotografi e photoeditor italiani ed esteri, gli hanno
consentito di comprendere a quali storie fosse realmente interessato a raccontare ed
a maturare una sua idea di fotografia.
Ha esposto in diverse occasioni in festival di fotografia come Fotoleggendo 2013,
Slideluck 2015 e Gazebook 2015.
Tra i riconoscimenti ottenuti: 2° Premio a Portfolio Italia 2015 e il 1° Premio
all’Umbria World Fest 2015.

http://www.gianlucaabblasio.com/

Info

Dati di edizione:

Titolo: I AM DARIO
Autore: Gianluca Abblasio
Formato: 44 pagine + copertina | 18cmx24cm
Carta: Fedrigoni X-PER 140gr + Fedrigoni Woodstock 260gr black
Stampa: Digital Indigo Print
Rilegatura: Manuale a filo
Tiratura: 177 numerate

14&15 mobile photographers
Presentazione del progetto - Giovedì 14 aprile ore 19 - Officine Fotografiche Roma

14&15 Mobile Photographers

14&15 Mobile Photographers è la prima e l’unica piattaforma italiana dedicata alla promozione del lavoro di fotografi internazionali che utilizzano smartphone e tablet per la produzione dei loro lavori.

La mobile photography è diventata in pochi anni un fenomeno che ha coinvolto milioni di persone, attraverso piattaforme come Instagram e Facebook. Secondo uno studio condotto da Yahoo, nel 2014 sono state scattate 880 miliardi di immagini, 350 milioni di queste immagini sono state postate su Facebook e 60 milioni su Instagram.

E’ cambiato il rapporto con la fotografia, essa non è più lo sforzo di fermare il tempo, ma la voglia di condividere esperienze e visioni personali. Diamo molta più importanza all’atto di fotografare in se che non ai contenuti che l’immagine rappresenta.

All’interno di questo contesto nasce 14&15 Mobile Photographers, una piattaforma che opera attraverso un processo curatoriale molto selettivo per individuare lavori autoriali prodotti con smartphone ed estrapolarli così dal mare magnum di Instagram per renderli “eternamente” fruibili, viceversa destinati a perdersi nell’oblio della sovrapproduzione di immagini in rete.

L’utilizzo di piattaforme come Instagram, che ogni giorno digeriscono centinaia di milioni di immagini, ha sviluppato la tendenza a trascurare ciò che è già stato prodotto e pubblicato, per dare immediatamente spazio a ciò che verrà prodotto di li a breve. Una frenesia dell’immagine che rischia cancellare il passato a favore del presente. 14&15 Mobile Photographers lavora in contro tendenza, individuando fotografi che abbiano stile e soprattutto una corposa e coerente produzione intorno ad un soggetto, cercando così di proporre non delle singole immagini ma delle storie ben composte, soffermando l’attenzione su ciò che di buono è già stato prodotto, aspetto ancora molto raro nella produzione e nella promozione di immagini di fotografi di tutto il mondo.

La presentazione della piattaforma stimolerà il confronto su una serie di tematiche (positive e negative) legate alla rivoluzione della mobile photography e alle tendenze dell’immediato futuro, cercando di entrare nel vivo della questione che sta inevitabilmente coinvolgendo il mondo della fotografia.

Oltre a Giorgio Cosulich de Pecine e Giulio Napolitano, fotografi e co-fondatori di 14&15 Mobile Photographers, interverranno alla presentazione:

Irene Alison, scrittrice e giornalista, ha da poco pubblicato iRevolution (Ed. Postcart, 2015) uno studio approfondito sulla mobile photography.

Stephane Arnaud, giornalista e mobile photographer, capo per l’Europa della sezione fotografica della Agence France-Presse a Parigi e membro di 14&15 Mobile Photographers dal 2015.

 

Info

Instagram: @1415mobilephotographers e @1415bestoftheweek

Facebook: https://www.facebook.com/1415MobilePhotographers

Twitter: https://twitter.com/1415MobilePhoto

Vimeo: https://vimeo.com/155523288

il reportage incontri
Incontri di Fotogiornalismo - mercoledì 27 aprile ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il Reportage | Incontri di Fotogiornalismo

Il nuovo numero di Reportage (aprile-giugno 2016) apre con uno “speciale Siria” realizzato da due inviati: Giulia Bosetti, che ha ascoltato gli attivisti che combattono l’Isis a Raqqa, il quartier generale del Califfato in Siria, e Gianni Perrelli, che è stato nella capitale Damasco (le foto sono di Mauro Consilvio), dove la vita – dopo anni di guerra – sembra tornata normale o quasi.

Segue un reportage di Fabrizio Intonti da Bodrum, località turca di villeggiatura e punto di approdo di un consistente flusso di migranti che fuggono da quella e altre guerre. Due commercianti yemeniti, invece, hanno scelto, per fuggire dal conflitto nello Yemen, la direzione opposta: Gabriele Battaglia racconta la loro singolarissima storia dopo averli incontrati in un bar di Pechino.

cop_reportage26-2Rino Genovese e Gabriella Saba ci conducono nei due più grandi Paesi dell’America Latina, il Brasile e l’Argentina: Genovese racconta la vita in uno dei più grandi centri commerciali e polifuzionali di San Paolo, il Sesc Pompéia (le foto sono di Alessandro Lanzetta), mentre Gabriella Saba ci parla dei rischi della nuova presidenza Macri (accompagna il servizio una serie di foto di Federico Tovoli nella nuova Esma di Buenos Aires, l’ex centro di detenzione e tortura ora recuperato ai diritti umani). Il portfolio centrale è firmato da Matteo Vieille, il quale – attraverso le immagini – ci racconta la storia di Simoncino, musicista, star di youtube, finito in prigione per spaccio di droga.

Particolare importanza riveste il reportage di Ilaria Romano, che è riuscita a entrare e a fotografare per la prima volta l’interno degli edifici costruiti per il mancato G8 della Maddalena, la sala convegni, l’hotel, l’ospedale, oggi abbandonati. Un’altra storia di abbandono, ma completamente diversa, è quella di Alianello (Basilicata), un paesino della Basilicata ridotto a borgo fantasma da due terremoti. Ce la raccontano lo scrittore Mauro F. Minervino e il fotografo Sante Cutecchia. Il Reportage rende poi omaggio a un amico e collaboratore della rivista, Mario Dondero, che ci ha lasciato pochi mesi fa: Angelo Ferracuti scrive della sua vita privata a Fermo e della sua umanità, documentate peraltro da alcuni scatti di Ennio Brilli. Lo scrittore Alberto Prunetti, invece, racconta la storia inedita di un personaggio che sarebbe molto piaciuto allo stesso Dondero: Vernon Richards, che in verità si chiamava Vero Recchioni, amico e fotografo personale di George Orwell.

Il secondo portfolio è di Marco Leonardi che ha “scandagliato” e fotografato l’area di Borgo Montello, un’altra “terra dei fuochi” in provincia di Latina. L’intervista è di Gilda Policastro, che ha raccolto le riflessioni di Romano Luperini sulla propria vita di critico letterario, ex attivista politico, scrittore. L’editoriale di Riccardo De Gennaro è dedicato al caso Regeni. Il racconto che, con la “Lettera aperta” di Valerio Magrelli, chiude il numero è di Giulio Laurenti, noto in particolare per il romanzo “Suerte”, pubblicato da Einaudi.

Info

Intervengono:
Giulia Bosetti, giornalista
Gianni Perrelli, giornalista
Matteo Vieille, fotografo
Giulio Laurenti, scrittore

Modera:
Riccardo De Gennaro, direttore di Reportage

letture portfolio vroons
Letture porfolio - Costo 15 euro - Officine Fotografiche

LETTURE PORTFOLIO CON ERIK VROONS

Giovedì 18 febbraio dalle 17

Giovedì 18 febbraio, a partire dalle 17 Erik Vroons di GUP Magazine torna a Officine Fotografiche per una serata di letture portfolio su appuntamento.

Erik Vroons (Olandese, 1976) è l’ex capo-redattore dell’edizione stampata del magazine di fotografia internazionale GUP. Al momento continua la sua collaborazione con GUP come consulente e redattore, affiancandola alla sua attività di insegnante in workshop e masterclass riguardanti la formazione dei fotografi come autori nel campo della fotografia d’arte e della fotografia documentaria.

Gli incontri durano 20 minuti, hanno un costo di 15 euro e sono riservati ai soci in regola con il pagamento della quota annuale per il 2016. È possibile presentare un solo progetto, se volete sottoporre ad Erik più di un progetto potete prenotarvi per due appuntamenti.

Presentazione editoriale - martedì 16 febbraio 2016 ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Portfolio! - Costruzione e lettura delle sequenze fotografiche

Augusto Pieroni
Edito da Postcart
Saranno presenti l'autore e Riccardo Falcinelli, grafico e teorico del design

Cover per falcinelliIl portfolio è una sequenza di fotografie, sia essa un progetto coerente o una semplice raccolta. La cifra personale di ogni autore non si rivela solo nelle capacità tecniche e operative, ma nella concezione della propria sequenza, nella scelta delle foto, nella loro disposizione, nell’allestimento del lavoro e nelle testualità che lo circondano. Creare le sequenze fotografiche e leggerle, sono esperienze e abilità basilari sia per i professionisti che per gli appassionati. Portfolio! è un libro che illustra e sostiene tanto l’operatività quanto la riflessione, mettendo in luce tutte le variabili pratiche e creative di questa affascinante strumentazione. Il libro è diviso in due sezioni: nella prima l’autore affronta singolarmente tutti gli aspetti costitutivi e valutativi di un portfolio; nella seconda sezione è raccolta una serie di approfondimenti: da letture portfolio di crescente complessità, all’analisi di testi o situazioni fondamentali per orientare le scelte funzionali ed espressive.

Scarica l’invito web della presentazione.

 

Ringraziamo EMPT SPCE per le immagini della presentazione.

albania famiglia b/n
Presentazione del progetto di documentario - Giovedì 11 febbraio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

A je Burrneshe! Storie di donne e di vergini giurate

di Paola Favoino

Insieme all’autrice interverranno Lina Pallotta, fotografa e docente, e Giuliana Liberatore, montatrice.

“A je Burrneshe! Storie di donne e di vergini giurate” è un documentario che insegue una leggenda: la vergine che smise gli abiti femminili, imbracciò le armi e rinacque uomo d‘onore.

È la storia, ambientata in Albania, di un travestimento e della ricerca di se stessi raccontata attraverso la vita di donne reali ma diverse per età, scelte, desideri.

È un viaggio alla ricerca di una nuova generazione di vergini giurate o “burrneshe” in albanese.

 

Ringraziamo Ivan Festa per le immagini.

Biografia

Paola Favoino è una fotografa calabrese che vive a Roma ed è da qui che ha intrapreso il viaggio verso l’Albania cinque anni fa, per cercare le sue origini arbereshe ma anche per raccontare un fenomeno, quello delle vergini, sconosciuto ai più. Con questo lavoro, prima di tutto fotografico, Paola ha raccolto consensi in Italia e all’estero con mostre e pubblicazioni.

Oggi quel suo stesso lavoro fotografico e di ricerca antropologica sta diventando un Documentario che verrà presentato con un Promo, insieme ad una proiezione dei suoi scatti in bianco e nero, presso Officine Fotografiche.

Insieme all’autrice, saranno presenti Giuliana Liberatore, montatrice e Lina Pallotta insegnante e fotografa di fama internazionale. Durante la serata ci saranno interventi di letture edite ed inedite su storie di vita di alcune Vergini Giurate.

“La storia delle Burrneshe albanesi è tanto straordinaria quanto reale. Donne che per vari motivi hanno rotto con il loro passato e sono diventate uomini: un destino irreversibile, scritto sul corpo, in alcuni casi accettato, in altri maledetto. Il Documentario vuole raccontare la loro vita e quella di altre donne che ogni giorno incontrano, oltrepassano, crollano di fronte ai ”confini” stabiliti dagli altri. Parlare di loro è parlare di tutte noi.”

Paola Favoino

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Lezioni gratuite e colloqui con gli insegnanti - 2,3 e 4 febbraio 2016 - Officine Fotografiche Roma

OPEN DAYS | 2-3-4 FEBBRAIO 2016

Tre serate dedicate alla fotografia. Tre appuntamenti con lezioni gratuite e colloqui con gli insegnanti per scoprire la sessione di Marzo 2016. 
Intanto date un’occhiata ai nostri corsi e segnatevi le date sul calendario:
Martedì 2 febbraio ore 19 
Quando le dimensioni contano: ritratti in grandissimo formato
con Manuel Guffanti
Dopo la dimostrazione saranno disponibili per un informazioni e colloqui
gli insegnanti di fotografia base e intermedio, reportage base, videomaking, montaggio video
Mercoledì 3 febbraio ore 19
Eugene Smith e la nascita del fotoracconto
con Alberto Di Cesare
Dopo la lezione saranno disponibili gli insegnanti fotografia base e intermedio, fotografare per national geographic, photoshop base, photoshop​ avanzato reportage
Giovedì 4 febbraio ore 19
Lo spettacolo, il movimento, l’energia.
La danza nella fotografia analogica di Brodovitch, Himmel e Samarine
con Samantha Marenzi
Dopo la lezione saranno disponibili gli insegnanti ​fotografia base e intermedio, photoshop base, photoshop avanzato (moda e ritratto), fotografia di moda, reportage avanzato, ​camera oscura, stampa b/n, fotografia di scena-danza
Tutti gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti, vi aspettiamo e… passate parola!

il reportage
Presentazione Editoriale - Martedì 26 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il reportage | Incontri di Fotogiornalismo

Modera: Maria Camilla Brunetti caporedattore
Relatori: Jean-Marc Caimi (fotografo), Giancarlo Liviano D'Arcangelo (scrittore), Matteo Perini (fotografo), Valentina Piccinni (fotografa)

Il nuovo anno apre con la presentazione del 25° numero della rivista ilReportage, giunto al suo settimo anno di attività. L’appuntamento è per martedì 26 gennaio alle 19 a Officine Fotografiche Roma. Con l’occasione sarà presentata anche Zazie, la nuova collana di reportage narrativi. L’ingresso è libero.

Il Reportage numero 25 apre con un’inchiesta di Tiziana Rinaldi Castro (testo) e Alfredo Bini (foto) sul movimento studentesco americano, che ha ripreso le proteste dopo anni di silenzio. Segue un servizio dal Messico di Orsetta Bellani, dove si spiegano i risvolti del “giallo” poco giallo dei 43 studenti desaparecidos di Ayotzinapa a un anno di distanza dal sequestro (le foto qui sono di Valentino Bellini). La storia e i problemi del piccolo Paraguay, a partire dall’egemonia economica delle multinazionali della soia come la Monsanto, sono l’oggetto del reportage di Samuel Bregolin, mentre il fotografo Stefano Miliffi ci conduce in Marocco per “illustrare” il grande piano di investimenti finalizzato alla costruzione di città satellite per decongestionare le grandi città.

Reportage 25 CoverMaria Camilla Brunetti, invece, ha seguito un gruppo di migranti sulla rotta dei Balcani, raccontando in particolare il viaggio di Wissam che, partito dalla Siria, raggungerà la Finlandia (le foto sono di Jean-Marc Caimi Valentina Piccinni).

Nel frattempo, a Bucarest, è scoppiata un’epidemia Hiv, un fenomeno che viene documentato in questo numero dal reportage di Tommaso Clavarino. Nel Kosovo, invece, la vecchia e fatiscente prigione di Dubrova, dove nel maggio ’99, 19 detenuti albanesi rimasero uccisi sotto le bombe della Nato e altri 176 fucilati dai serbi, è oggi abitata da famiglie rom (il servizio è di Costanza Spocci). Segue un reportage da Vichy di Riccardo De Gennaro, il quale racconta la pagina nera della Francia collaborazionista di Pétain (le foto sono di Simone Perolari). La storia del piccolo curdo Taimur, che si salvò dal genocidio del popolo curdo da parte di Saddam Hussein, è il cuore del pezzo di Linda Dorigo dal Kurdistan, mentre Riccardo Bononi ci porta nel terribile penitenziario di Antanimora (Madagascar), dove i detenuti sono costretti a vivere con la peste e la tubercolosi. Il secondo portfolio è di Matteo Perini e racconta un aspetto particolare del Benin, ovvero quei riti religiosi che fondono insieme cristianesimo e vudù.
L’intervista è di Geraldine Schwarz, che ha incontrato Jean-Marc Barr, l’attore prediletto da Lars Von Triers.
Il racconto è firmato da Andrea Gentile, mentre la rubrica “Lettera aperta” è – come di consueto – di Valerio Magrelli.

bambini che saltano su materasso in campo
Presentazione editoriale - martedì 12 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Gioele, Quaderno del tempo libero

di Fabio Moscatelli
in collaborazione con Der*Lab

Gioele è un tipo di poche parole. Ma sul suo quaderno scrive storie lunghe e intricate di misteriosi animali, leoni domestici, anaconde e ragni-lupo. Disegna anatre che cucinano e zebre a strisce colorate. Gioele ha un punto di vista. E dal suo punto di vista, il cavallo nitrisce e le galline coccodano.
Dentro, Gioele ha un mondo intero. Solo che nel suo mondo non si può entrare. Gioele è autistico, che è un po’ come essere una casa senza porta: dall’interno non si esce, e da fuori non si sa come varcare la soglia.
Lui, però, sta alla finestra. Guarda, osserva. E da lì, scatta foto del mondo come lo vede: troppo vicino o troppo lontano, spesso in movimento veloce, a volte amico, a volte impossibile da decifrare. A Gioele piace anche farsi guardare, ed è così che nasce questo libro.
Da uno scambio di visioni tra un fotografo che vuole provare ad avvicinarsi a un’interiorità difficile da comprendere e un ragazzino che vuole comunicare con un esterno difficile da raggiungere.
Gioele, Quaderno del Tempo Libero è una raccolta di fotografie, appunti, disegni. È il punto di parenza di un cammino in cui Fabio Moscatelli vuole accompagnare Gioele verso le future tappe della sua crescita. La loro avventura è un percorso di ricerca e di comprensione reciproca: del mistero della “diversità” di uno e dell’identità dell’altro.

 

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Parte dei proventi derivanti dalle vendite aiuteranno Gioele a proseguire il suo percorso terapeutico

Nikon e Canon in prova con Ottica Universitaria

Sabato 28 novembre 2015 dalle 10 alle 13 sarà possibile provare a Officine Fotografiche alcune delle migliori  fotocamere e obiettivi “full frame” di Nikon e Canon grazie alla collaborazione con  Ottica Universitaria.

Durante l’evento verranno messi a disposizione i seguenti prodotti da provare con l’ausilio di un apposito set e di una modella professionista:

  • Nikon D750
  • Nikkor 85 mm 1.8G
  • Nikkor 70/200 mm f.2.8 VR II
  • Nikkor 14/24 mm f.2.8
  • Canon Eos 6D
  • EF 24/105 mm STM
  • EF 85 mm 1.8
  • EF 70/200 mm 2.8 IS II USM
  • EF 16/35 mm f.4

Vi invitiamo a portare una scheda SD per rivedere a casa i vostri scatti!

Ottica Universitaria offrirà inoltre una pulizia del sensore che sarà effettuata sul momento da un tecnico specializzato.