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Mostra fotografica - Premio Emiliano Mancuso - venerdì 13 ottobre ore 19.00 - Officine Fotografiche Roma

Le monde Ou Rien

Angelo Leonardo
a cura di Hugo Weber
mostra realizzata in collaborazione con Digid'à e Fiammeri Cornici

Venerdì 13 ottobre alle 19.00 inaugura a Officine Fotografiche la mostra “Le Monde Ou Rien” di Angelo Leonardo, vincitore della prima edizione del Premio Emiliano Mancuso in occasione della XV edizione del Festival FotoLeggendo 2022.

Le Monde Ou Rien racconta del viaggio che Angelo Leonardo ha intrapreso nel 2019 attorno alla circonvallazione esterna di Milano, la grande strada che cinge morbosamente il centro della città. Lontano dalla Milano da copertina del Duomo o di City Life, gravita il vero cuore pulsante della città, fatto da chi svolge i lavori più umili e proviene da ogni parte del mondo nel tentativo di migliorare la propria condizione. Cinisello Balsamo, San Siro, Barona, Corvetto, La Trecca, Bovisasca, sono solo alcune delle tante borgate che esistono in una dimensione parallela alla città che li ospita.

I giovani che la abitano, i milanesi di domani, parlano lingue diverse e vivono in alte torri di Babele. Gli alloggi popolari sono per lo più grandi blocchi costruiti durante gli anni ’50 per dare un tetto alla manodopera industriale proveniente dal mezzogiorno. Sono aree silenti, senza voce, che tornano a farsi sentire solo per mezzo di altri, quando fatti particolarmente gravi catturano la fuggevole attenzione delle masse. Sono infatti zone tristemente note alla cronaca per povertà, criminalità e degrado generale.

Viaggiando di quartiere in quartiere, Angelo ha spontaneamente iniziato a osservare questi micro-mondi come fossero uno soltanto, un’unica grande periferia. Periferia intesa non solo come spazio fisico con caratteristiche urbane e architettoniche comuni, ma soprattutto come immaginario collettivo fatto di difficoltà abitative, assenze incolmabili, fragilità socio-economiche, scarsa istruzione, voglia di riscatto, liti domestiche e problemi con le istituzioni.

È in questo contesto complesso che nel 2020 incontra Diego Guarino, un bambino di appena 11 anni. Abita nelle popolari di Cerkovo insieme a sua madre, suo padre e i suoi tre fratelli. Era un torrido pomeriggio di luglio in Via Pascarella e Diego si era appena tagliato i capelli, accompagnato da sua madre Annamaria e sua zia Debora. Con il passare dei mesi Angelo Leonardo scopre come Diego fosse l’autore di quadri formidabili, astratti, convulsi e tormentati. Senza nessuna base tecnica o conoscenza pittorica Diego riversa le sue emozioni sulle tele e crea immagini straordinariamente evocative. Esprime spontaneamente il suo mondo interiore attraverso un mezzo che trova semplice, l’arte e offre inconsciamente e generosamente, un percorso intimo dentro le vite dei ragazzi come lui.

La mostra de Le Monde Ou Rien in mostra a Officine Fotografiche fino al 3 novembre, offre un doppio punto di vista sulla periferia milanese: uno interno e uno esterno. Uno famigliare l’altro alieno. Uno intimo l’altro perfomativo. Uno fatto di colori, l’altro di sfumature di bianco e di nero. I due immaginari si rincorrono, si alternano e dialogano nello spazio generando immaginari conflittuali e mutevoli.

Angelo Leonardo è nato a Reggio Calabria il 22 agosto 1994.
Viene in contatto con la fotografia sin da bambino grazie a suo padre
da sempre appassionato di fotografia.
Cresce a Taranto dove vive fino alla maturità classica nel 2012.
Nel 2019 si laurea in giurisprudenza corso comparato transazionale
presso l’Università di Trento e nello stesso anno vince una borsa di
studio per frequentare il corso biennale di fotografia dell’Accademia
John Kaverdash di Milano.
Nel 2020-2021 lavora un anno come assistente di Luca Santese,
fotografo, curatore e membro fondatore dell’Agenzia fotografica
Cesura, impegnato nella produzione di lavori documentari.
Dal 2020 ha collaborato per progetti editoriali con I-D , Icon magazine,
InCf magazine, Zero Eu e altri.
“Le monde ou rien” è il suo primo long-term project, svolto a Milano dal
2019 e ancora in corso.
Nel 2022 il lavoro è risultato vincitore del Premio Emiliano Mancuso di
Officine Fotografiche e del Premio Giovani promosso da Regione
Lombardia ed è stato selezionato tra i finalisti del CRAF (IT), del Felix
Schoeller Award, del GOMMA Black and White grant e dell’ISPA Award.
Nel contempo Angelo collabora continuativamente con brand e agenzie
di tutta Italia come Mondadori, CP Company, The Vision, Open Eyes,
Lavazza, Ferrari, Rinascente, Samsung, etc.
La ricerca fotografica di Angelo si focalizza sulla documentazione della
società odierna, osservando la complessa relazione tra l’individuo e la
massa alla luce dell’era post-contemporanea.
Dal 2019 Angelo vive a Milano e collabora con Hugo Weber e Alex
Zoboli sotto il nome di LTP Studio. Il principale progetto dello studio, al
momento, è T-House, che promuove collaborazioni con Festival e
giovani autori al fine di produrre, curare e allestire mostre fotografiche.
La prima mostra è stata chiamata “INEVITABLES” durante Les
rencontres d’Arles (FR) del 2022. Il progetto è stato un successo e in
un anno ha già collaborato con diversi Festival in Europa: Chiasso
Letteraria (CV), Lagos Photo Festival (NI) , Aosta (IT), Frome Photo
Festival (UK), Bordeaux (FR), MAST festival (IT).

Info mostra

Le Monde Ou Rien
di Angelo Leonardo
Inaugurazione
Venerdì 13 ottobre
dalle 19.00 alle 21.30

Officine Fotografiche Roma
via Giuseppe Libetta, 1

Orari mostra:
dal 16 ottobre al 3 novembre 2023
lun. – ven. dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19.00
sabato dalle 10.00 alle 12.00

Ingresso libero

We Are Still Dreaming
Progetto vincitore del Premio FotoLeggendo 2022 - mercoledì 21 giugno ore 19 - Officine Fotografiche Roma

We are still dreaming di Matteo Trevisan

di Matteo Trevisan
a cura di Annalisa Polli

Inaugura mercoledì 21 giugno alle 19 la mostra “We are still dreaming” di Matteo Trevisan, il progetto è stato premiato durante l’ultima edizione del Festival FotoLeggendo 2022 come vincitore del Premio FotoLeggendo per le letture portfolio 2022. 

Cosa significa vivere una vita che obbliga a mettere in dubbio da sempre la bontà delle istituzioni del proprio paese e che porta a considerare le figure che dovrebbero proteggerci come una minaccia per la propria libertà? 

“We are still dreaming” è indagine visuale sulla comunità di giovani under 30 che vivono nella valle di Susa, una delle valli alpine più selvagge d’Italia, che detiene il primato di luogo più militarizzato della penisola ed ospita il movimento di protesta più longevo mai esistito in Italia, i No Tav. 

Il movimento si è originato agli inizi degli anni Novanta tra gli abitanti della Val di Susa, i quali si dichiarano contrari alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, considerata uno spreco di denaro pubblico e ritenuta dannosa per il territorio. 

Ad oggi, in Italia, in oltre 30 anni di lavori e cantieri non è stata ancora realizzata nemmeno 1 metro dei 12,5 kilometri di galleria che dovrebbero ospitare i treni del TAV. 

Con il progetto “We are still dreaming” Matteo Trevisan ha deciso di raccontare, attraverso i ritratti e la raccolta in un diario delle loro testimonianze, la storia di questa nuova generazione di giovani che non hanno mai conosciuto una vita priva di lotte, denunce, arresti e proteste. Una generazione che sta affrontando la situazione del TAV con nuovi strumenti ed attenzione importante verso il clima e l’ambiente. 

Matteo Trevisan è un fotografo documentarista e videomaker, rappresentato dall’agenzia Contrasto, che si divide tra Roma, città in cui vive e lavora, e Gorizia, suo luogo d’origine.

Nel 2018, dopo aver studiato fotografia presso la scuola ISCFC di Roma e frequentato alcuni corsi di specializzazione a Officine Fotografiche Roma, ha iniziato a lavorare come fotografo e videomaker. Appassionato alpinista nato nella terra di confine tra Italia e Slovenia, i progetti di Trevisan si concentrano principalmente su tematiche sociali, in particolare legate all’ambiente e all’antropologia. Le sue fotografie sono state pubblicate da importanti riviste come New York Times, The Guardian, Wall Street Journal, Internazionale, National Geographic Italia, Espresso e altre ancora. 

Attualmente sta lavorando a un progetto personale sulla regione italiana Friuli Venezia Giulia e a un progetto ambientale a lungo termine nei Balcani centrali.

Nel 2022 ha vinto il Premio FotoLeggendo – Festival ideato e prodotto da Officine Fotografiche Roma – come miglior portfolio con il progetto “We are still dreaming”.

 

Info mostra

We are still dreaming
di Matteo Trevisan
a cura di Annalisa Polli
Inaugurazione: mercoledì 21 giugno ore 19
Officine Fotografiche Roma
via Giuseppe Libetta, 1 Roma

In mostra dall’21 giugno all’11 luglio 2023
Orari:
lun.- ven. dalle 10.00 alle 13.30
e dalle 15.30 alle 19.00
sab. dalle 9.30 alle 12.30
domenica chiuso
Ingresso libero

Carlo Riggi_7
Mostra - Martedì 30 maggio ore 18.30 - Officine Fotografiche Roma

Essere HOLGA - di Carlo Riggi

di Carlo Riggi
a cura di Giusy Tigano
Organizzata da GT Art Photo Agency
in collaborazione con S.M.I. Technologies and Consulting srl

Inaugura martedì 30 maggio presso le Officine Fotografiche di Roma la mostra fotografica HOLGA”di Carlo Riggi, dedicata al nome della storica fotocamera che ha appassionato generazioni difotografi a partire dal 1982, anno della sua comparsa sul mercato, e che è rimasta a lungo il simbolo di Essere un particolare modo di fare fotografia.

L’esposizione, a cura di Giusy Tigano e organizzata da GT Art Photo Agency, recentemente esposta a Milano in modalità diffusa presso la Libreria Hoepli e – contemporaneamente – presso Spazio Ardire Milano, si muove ora a Roma, grazie anche al prezioso supporto di S.M.I. Technologies and Consulting srl. SMI crede fortemente nel sostegno alla creatività e all’innovazione: “Eventi culturali come la mostra fotografica di Carlo Riggi facilitano la nascita di nuove idee e progetti creativi, rendendo disponibili al grande pubblico un punto di vista non convenzionale e una fotografia quanto mai evocativa” (Cesare Pizzuto, CEO).

 

Per la prima volta tutte le opere esposte distintamente nelle due sedi milanesi vengono proposte tutte insieme in un’unica sede espositiva, dando corpo a una raccolta significativa e articolata.

Il lavoro di ricerca espressiva condotto da Carlo Riggi con questa particolare fotocamera nell’arco della sua vita si ritrova anche nell’omonimo libro fotografico pubblicato nel 2022. Il volume, edito da EBS

Print (pagine 150) e in vendita in tutte le librerie italiane (oltre che in Officine Fotografiche), è testimonianza viva e sintesi narrativa di un legame molto speciale tra l’autore e la sua fotocamera preferita, che ha condizionato fortemente non solo il linguaggio ma anche l’essenza stessa della ricerca fotografica, della poetica e della sensibilità creativa del fotografo.

Le 110 fotografie in bianco e nero che compongono il volume, delle quali 60 in mostra, non hanno in comunque un soggetto o un luogo specifico, ma realizzano nel loro insieme una visione molto ampia e significativa della poetica dell’autore, evidenziandone la capacità creativa e interpretativa in relazione intima con questo apparecchio spartano, essenziale, antimoderno, i cui limiti oggettivi diventano di fatto amplificatori sensoriali, capaci di mettere in contatto in modo unico le immagini prodotte con le risonanze emotive di autore e fruitore.

Come scrive Giusy Tigano nell’introduzione al libro, “Assecondando negli anni l’identità stessa dell’autore, Holga ha saputo descriverla fedelmente e con generosità attraverso il tempo, appagandone i bisogni creativi e la necessità di autorappresentarsi, tracciandone la crescita come fotografo e l’evoluzione personale”.

Tutte le opere esposte possono essere acquistate come stampe fine art in edizione limitata, certificate e firmate in originale dall’autore, rivolgendosi all’Agenzia GT Art Photo Agency che ne cura la vendita in esclusiva. In concomitanza con la mostra in corso, e quindi solo per un periodo limitato di tempo, le stampe fine art relative a questo lavoro sono offerte ad un prezzo molto speciale.

 Ingresso libero.

Info mostra

OFFICINE FOTOGRAFICHE
Via Giuseppe Libetta 1, Roma

Dal 30 maggio al 17 giugno 2023

Orari di visita:
lun – ven. 10.00-13.30 / 15.30-19
sab. 9.30-12.30

Ingresso libero

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Mostra fotografica - venerdì 5 maggio ore 19.00 - Officine Fotografiche Roma

Tra il buio e la luce

di Fabio Moscatelli
a cura di Tony Gentile

Inaugura venerdì 5 maggio a Officine Fotografiche Roma la mostra tra Tra il buio e la luce di Fabio Moscatelli a cura di Tony Gentile.
Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, ciechi che vedono, ciechi che, pur vedendo non vedono.”
José Saramago
L’inizio del mio viaggio alla scoperta della cecità non inizia nel presente, ma in un passato lontano quando gli autobus erano verdi, il telefono di casa era a disco e internet era come il miraggio di un viaggio sulla Luna.

Ho trascorso la mia infanzia e parte della mia adolescenza con un nonno non vedente, una figura paterna che si aggiungeva a quella di mio padre. La sua cecità si è trasformata paradossalmente in un incredibile opportunità per la mia crescita; ho trascorso giornate intere leggendo quotidiani, allora di carta e odore di petrolio, libri e addirittura sfidando le parole crociate e le sue caselle bianche e nere.

Mi domandavo spesso come sognasse un cieco?
Oggi la fotografia mi regala l’opportunità di rispondere a questa domanda e indagare questo mondo, oscuro nell’immaginario collettivo, bianchissimo come racconta Saramago, pieno di colori come raccontano alcuni protagonisti del mio racconto.
L’Istituto S. Alessio di Roma realizza, da più di un secolo, attività volte all’inclusione sociale dei ciechi, anche con minorazioni aggiuntive attraverso interventi abilitativi e riabilitativi, educativi ed assistenziali.
Incontro tante persone, esperienze molto diverse, da chi cieco è nato, a chi lo è diventato per cause diverse tra cui anche la brutalità dell’uomo.
Esperienze preziose, che mi portano lontano, indietro nel tempo, a ricordare quella mano che cercava nell’infinito buio di dare un volto al bambino che non si stancava mai di leggere e di ascoltare le avventure di un nonno speciale a cui piaceva raccontare storie di uomini coraggiosi e animali fantastici!
Ti ho ritrovato, rivissuto e questo è il mio omaggio per te.

Info mostra

Tra il buio e la luce

di Fabio Moscatelli

Inaugurazione venerdì 5 maggio ore 19

Dall’8 maggio al 25 maggio 2023

via Libetta, 1 – Roma

dal lun al ven

orari: 10.00- 13.30 / 15.30 -19

sabato 9.30 – 12.30 – domenica chiuso

Exodus_Nicolò Filippo Rosso
Mostra fotografica - giovedì 30 marzo 2023 - Officine Fotografiche Roma

Exodus

di Nicolò Filippo Rosso
a cura di Benedetta Donato
in collaborazione con la Fondazione Romano Cagnoni e il Premio Romano Cagnoni

Giovedì 30 marzo ore 19.00, per la prima volta a Roma, verrà proposta una selezione di fotografie tratta dall’ampio progetto EXODUS, di Nicolò Filippo Rosso, vincitore del Romano Cagnoni Award 2022, il premio internazionale di fotogiornalismo nato in memoria del grande autore.

Il viaggio lungo le rotte migratorie dal Venezuela alla Colombia, dal Centro America al Messico e agli Stati Uniti, in cui Nicolò Filippo Rosso documenta gli esodi che caratterizzano l’America Latina.

Dalle fotografie esposte emergono le innumerevoli storie di perdita e separazione, le condizioni di diseguaglianza sociale e di mancato accesso ai diritti primari e fondamentali, che accomunano le vicende di chi è costretto ad emigrare per il perseguimento di una vita migliore, per sfuggire all’esclusione e alla discriminazione.

Una testimonianza fondamentale di un argomento complesso. Un racconto vero e dinamico, in grado di riportare condizioni di diseguaglianza sociale, di mancato accesso ai diritti primari e di difficoltà estrema nell’acquisizione delle libertà fondamentali, che caratterizzano il fenomeno delle migrazioni in America Latina e che l’autore riesce a rappresentare in tutte le sue sfaccettature, offrendo un segnale importante e continuo, rivelando una spiccata capacità di approfondimento fotogiornalistico, cui si accostano doti di sensibilità, istinto e coinvolgimento umano notevoli”.

Queste le motivazioni espresse dalla giuria della seconda edizione del Romano Cagnoni Award, composta da autorevoli esponenti del settore, quali: Martina Bacigalupo, fotografa e photo editor Revue 6MOIS Elena Boille, vice-direttrice e photo editor della rivista Internazionale Daria Bonera, fondatrice della DB Agency e visual editor di CESURA, Jim Casper, direttore di LensCulture, Manuel Rivera-Ortiz, fotografo e Presidente della Manuel Rivera-Ortiz Foundation (Arles), Moshe Rosenzveig, fondatore e direttore dell’Head On Photo Festival (Sydney), Patricia Franceschetti Cagnoni, Presidente della Fondazione Romano Cagnoni e Presidente di giuria, che all’unanimità hanno individuato in EXODUS, la migliore interpretazione di FREEDOM, il tema dell’edizione 2022.

Ad accompagnare la mostra fotografica, le proiezioni dei contributi video sui lavori del vincitore Nicolò Filippo Rosso, di Lorenzo Tugnoli e Mary Gelman, autori cui è stata riconosciuta, rispettivamente: la Menzione Speciale e la Menzione Speciale Under 30 del Romano Cagnoni Award 2022. Sarà inoltre presente un omaggio alla figura di Romano Cagnoni, cui il premio è dedicato, per far conoscere al pubblico questo grande autore, annoverato tra i più importanti fotografi del ‘900.

Il Romano Cagnoni Award, premio internazionale di fotogiornalismo la cui direzione è affidata a Benedetta Donato, è promosso dalla Fondazione Romano Cagnoni, in collaborazione con Photolux Festival, con il supporto della piattaforma Lens Culture.

 

Nato nel 2019, in memoria del grande fotoreporter Romano Cagnoni (1935-2018), ha l’intento di supportare i fotografi che indagano, con profondità e partecipazione, argomenti legati alla condizione umana, al cambiamento sociale e ambientale, alle crisi umanitarie e alla violazione dei diritti umani nel mondo.

Biografia

 

Nicoló Filippo Rosso è un fotografo documentarista italiano di base in Colombia, America Centrale, Messico e Stati Uniti.

Si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Torino in Italia.

Lavora su progetti personali legati alle migrazioni nelle Americhe, all’impatto dei combustibili fossili sui cambiamenti climatici e alla lotta per la sopravvivenza delle comunità indigene abbandonate.

Il suo lavoro ha ricevuto importanti riconoscimenti come il World Press Photo, il Getty Images Editorial Grant, il W. Eugene Smith Fund, l’International Photography Award, il World Report Award ed è regolarmente pubblicato dai media americani ed europei.

Oltre alla sua ricerca personale e alle collaborazioni editoriali con riviste, testate di tutto il mondo e ONG, tiene frequentemente conferenze di fotografia e giornalismo nelle università in Colombia, Europa e Stati Uniti.

Info mostra

Info mostra
EXODUS
di Nicolò Filippo Rosso
a cura di Benedetta Donato
Dal 30 marzo al 22 aprile 2023
Inaugurazione: giovedì 30 marzo ore 19.00

Officine Fotografiche Roma
Via G. Libetta,1 – Roma
Orari: lun-ven 10 – 13.30 / 15.30 – 19
Sabato 09.30 – 12-30 – domenica chiuso
Ingresso libero

officinefotografiche.org

bronxinsta
Mostre, talk, live performance - 24 febbraio ore 18.00 - Officine Fotografiche Roma - Circolo Degli Illuminati - Garden

Bronx n Rome: 50 anni di Hip Hop

Immagine di copertina © Come TMT
in collaborazione con Circolo Degli Illuminati

Venerdì 24 febbraio dalle 18.00 inaugura a Officine Fotografiche “Bronx n Rome: 50 anni di Hip Hop”. Mostre fotografiche, live performance, talk e musica. Con la gradita partecipazione di Hip Hop Protection e Hip Hop Cine Fest.

“Era un party dell’estate del ’73/nel Bronx suonavano i funky breaks/il pioniere dell’hip hop è un leggendario dj/un uomo conosciuto come Kool Herc” (Esa su produzione di Shablo). 

Quest’anno ricorrono 50 anni da quel party ed Officine Fotografiche, in collaborazione con il Circolo degli illuminati, intende rendere omaggio alla cultura hip-hop e in particolare alla scena nazionale. 

 

Il fitto programma comprende la mostra di arte visuale che si snoda tra fotografia, illustrazione e pittura, uno showcase live ad opera di tre leggende del  panorama rap italiano, Esa, Tormento e Ice one, un talk con il restauratore di sneakers Jacopo De Carli, il quale effettuerà una customizzazione su estrazione, presentazioni editoriali, proiezioni di documentari, laboratorio di scrittura rap e altri ospiti a sorpresa!

 

Dal 24 febbraio alle 18.00, negli spazi Officine Fotografiche, Garden e Circolo degli illuminati 

 

MOSTRE: RAPpresento Project- Shutterkilla – Guido Fuà – El Crespo – Sketchmania – Luca Valerio D’Amico

LIVE/MUSIC: Tormento – Esa – Ice One

LIVE/TALK E LAB: Tormento – Matteo Politanò – Marco Tanca – Paolo Fazzini – Diamante – Hip Hop Cine Fest

LIVE/ART: Jacopo De Carli – Filippo Leonardi – Resek 47 

LIVE/DANCE: GLOVE – Alessandro Veerappen – Silvia Giusti – Martina Monni – Lil B

ESPOSITORI: EDIT Lab- Vintage fren x Vintage Avenue – Hip Hop Protection

 

>>>>MOSTRE

 

ILLUSTRAZIONE: RAPpresento di  Marco Tanca. Progetto nato a metà del 2017 quando ho iniziato a realizzare i ritratti di alcuni protagonisti della scena Hip Hop italiana. Fin da subito, l’idea di base è stata quella di non limitarmi alla pubblicazione delle illustrazioni sul web ma di riuscire a consegnare i ritratti ai diretti interessati. Così ho iniziato a girare l’Italia per incontrare gli artisti, finora sono state effettuate 113 consegne.

 

FOTOGRAFIA: Origini di Guido Fuà. Era una nottata del ’91, una delle tante avventure fotografiche nelle quali mi sono coinvolto oltre 30 anni fa, per raccontare la nascita di un movimento in Italia, che traeva ispirazione dalla scena underground americana. L’aria invernale è pungente alle due del mattino su un binario morto della stazione Magliana. La città sembra lontana chilometri nel buio silenzio che avvolge i vagoni di un trenino per Ostia, stazionato per la notte. Lungo il sentiero di traversine, un gruppo di ragazzi giunto di fronte alla locomotrice rimane per un attimo fermo in contemplazione della loro preda.

 

PITTURA: Tele di El Crespo. Un quasi live painting è quello che ci vuole, come una mozzarella fresca mangiata di fronte al caseificio. Come la voglia di fare arte senza vincoli, limiti e obblighi. Semplicemente l’esigenza di esprimersi. 

 

FOTOGRAFIA: Filippo Leonardi AKA Shutterkilla. El Micro de Oro è un disco che per me rappresenta molto, a partire dalla copertina. Le foto esposte (eccetto una) sono “outtakes” ossia scarti dello shooting per la copertina dell’album. Per l’occasione Primo aveva comprato in autogrill uno speaker da doccia dorato a forma di microfono che portò sul set allestito con due flash a slitta. Era la mattina del 22 dicembre 2013.

 

FOTOGRAFIA: Filippo Leonardi AKA Shutterkilla. Mic Check nasce per egoismo. Mi sarebbe piaciuto poter sfogliare un libro che raccogliesse i ritratti degli artisti della scena rap italiana, una serie trasversale che li comprendesse tutti, dal panorama mainstream a quello più underground. Per questo motivo ho iniziato a fotografare gli Mc’s col banco ottico di grande formato (4×5”) e pellicole piane bianco e nero, cercando di tradurre con coerenza in fotografia alcuni connotati che hanno caratterizzato la nascita e l’evoluzione del rap come costola del movimento Hip-Hop, partendo proprio dal concetto di “freestyle”, di improvvisazione.

 

WRITING:  Sketchmania è un evento di promozione della cultura dei graffiti attraverso gli sketches che sono alla base della creazione dello stile e propone lavori di writers italiani e internazionali. Negli scorsi eventi di Sketchmania si sono alternate mostre, contest e sessioni di live sketching per fondere la dimensione di ricerca a quella ludica e a quel mood informale che accompagna i writers nella loro vita quotidiana prima di portare il proprio nome per strada o sui vagoni.


WRITING: Luca Valerio D’Amico è un’artista cosmopolita di origine romana. Il suo mezzo espressivo è la “linea” che utilizza in tutte le sue modulazioni, essenziali e all’avanguardia, altre volte invece vive di reminiscenze classico formali. Questa linea nasce dal vissuto dello stesso artista e dal sogno con un registro che talvolta emerge come una matita sopra una superficie raschiata e talvolta come un morbido pennello che avvolge l’occhio e lo trasporta dentro la tela.

 

>>>>TALK&LAB&ART

 Venerdì 24/02/2023 ore 18.00

Rapciclopedia: presentazione editoriale del libro con l’autore Tormento ed il giornalista Matteo Politanò, e talk sul rapporto tra immagine e musica. Rapciclopedia e` un viaggio di vent’anni nella vita di Tormento, nella musica, nello stile underground che ha segnato più` di una generazione: storie di vita vissuta tra la strada e il jet-set, di grandi e fugaci amori, di amicizie e dissing, di un grande successo e di rischi, di sperimentazione e di contrasti. Ingresso libero, gradita la prenotazione al https://forms.gle/S1bkjSB1bkynfAru6

 

Venerdì 24/02/2023 ore 18.30

Sessione di ritratti a cura di Filippo Leonardi (Shutterkilla). Gradita la prenotazione al form https://forms.gle/ituw7Sgv9MLyWiQNA

 

Venerdì’ 03/03/2023 dalle ore 17 

Laboratorio di scrittura rap: Diamante è un rapper e educatore italo brasiliano nato a Salvador (Bahia – Brasile), cresciuto a Roma e residente a Milano. Appartenente alla scena rap italiana fin dai primi anni 2000. Ingresso libero gradita la prenotazione al https://forms.gle/pWM8iAjSyBk4SLap8

 

Venerdì’ 03/03/2023 dalle ore 18

Family Biz + ALL’ASSALTO: Presentazione editoriale del libro Family Biz in compagnia dell’autore Paolo Fazzini, scrittore, autore televisivo, saggista e membro della crew Menti Criminali. A seguire proiezione del documentario ALL’ASSALTO che vuole indagare le radici del rap in lingua italiana ad opera di quei gruppi i quali hanno rappresentato il controverso fenomeno delle “posse”, sviluppatosi in Italia all’inizio degli anni ’90. Ingresso libero, gradita la prenotazione al form https://forms.gle/wdJwKFQNEn5SL5QD9 

 

Venerdì’ 10/03/2023 dalle ore 18

CATalogo + IN SA IA:  Presentazione editoriale del libro CATalogo , primo artbook di Marco Tanca che racconta 10 anni di mostre personali e collettive attraverso illustrazioni, foto, testi critici, rarità, un percorso sul filo del surreale che approfondisce il poliedrico mondo dell’autore.

A seguire proiezione del documentario “IN SA IA – Viaggio nel Rap Sardo” che ha l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il rap sardo, scena che fin dagli esordi ha saputo imporsi e ritagliarsi il proprio spazio anche sul palcoscenico nazionale. Ingresso libero gradita la prenotazione al https://forms.gle/FmSsCwse2RwWyrgNA

 

Immagine di copertina © Come TMT

Info mostra

Orario

Dal 24 febbraio al 14 marzo 2023

Lunedì – Venerdì

dalle 10 alle 13.30 alle 15.30 alle 19.00

sabato dalle 9.30 alle 12.00

via Libetta, 1

Roma

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mostre fotografiche - venerdì 16 dicembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Visioni di Gruppo - In mostra gli OF LABS

Visioni di Gruppo

Mostra degli OF LABS 2022

Venerdì 16 dicembre alle 19 brindisi natalizio con pandoro, panettone e spumante per l’inaugurazione della mostra degli OF LABS, laboratori fotografici tematici del 2022 ideati per promuovere la crescita formativa di tutti gli associati nella realizzazione di un lavoro front-end: ripresa, editing, stampa e destinazione delle immagini.
In mostra:

SFIDE coordinatore Alessandro Cola

In_Strada “Sulle strade del Neorealismo” coordinatori Simone Falcomatà, Mauro Trabalza Massimo Valdarchi – con la supervisione di Stefano Mirabella

BLUE MONDAY - coordinatori Mauro Cittadini

MACRO – Close Up Laboratorio coordinato da Stefano Majolatesi

Ingresso libero.

Info mostra

Visioni Di Gruppo

Mostra degli OF LABS

Dal 16 dicembre al 27 gennaio 2023

Ingresso Gratuito

chiusura natalizia 22 dic – 8 gen. 2023

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Mostra fotografica - 18 novembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Fortuiti scorci di luce e vedute taciturne

Amelia Dely e Tanguy Bombonera
a cura di Libri Finti Clandestini
prodotta da Bonvini 1909 Milano

Inaugura Venerdì 18 novembre alle ore 19 a Officien Fotografiche Roma la mostra “Fortuiti scorci di luce e vedute taciturne” 50 fotografie di Amelia Dely e Tanguy Bombonera a cura di Libri Finti Clandestini

 

Utilizzando pellicole fotografiche 35 mm a colori, scadute agli inizi degli anni 2000, imprevedibilmente alterate dal passaggio del tempo, gli artisti hanno affrontato l’esercizio della doppia esposizione, scegliendo di esplorare aree urbane e luoghi resi anonimi dalla sovrapposizione degli scatti in diverse zone della penisola.

Amelia Dely ha fotografato con una macchina fotografica Contax 159, ha poi riavvolto il rullino che è stato nuovamente utilizzato da Tanguy Bombonera con una macchina View-Master Personal Stereo Camera a due obiettivi.

I risultati di questa pratica condivisa, di volta in volta pensati oppure lasciati al caso, sono sorprendenti e poetici, frutto di un lavoro totalmente svolto con strumenti e materiali analogici.

Un libro d’artista fatto a mano e realizzato in due/tre copie dal collettivo Libri Finti Clandestini, interpreta con pop-up e altri interventi e materiali le immagini.

Infine il catalogo edito in occasione della Mostra da Bonvini 1909 raccoglie e presenta tutta la ricerca e le immagini con un testo critico di James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Belle Arti di Brera, e un articolo di Simone Sbarbati direttore della rivista online FrizziFrizzi.

Le opere sono in vendita.

 

Amelia Dely al secolo Elisa Mapelli (Monza, 1998) è una fotografa e grafica italiana. Trova divertente e stimolante distorcere la realtà associandola a un volto, una forma o un semplice colore diverso.

Tanguy Bombonera (Milano, 1988) è un fotografo italo-argentino con la passione per le macchine fotografiche analogiche acquistate nei mercatini dell’usato, fino a, talvolta, rischiare di diventarne un accumulatore seriale.

Libri Finti Clandestini è un collettivo artistico che realizza oggetti editoriali sperimentali, in copia unica o in piccole tirature, utilizzando gli scarti provenienti da cartiere, tipografie o magazzini abbandonati, collaborando con artisti dalle diverse provenienze.

Bonvini 1909 è un’impresa culturale e creativa nata dal recupero dell’antica Cartoleria e Tipografia Fratelli Bonvini Milano. Gli spazi restaurati testimoniano oltre un secolo di storie e passioni: scrittura, lettura, editoria, tipografia, grafica e arte.

Info mostra

Fortuiti scorci di luce e vedute taciturne
fotografie di Amelia Dely e Tanguy Bombonera
a cura di Libri Finti Clandestini

dal 18 novembre al 7 dicembre 2022
via Giuseppe Libetta, 1
00154 Roma
Orari: dal lun al ven
dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 19

CITIES, a contemporary view
Mostra Fotografica - venerdì 21 ottobre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Cities - a contemporary view

di ISP

La mostra collettiva “CITIES – a contemporary view“, dal 21 ottobre sarà visitabile a Officine Fotografiche Roma.

Nel 2022 il magazine CITIES arriva al numero 10: da 5 anni il magazine offre uno spaccato sulla Fotografia Urbana, pubblicando su ogni numero stampato in tiratura limitata una decina di storie di autori internazionali ed Italiani, storie che potete sfogliare anche online a https://issuu.com/isp-italianstreetphotography.
Per festeggiare degnamente questo traguardo abbiamo preparato con alcuni nostri partners una grande iniziativa: la mostra collettiva “CITIES – a contemporary view“, che dopo il Festival Fotografico Europeo e Corigliano Calabro Fotografia approda ora da Officine Fotografiche Roma con inaugurazione venerdì 21 ottobre ore 18,30.
La mostra offre uno spaccato sulla fotografia urbana contemporanea attraverso le immagini di alcuni Autori, che compariranno con alcune opere tratte dalle loro storie progettuali. Ecco le serie da cui sono tratte le opere, su stampe fine art 70×50 realizzate da Cler LabStudio, e gli autori coinvolti nella collettiva:
Gabi Ben Avraham – Journey of Freedom, Diego Bardone – SfilaMi, Daniela Calò – Le Farfalle, Stefania Carraturo – Here comes the Sun, Beppe Castellani – Bidonville, Luigi Cipriano – Storefront Signs, Fulvio Eandi – il rumore di Torino, Giovanni Firmani – Solitario me ne vo, Dimitar Harizanov – Spiderman, Umberto Lucarelli – azzurro, Stefano Mirabella – Porta Portese, Pia Parolin – Bleuazur, Lia Taddei – Dream World, Giedo Van der Zwan – Postcards for Kiev, Federico Ventriglia – Emergenze.
La fotografia di strada sta evolvendo, e CITIES segue tale evoluzione, focalizzandosi sui diversi linguaggi fotografici proposti attualmente per cercare di definire una fotografia urbana moderna declinata secondo visioni personali da autori con forti connotazioni stilistiche. Uno dei protagonisti di Cities è Giedo Van Der Zwan, che sarà presente all’inaugurazione.

Info mostra

Orari mostra
dal 21 ottobre all’11 novembre 2022
dal lunedì al venerdì
dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
sabato 9.30 – 12.30

Ingresso libero

expo01

Letters From The Past

di Rebecca Simons
a cura di Equilatera

L’associazione culturale EQUILATERA è lieta di presentare la mostra multimediale Letters from the Past, progetto ideato dall’artista finlandese Rebecca Simons. L’evento si terrà a Roma, presso la sede di Officine Fotografiche, dal 16 settembre al 14 ottobre 2022. Parallelamente, si terranno tre appuntamenti dedicati ad attività di workshop. 

L’inaugurazione si terrà il 16 settembre, alle ore 19.00. 

Letters from the Past è un progetto concepito da Rebecca Simons e iniziato a seguito di un’esperienza traumatizzante vissuta dalla stessa artista all’interno del contesto familiare. Il progetto si compone di un documentario (mediometraggio 40’), mostra e workshops. 

Dopo il primo appuntamento in maggio con la proiezione del documentario, tenutosi presso lo spazio di Officine Fotografiche, l’associazione EQUILATERA inaugura la mostra completa. 

La mostra si compone di foto, video, oggetti e installazioni audio, oltre che dello stesso film e di tre appuntamenti con laboratori didattici.

Sul Progetto:

Un incontro spiacevole tra Rebecca e il nonno che ha portato in superficie ricordi, sensazioni, disgusto, rabbia, perdono; un vero e proprio confronto con il passato che solleva domande e riflessioni. E’ possibile cancellare un nonno, un marito, un padre? Letters from the Past racconta una storia personale e complessa, fatta di realtà in conflitto e ricordi di una famiglia.

La volontà dell’artista è quella di portare all’attenzione del pubblico una tematica quanto mai attuale, quale quella dell’abuso sessuale, attraverso lo strumento artistico e culturale. Il tema è raccontato con un’installazione interdisciplinare ed eterogenea che coinvolge diversi tipi di media.

L’artista non si limita a presentare dei fatti, ma crea un ambiente che consente ai visitatori di riflettere. Nell’installazione lo spettatore si confronta con ricordi familiari in cui il protagonista appare sia come uomo ideale che come perpetratore. Letters from the Past non vuole solo presentare lavori che portino alla luce il punto di vista dell’artista, ma mira a dare spazio alle riflessioni dei visitatori creando la base per un dialogo da intendersi come punto di partenza per un progetto educativo.

I workshops, pensati per diversi target, vanno a corredare e completare il progetto e approfondiscono argomenti considerati tabù, sensi di colpa, supporto e processi di guarigione.

Letters from the Past è stato presentato in diversi festival e conferenze:

Presentazione alla ‘Violence Conference’, Parse Journal, Gothenburg, SWE, 2021

Mostra collettiva ‘Nordic Village’, Helsinki, FIN, 2021

Mostra collettiva ‘Fearless’ Helsinki Photofestival, FIN, 2021

Presentazione documentario al WOWmen Festival, Brussels, BE 2020

Presentazione a ‘De Donkere Kamer’ / The Dutch Photomuseum, Rotterdam, NL 2019

Mostra personale a Platform, Vaasa, FIN 2018

Presentazione durante il TV talkshow ‘Efter Nio’, YLE, FIN, 2018

Mostra collettiva ‘Family of No Man’, Les Rencontres d’Arles, Arles, FRA, 2018

 

Sull’artista:

Rebecca Simons è una visual artist finlandese, curatrice indipendente, educatrice e coordinatrice di progetti legati alla fotografia e all’arte.

Rebecca attualmente lavora come Direttore Creativo presso Fotomat, insegna fotografia alla Willem de Kooning Academy e partecipa a workshop e progetti internazionali.

Dal 2009 al 2016 ha lavorato come Senior Producer & Interim manager presso il dipartimento di formazione di World Press Photo.

Attraverso il suo progetto Letters from the Past, affronta il tema della violenza sessuale all’interno del nucleo familiare e delle relazioni strette. 

 

Su EQUILATERA:

L’associazione culturale EQUILATERA è stata fondata da Bérénice Freytag, Elena Volpato, curatrici indipendenti, e Natalia Zonova, provenienti da diverse parti del mondo e da diverse esperienze professionali. L’associazione nasce con l’intento di promuovere un concetto di cultura inclusivo, dinamico e stimolante. Alla base dell’associazione c’è il desiderio di veicolare tematiche sociali e di interesse per il singolo e per la comunità attraverso la cultura, declinata in tutte le sue forme. EQUILATERA nasce fra Venezia e Roma e crede fortemente nella diffusione e nella diversità, proponendosi di realizzare progetti itineranti, senza porsi limiti territoriali.

 

Sponsors:

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana  2022 – Riaccendiamo la Città, Insieme” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

La mostra e gli eventi collaterali sono realizzati in collaborazione con BeFree, cooperativa sociale contro tratta, violenze e discriminazioni e con il supporto istituzionale dell’Ambasciata Finlandese a Roma e del Municipio Roma VIII. A rendere possibile il progetto hanno contribuito inoltre Svenska Kulturfonden, The Swedish Cultural Foundation in Finland e Taike.

 

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Orari di apertura:

Lunedì – Venerdì

10.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00*

*durante lo svolgimento dei workshop mercoledì 21 settembre fino alle 16 e venerdì 23 settembre dalle 17 alle 19.30 la visita alla mostra è sospesa.

Ingresso libero

Workshop

Mercoledì 21 Settembre 13.30-16.00 (visita guidata 13.00) >> Al completo!
Venerdì 23 Settembre, 17.00-19.30 (visita guidata 16.30)
Sabato 24 Settembre 10.00-12.30 (visita guidata 9.30)

Per prenotazioni: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-letters-from-the-past-a-corpo-libero-419435541997

Letters From The Past
di Rebecca Simons
a cura di Equilatera