Progetto Paesaggi Antropici - 23 maggio 2025 ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

FASTIDIOSA

di Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni

Invito Caimi Piccinni

La Xylella Fastidiosa è il batterio responsabile della distruzione del 40% degli ulivi in Puglia. Con la perdita di 6,5 milioni di alberi, l’epidemia ha avuto un impatto devastante sul paesaggio e gravi conseguenze economiche in una regione dove l’ulivo è un simbolo di sostentamento, cultura, tradizione e identità.

Rassegna UNDERGROUND. Gli autori di Officine - 06 maggio ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

Greetings From Coney Island

di Mauro Cittadini

coneyicarbt

Inaugurazione mostra 06 MAGGIO 2025 ore 18:30

Per un viaggiatore che si reca a NYC per un breve periodo di vacanza, la penisola di Coney Island, a est di Manhattan, nel territorio di Brooklyn, potrebbe essere considerata un itinerario insolito. Insolito, a meno che fin dall’adolescenza non abbia sentito parlare di questo luogo in moltissimi e amati brani musicali o visto scorrere nei film le immagini della spiaggia con alle spalle il grande Luna Park***, il primo al mondo a prendere questa denominazione, con le sue principali attrazioni: la Wonder Wheel, l’ottovolante Cyclone e la dismessa Parachute Jump.

CRONACHE DALLA FINZIONE

Fotografie di Angelo R. Turetta
a cura di Massimo Siragusa
Ragusa Foto Festival

Invito-Turetta

Inaugurazione 17 Aprile 2025 ore 18:30
Angelo Raffaele Turetta è un fotografo lieve e gentile che, da oltre trent’anni, attraversa con il suo sguardo acuto il mondo del cinema. Si muove all’interno dei set con passo leggero, quasi fosse un fantasma. Sta lì ed aspetta che si compia l’incantesimo. Che tutti gli elementi che ha di fronte si organizzino in modo da restituirci delle immagini profonde e surreali. Niente a che vedere con le foto funzionali alla promozione del film. La sua non è una fotografia al servizio del cinema. Lui lavora per noi. Per offrirci il fascino di quel mondo. Che è anche questo nostro mondo. Sono immagini intense, definitive.
Il suo lavoro ci apre le porte del microcosmo del cinema ma, grazie allo sguardo empatico e geniale dell’autore, è la sottigliezza equivoca di una magia che prende il sopravvento. Le sue fotografie sono la sintesi tra vero e falso. Tra realtà e finzione…
(Massimo Siragusa)

Rassegna Undergroung - 15 aprile 2025 ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

ma Svegliarsi è meglio

di Claudia Tombini

Invito Tombini

Nel 2012 ho assistito, presso un liceo romano, ad una conferenza di Paolo Ricca sul perché non può esistere un Papa valdese. Ci torno spesso con la mente, le parole di Ricca sono state un momento importante di consapevolezza su cui spesso rifletto: la rivoluzione femminista è stata, secondo il teologo, l’unica riuscita, delle grandi rivoluzioni del ‘900 e non solo, perché fatta senza l’uso della violenza. Tornare su queste sue parole è un continuo interrogarsi sulla storia, sugli ultimi dieci anni e su cosa ci attende in questo secolo di inizio millennio. È vero: la rivoluzione femminista si è svolta senza violenza, ma la violenza è nata fuori di essa e contro di essa. L’aumento della violenza maschile, e non solo sessuale, è – infatti – in stretto rapporto con la crescente affermazione sociale e privata delle donne. Come ci dice Marina Valcarenghi, nel bellissimo film di Yuri Ancarani il Popolo delle donne, quanto più il mondo delle donne, ancora inevitabilmente insicuro, viene alla ribalta, tanto più si acuisce la violenza insofferente di una parte del mondo maschile.

Il lavoro qui esposto non vuole fare altro che raccontare alcuni momenti romani del movimento nato nel 2016 a seguito dell’ondata di scioperi femministi, contro il divieto sull’aborto, in Polonia e, al grido di Ni una menos (Non una di meno) contro l’assassinio di Lucia Perez, in Argentina. Le attiviste transfemministe, rivendicando oggi le proprie radici storiche, la giustizia sociale e il diritto alla vita, danno vita a nuove forme di lotta non violente che non riguardano più la sola astensione dal lavoro salariato, la giustizia riproduttiva, i limiti di diritto allo sciopero, il capitalismo, il razzismo, il maschilismo e il machismo, la violenza di genere, il patriarcato e la crisi globale che ne consegue.

MOSTRA VISITABILE DAL 15 AL 29 APRILE
Orario mostra:
lunedì-venerdì 9:30 - 13:00 | 15:30 - 19:00
sabato 10:00 - 12:30
domenica e festivi chiuso
ingresso libero

LA LOTTA, IL CORAGGIO E L'AMORE. 12 storie di violenza di stato

Fotografie di Antonio De Matteo e Amnesty International Italia

SDT - LA LOTTA, IL CORAGGIO E L'AMORE - Rapporto 2023-24

Inaugurazione mostra 3 aprile ore 18:00 con interventi di:
Antonio De Matteo (fotografo)
Ilaria Cucchi (sorella di Stefano)
Cristiano Sandri (fratello di Gabriele)
Grazia Serra (nipote di Franco Mastrogiovanni
Laura Renzi (Amnesty International Italia)

Amnesty International Italia e il fotografo Antonio De Matteo realizzano una mostra fotografica dedicata alle vittime e ai sopravvissuti alla violenza di Stato, al fine di mantenere vive le loro storie e quelle dei loro familiari che, in alcuni casi per anni, hanno ricercato verità e giustizia per i loro cari. Da Stefano Cucchi a Gabriele Sandri, da Davide Bifolco a Andrea Soldi: sono tante le persone che negli ultimi 30 anni, in Italia, sono morte ingiustamente per mano dello Stato, uccise da chi doveva proteggerle. E c’è anche chi, per fortuna, è sopravvissuto, come Paolo Scaroni. Le fotografie mostrano i volti di chi non si è arreso e ha continuato a lottare affinché quello che è successo ai propri cari non accada mai più. I 16 dittici raccontano chi ha lottato per ottenere verità e giustizia e, attraverso oggetti e ricordi personali, chi è scomparso, a testimoniare quanto queste persone siano ancora presenti nelle vite e nella memoria di tutti.

 

MOSTRA VISITABILE DAL 3 ALL'11 APRILE
Orario mostra:
lunedì-venerdì 9:30 - 13:00 | 15:30 - 19:00
sabato 10:00 - 12:30
domenica e festivi chiuso
ingresso libero

RASSEGNA UNDERGROUND - Gli autori di Officine - mercoledì 19 marzo 2025 ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

The fabulous destiny of Dainaly

di Liliana Ranalletta

Invito-Ranalletta

The fabulous destiny of Dainaly

Dainaly, 24 anni, è una ragazza autistica, nata e cresciuta in una famiglia circense. Ama il Circo, è la sua casa fatta di sogni e colori. Qui possono prendere vita i personaggi del suo universo, qui la sua fantasia può tessere le sue trame, solo qui Dainaly  non è sola, sempre circondata dall’affetto dei suoi cari. Il Circo, quel mondo dove tutto appare finto, diventa l’universo del possibile, teatro incondizionato dove Dainaly riesce a declinare le impercettibili sfumature del suo immaginifico universo, così impenetrabile ed a tratti indecifrabile e segreto, eppure fatto di disarmante fragilità e dolcezza. Da 3 anni seguo Dainaly, con pazienza e con l’aiuto dei suoi cari, sono entrata a contatto con la sua quotidianità, fatta di piccoli gesti quotidiani, del suo rapporto speciale con gli animali e con i componenti della sua famiglia circense. Sua madre mi ripete spesso Dainaly è amore e riceve amore. Capisco che l’amore è l’unica chiave possibile per decifrare l’intricato tessuto del suo modo di relazionarsi con i suoi cari e con il resto del mondo. Qui alcune foto di il mondo di Dainaly che fanno parte di un progetto più ampio ed articolato.
Il 21 dicembre 2017 è stato stampato da Arti Grafiche Pasquarelli.

Liliana Ranalletta
Laureata in Lettere Moderne, ha studiato fotografia con professionisti di fama internazionale come Dario ColettiAugusto PieroniDario De DominicisClaudio Palmisano.
Street photographer per vocazione ha esplorato, prima di affrontare questa specifica disciplina, diversi tipi di fotografia passando dalla macrofotografia alla fotografia sociale producendo, in questi campi, lavori che hanno contribuito ad accrescere le sue capacità di osservazione oltre che essere oggetto di attenzione di giurie di premi nazionali e internazionali. 
Al centro della sua ricerca la “vita di strada” che negli anni ha generato un corpo di immagini ed esperienze incentrate sul rapporto tra gli spazi della metropoli e le persone che vi abitano. Architettura, studio del territorio, ma soprattutto l’uomo sono i temi che caratterizzano i suoi scatti.
Negli ultimi anni oltre ad aggiudicarsi diversi premi in concorsi internazionali ha dato alla luce questi libri: “The fabolous destiny of Dainaly” curato dalla photoeditor Irene Alison, “I sogni li spendo per strada” curato dal fotografo Dario Coletti, “La domenica mattina” curato dal fotografo Dario Coletti.

Rassegna OBIETTIVO DONNA - 06 marzo 2025 ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

IMOGEN CUNNINGHAM. 91 Fotografie a Martha Graham

a cura di Gloria Grandolini e Samantha Marenzi

Martha Graham 89, 1931
Martha Graham 1931 © Imogen Cunningham Trust

Nel 1931 Imogen Cunningham, al tempo quarantottenne e già considerata la fotografa sperimentale più indipendente e sofisticata della Costa Ovest degli Stati Uniti, scatta 91 fotografie a Martha Graham, protagonista della nascente Modern Dance americana.Sono fotografie intime e sensuali, molto diverse dalle immagini pubbliche della Graham e a lungo rimaste in gran parte inedite.
Quello dell’estate del 1931 è il loro unico incontro.
In occasione di un progetto formativo sulla fotografia di danza guidato da Samantha Marenzi per Officine Fotografiche, queste immagini sono diventate oggetto di ricerca e fonte di ispirazione in particolare per Gloria Grandolini, che ne ha ricostruito la storia e ottenuto i permessi di utilizzo. Grazie a questo intreccio di passioni e collaborazioni si riporta alla luce l’incontro tra due artiste nodali della cultura del Novecento. Oltre a restituire l’idea complessiva del ‘progetto di un giorno’, la mostra propone una selezione di immagini scelte dalle curatrici insieme allo staff di Officine Fotografiche.
Ringraziamo per l’autorizzazione a esporre e pubblicare il progetto l’Imogen Cunningham Trust, e in particolare la sua direttrice Meg Partridge, nipote della fotografa.
Samantha Marenzi

Info mostra
Orario mostra:
lun-ven: 9.30 - 13.00 | 15.00 - 19.30
sabato 9.30 - 12.30
domenica chiuso
ingresso libero
Rassegna OBIETTIVO DONNA - 06 marzo 2025 ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

IL RESPIRO IRREGOLARE DELLA VITA

di Ninni Romeo
a cura di Lina Pallotta

Bamboo Blues Sadan - Calcutta - India - 2008 Tanztheater Wuppertal Pina Bausch
Bamboo Blues – Sadan – Calcutta – India – 2008 – Tanztheater Wuppertal Pina Bausch

 

La mostra Il respiro irregolare della vita è una selezione del lavoro ventennale della fotografa siciliana Ninni Romeo sull’opera della grande coreografa Pina Bausch e del suo Tanztheater Wuppertal.
Con un editing trasversale, la scelta delle immagini mira sia ad evocare la poetica rappresentazione bausciana della vita (e del suo respiro irregolare), sempre in bilico tra humor e tragedia, tra manifesto e velato, ostentato e camuffato, sia a testimoniare la vicinanza emotiva tra Ninni e la Bausch, maturata nel corso di una lunga collaborazione professionale e di una profonda amicizia.
Così come la Bausch rifuggiva dallo stereotipo, interessata com’era soltanto a ciò che comunica davvero, anche Ninni, nel suo lavoro, è lontana da ogni cliché sia della creatività che della forma. Come scrive Leonetta Bentivoglio “C’è un’aria lisa e vera, nelle fotografie di Ninni Romeo, che si addice bene alla peculiare bellezza “bauschiana”. Un gesto, una luce, una presa, un abbandono, una violenza. Mai alcun compiacimento né alcuna vanità. Piuttosto la rarefazione della memoria e la delicata poesia dell’attimo.
Non sono “foto di spettacoli”, ma momenti d’essere.
Ninni non cerca la visione “ad effetto”, insegue il battito d’ala, il respiro irregolare della vita.”
Lina Pallotta

Info mostra
Orario mostra:
lun-ven: 9.30 - 13.00 | 15.00 - 19.30
sabato 9.30 - 12.30
domenica chiuso
ingresso libero
RASSEGNA UNDERGROUND - Gli autori di Officine - 28 febbraio 2025 ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

JAZZ IT

fotografie di Emilio D'Itri

Invito-Jazz it

In occasione dei 25 anni di Officine Fotografiche siamo lieti di presentare una rassegna di autori che in questi anni ci hanno accompagnato e contribuito alla crescita delle attività dell’associazione. Le mostre che saranno esposte nello spazio sotterraneo della sede e si susseguiranno per tutto il 2025.

Primo appuntamento con le fotografie del fondatore di Officine Fotografiche, Emilio D’Itri un lavoro in bianco e nero sul jazz.

 

Info mostra
Orari mostra:
lun - ven 10:00-13:00 | 15:00-19:30
 sabato 10:00-12:30
 domenica chiuso
 ingresso libero
Inaugurazione - 31 gennaio 2025 ore 18:30 - Officine Fotografiche Roma

DYING FOR WATER

di Nicola Zolin

Zolin_Mostra Invito

31 gennaio ore 18:30
inaugurazione mostra con presentazione del progetto PAESAGGI ANTROPICI.

Interverranno:
Amedeo Ciaccheri (Presidente Municipio Roma VIII)
Luciano Ummarino (Ass. Cultura Municipio Roma VIII)
Annalisa Cipriani (Italia Nostra)
Emilio D’Itri (Presidente Officine Fotografiche Roma)
Claudio Romanelli (Associazione Culturale Controchiave)
Clara Lolletti  (Resp. organizzativa Dominio Pubblico)