


Chi è Cufter?

IL VOLTO DELL'ALTRO: intimità e stereotipi con Nausicaa Giulia Bianchi
Giovedì 26 gennaio alle 18.30
Lezione aperta a tutti in Streaming con Nausicaa Giulia Bianchi
Per partecipare registrarsi qui: https://forms.gle/pQJfjeFUT83DBoc19

Il Reportage | Incontri di fotogiornalismo

Everyday shoes
Mercoledì 18 gennaio alle 18 presentiamo il libro Everyday Shoes che racconta il progetto ideato da Guido Gazzilli e Ludovica Rosi, nato per stimolare un dialogo aperto con i detenuti di alcuni istituti penitenziari.
Modera l’incontro: Anton Giulio Lana, Presidente dell’Unione Fornse per la tutela dei diritti umani
Intervengono: Dott.ssa Iole Calvigioni, Assistente Sociale e il Dott. Mauro Palma, Garante Nazionale dei diritti delle persone provate della libertà personale
Grazie alla collaborazione di famosi fotografi internazionali, tra cui: Michael Ackerman, Gilda Aloisi, Roger Ballen, Stephane Charpentier, Adam Cohen, Veronica D’altri, Damien Dufresne, Gabrielle Duplantier, JH Engstrom, Gianfranco Gallucci, Guido Gazzilli, Daniel Hoflund, Yulia Kazban, Cato Lein, Massimo Nicolaci, Lavinia Parlamenti, Fabien Pio, Lele Saveri, Peppe Tortora, Angelo Turetta, Piotr Zbrieski, Zoe Zipola, si è voluto creare un laboratorio di analisi dove i detenuti, attraverso la fotografia ed il suo linguaggio, hanno intrapreso un percorso terapeutico fatto di immagini e parole, che è riuscito ad evocare sensazioni, ricordi e speranze.
L’idea è quella di portare l’arte in luoghi spesso alienanti e pieni di sofferenza, con la convinzione che, con la sua suggestione emotiva, sia un’opportunità per stimolare riflessioni e dare origine a relazioni e a reazioni. I detenuti in questo modo sono incoraggiati a ristabilire un nuovo contatto con le loro emozioni e con i loro ricordi, attivando un processo di (ri)scoperta della loro coscienza e della loro dignità, spesso soffocate nel periodo della detenzione.
Attraverso l’immagine di una fotografia, ogni partecipante al progetto, è riuscito a evocare sue sensazioni e suoi ricordi, ad evadere dalla dimensione ristrettiva e a rivivere brevi momenti di libertà.
Questo vuole essere un percorso di rilettura, di interpretazione, di studio, di trascrizione, di analisi e soprattutto di immedesimazione.
L’arte, che è espressa con la fotografia, suscita le riflessioni e le emozioni vissute, durante i loro percorsi. Il libro è quindi un flusso di parole e immagini uscite dal cuore senza filtri, ma è anche un flusso di silenzi. Un lungo racconto senza pause, dove i detenuti si sono confidati ma soprattutto fidati del progetto e di noi.
Senza regole e costrizioni, ogni detenuto ha esplorato dove l’istinto emotivo, supportato e protetto dall’arte, li potesse portare, guidandoli in un processo di osmosi tra ricordo e proposito che si trasforma inconsapevolmente in un “cambiamento”.
Il libro, di grandezza 22x26cm con copertina telata, e di circa 225 pagine verrà stampato in 600 copie e distribuito nelle libreria dal 23 settembre 2022.
Ludovica Rosi è nata a Roma, si è laureata in economia e management, ma con una profonda passione per la letteratura latina e greca che l’hanno portata allo sviluppo di un giudizio autonomo collegato sempre a temi sociali ed etici.
Inizia il suo percorso nel campo artistico, collaborando in progetti con galleristi affermati ed artisti emergenti e partecipando all’organizzazione di mostre di arte contemporanea in grandi città europee tra cui Roma, Londra, Berlino e Madrid. Lavorando in collaborazione con riviste d’arte, Ludovica é stata autrice di diversi testi di critica artistica. Oggi è la direttrice di un gruppo di consulenza, Gallery Of Crypto Art, basato a New York.
Guido Gazzilli è nato a Roma nel 1983.Nel 2006 si diploma allo IED di Roma in “Arti Visive”.
Dal 2007 inizia a fotografare la strada , lavorando su alcune sottoculture giovanili e su artisti della scena musicale internazionale.
Dal 2010 lavora sull’identità e sulle condizioni dell’essere umano, attraverso narrazioni personali al cui centro pone ricerche antropologiche e sociali. Ha collaborato con diversi brand tra cui: Nike, Adidas, Fred Perry, Redbull, Fendi. Lavora su commissione per ritratti ed editoriali per alcune riviste tra cui: Gq, Vice, Rolling Stone, L’Uomo Vogue.
Il suo lavoro è pubblicato su importanti riviste tra cui: The Guardian, Der Spiegel, Internazionale, Il Sole 24 ore, Die Zeit.
Espone il suo lavoro in gallerie e musei in Italia e all’estero. Ottiene riconoscimenti e premi internazionali e partecipa a residenze d’artista. Ha lavorato come assistente per Paolo Pellegrin (2010-2013). Tiene dei workshops in alcune accademie d’arte in Italia.
Vive e lavora a Roma ed è rappresentato da Contrasto.

Presntazione del Calendario 2023

La luce sul volto

Tutto il Tevere dalla Sorgente al mare -

Abbecedario pasoliniano - incontro
Punto di Svista
- il libro di Dario Pontuale intitolato La Roma di Pasolini – Dizionario urbano (Nova Delphi Libri) e
- il workshop, realizzato in collaborazione tra Officine Fotografiche e Punto di Svista – Cultura Visuale, Progetti, Ricerca: INDAGARE IMMAGINARE – Pier Paolo Pasolini, tra sguardo e parola.

Il Reportage #52 - Incontri di Fotogiornalismo
Mercoledì 19 ottobre alle 19 presentiamo l’ultimo numero della rivista “Il Reportage”.
Modera l’incontro:
Riccardo De Gennaro (Direttore di Reportage)
Intervengono:
Giuseppe Nucci (fotografo)
Yarin Trotta del Vecchio (fotografo)
Jacopo La Forgia (giornalista e fotografo)
Nella stagione delle parole d’ordine e dei sovranismi abbiamo deciso di aprire il numero 52 della rivista (ottobre-dicembre 2022) con una sorta di “speciale ribelli” composto da tre reportage. Il primo è un servizio di Jacopo La Forgia che ha seguito i nativi dell’Amazzonia durante il loro pattugliamento di un’area del Perù, dove vivono, area funestata da terrorismo, deforestazione, narcotraffico, apertura di miniere illegali.

Il Reportage #51 - Incontri di fotogiornalismo
Martedì 12 luglio alle 19 presentiamo il numero 51 della rivista Il Reportage a Officine Fotografiche.
La serata sarà moderata da: Riccardo De Gennaro (direttore di Reportage) Intervengono: Graziano Graziani (scrittore) Michela A. G. Iaccarino (giornalista e fotografa) Marco Raccichini (fotografo)
L’ingresso è gratuito senza prenotazione.

Racconti dai Master - Alta Formazione OF
Racconti dai Master
a cura di Lina Pallotta, Augusto Pieroni e Alessandro Penso
In mostra tre progetti provenienti dal lavoro annuale di progettazione all’interno dei percorsi di Alta Formazione di Officine Fotografiche.
Sabato 25 giugno alle 15 i curatori racconteranno la genesi e le varie fasi progettuali dei progetti in mostra.

Nei miei occhi
edizione Contrasto, modera l'incontro Alessandra Mauro
Nei miei occhi di Anna di Prospero
Presentazione editoriale
Contrasto pubblica Nei miei occhi, la prima monografia dedicata al lavoro di Anna Di Prospero. Tra gli sguardi più innovativi del panorama fotografico contemporaneo, la fotografa realizza un racconto che è un’originale ricerca sull’identità e la sua storia personale: il volume raccoglie le sue serie più famose, le fotografie più interessanti, ed è arricchito dal testo vibrante e coinvolgente della scrittrice americana Francine Prose.
Accompagnata dalla macchina fotografica, Anna Di Prospero posa ogni giorno i suoi occhi sul quotidiano, restituendocelo in immagini dal valore intimo e, al tempo stesso, assoluto: «Per me lo straordinario sta nella rielaborazione che faccio attraverso le mie fotografie costruite, dove il mio personale diventa qualcosa di più universale, ma con un mio punto di vista», racconta.
Le fotografie la ritraggono così nella sua casa, nel giardino, insieme alle persone con cui condivide la vita, i genitori, il compagno, i figli. Il suo sguardo si sposta verso la sua città, Latina, o verso quelle che frequenta per lavoro, come Parigi o New York. I ritratti sono l’esatto contrario dei selfie del nostro tempo, perché in ogni immagine Anna Di Prospero ci appare di spalle, assumendo così una nuova forma ogni volta, per raccontare quella complessità che ci accomuna e permettendo il coinvolgimento e l’immedesimazione di chi osserva: «Le straordinarie fotografie di Anna di Prospero ci ricordano che ognuno di noi ospita molti sé. È nella natura degli esseri umani», spiega Francine Prose nel testo che apre il volume.
Così, storia dopo storia, di Anna Di Prospero vediamo il corpo muoversi nello spazio, adagiarsi per terra, stringere al petto il figlio o abbracciare un’amica, ma non vediamo mai il suo viso. La sua presenza, delicata e misteriosa, si muove in ambienti quotidiani che diventano subito scenari da favola e, in ogni immagine, vediamo quel che vedono i suoi occhi e la seguiamo, come seguiremmo Alice alla scoperta del Paese delle meraviglie.
Info
Anna Di Prospero nasce a Roma nel 1987. Ha studiato fotografia presso l’Istituto Europeo di Design a Roma e presso la School of Visual Arts di New York. La sua ricerca fotografica si caratterizza per il segno introspettivo con cui esplora la quotidianità e il rapporto tra uomo e spazio. Il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e Stati Uniti, tra cui Les Rencontres D’Arles, Month of Photography Los Angeles, La Triennale di Milano e il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Tra i suoi riconoscimenti il Sony World Photography nella categoria Portraiture, il People Photographer of the Year degli International Photography Awards e il Discovery of the Year dei Lucie Awards 2011.

Il bacio di Giuda. Fotografia e verità
interverranno Francesca Adamo, Michele Smargiassi
edizioni Mimesis
In un percorso di otto saggi critici sulla fotografia, scritti nel corso di una lunga esperienza professionale, Joan Fontcuberta riflette sulla creazione delle immagini e sulla cultura che le vorrebbe espressione della verità e prova dell’esistente.
Ribellandosi alla credenza secondo cui il messaggio fotografico non necessiti di essere interpretato in quanto, per natura, “evidente”, Fontcuberta mette in dubbio l’idea di fotografia come specchio della realtà ed espressione della verità e il ruolo stesso del fotografo, che, crudelmente, dell’anima di ciò che ritrae restituisce solo la forma esteriore. Proseguendo con esempi tratti da vari ambiti della cultura – tra cui letteratura, cinema, teatro –, l’Autore mette in parallelo fotografia e scrittura e illustra i modi in cui l’immagine rappresenta o, piuttosto, semplicemente attrae.
Il bacio di Giuda è un classico della teoria della fotografia, già presente in bibliografia nei corsi universitari di comunicazione visiva.
Joan Fontcuberta, artista, fotografo, saggista, curatore di mostre. È autore di testi critici sulla fotografia, di cui esplora e manipola i confini tra reale e illusorio, verità e finzione. Interprete della fotografia contemporanea, premiato a livello internazionale, Fontcuberta ha esposto, tra gli altri, al MoMA di New York e allo Science Museum di Londra. Tra le sue ultime pubblicazioni: La furia delle immagini (2018).
Michele Smargiassi, giornalista di Repubblica e curatore del blog Fotocrazia.
Francesca Adamo, caporedattore di Mimesis edizioni, direttrice della collana Sguardi e Visioni.

Paris Photo–Aperture Foundation PhotoBook Awards
Paris Photo–Aperture Foundation PhotoBook Awards
Presentazione del Premio e approfondimento su alcuni libri presenti in mostra
con Fiorenza Pinna

Fastidiosa
Overlapse 2022
Un racconto intenso, personale e senza filtri della Xylella, l’epidemia vegetale che minaccia l’Europa; “Fastidiosa” è il risultato di un progetto a lungo termine di Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni che hanno fotografato i contadini locali e la devastazione ambientale in Puglia per un periodo di sei anni.
Il duo ha trascorso mesi nella regione vivendo in un vecchio frantoio tra gli uliveti, a stretto contatto con i contadini alle prese con la distruzione della loro tradizione ancestrale, della loro cultura e storia e dei loro mezzi di sostentamento, costretti ad abbattere gli ulivi per prevenire la diffusione dell’infezione nel Nord Europa.
Milioni di alberi sono già stati eradicati e non si conosce una cura per la malattia. “Fastidiosa” presenta un mix drammatico di ritratti analogici in bianco e nero e paesaggi, immagini a colori che evidenziano la ricerca scientifica e gli sforzi della sperimentazione, fotografie d’archivio di un’epoca perduta e le parole delle vittime che raccontano con le loro voci questo disastro epocale.

L'importanza della fotografia sociale
L’importanza della fotografia sociale
Presentazioni dei progetti curati da: Simona Filippini – Camera 21, Tania Boazzelli con Scatto Libero, Andrea Petrosino e Ornella Mazzola – progetto Wendy
WENDY
Laboratorio di racconto fotografico per bambin* e adolescent* (Palermo 2022)
di Andrea Petrosino e Ornella Mazzola
WENDY è il nome di un progetto laboratoriale di racconto fotografico nato dal nostro profondo amore per la fotografia.
Siamo due fotografi, Ornella Mazzola e Andrea Petrosino, fermamente convinti che la fotografia, così come l’arte in ogni sua forma, possa generare bellezza in ogni luogo e da ogni persona, se si fornisce uno stimolo e a questo si associa la libertà di sperimentare.
Il laboratorio, ideato dai fotografi Ornella Mazzola e Andrea Petrosino, è un progetto YOLK Palermo, sostenuto da Allenora Foundation, ospitato e promosso da Palazzo Butera Collezione Francesca e Massimo Valsecchi, curato da Valentina Bruschi e da Ferdinando Foresta, con la preziosa collaborazione di Baco About Photographs (Andrea Campesi e Valentina Sestieri).

Il Reportage - Incontri di fotogiornalismo #50
Martedì 17 maggio alle 19 presentiamo il 50 numero de Il Reportage a Officine Fotografiche Roma. A moderare l’incontro ci sarà: Riccardo De Gennaro, direttore de Il reportage, Maria Camilla Brunetti, caporedattrice, Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, fotografi, Guido Guglielminotti, fotografo.
Info
Ingresso libero

Temporary Life di Francesca Cao
a cura di Irene Alison edito da PostCart
Martedì 26 aprile alle 19 presentiamo il libro “Temporary Life” di Francesca Cao a cura di Irene Alison, edito da PostCart.
La presentazione è libera, ma su prenotazione a questo link: https://forms.gle/awkP5EJDaSdf4k7g6
Per assistere alla presentazione è necessario avere il green pass rafforzato.

Massimo Vitali - Una storia italiana
Il volume Massimo Vitali. Una storia italiana di Noemi Pittaluga, pubblicato dalla casa editrice Ledizioni di Milano, intende analizzare per la prima volta l’intero excursus artistico dell’autore, riconoscibile e famoso a livello internazionale soprattutto grazie alla sua Beach series.
Intervengono:
Noemi Pittaluga, autrice
Massimo Vitali, fotografo (diretta online)
Nicola Cavalli, editore Ledizioni di Milano (diretta online)
modera:
Anna Maria Monteverdi, Università degli Studi Statale di Milano
——- seguirà proiezione video intervista Photography for me is everything ——-
Evento in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi Statale di Milano.

EN GARDE
Mercoledì 30 marzo alle 19 presentiamo a Officine Fotografiche roma il progetto En Garde con le fotografie Fabio Renzi e i testi di Diana Pintus. Andrea Pellegrini è un atleta, è un simbolo dello sport, nel senso più puro del termine, quello dell’allenamento quotidiano e del gesto atletico straordinario, capace di fare la storia della Scherma e del Basket, in una carriera lunga venticinque anni.
Per partecipare alla presentazione che si terrà solo in presenza registratevi qui: https://forms.gle/oEEa5HKiTEwkNnjm6
Fabio Renzi
è un fotografo documentarista. Vive a Roma, ha frequentato corsi di formazione di fotografia documentaria e reportage fotografico presso Officine fotografiche.
Concentra le sue ricerche personali e i suoi progetti documentaristici su tematiche sociali e antropologiche.
Nel 2011 ha partecipato al progetto collettivo promosso da Officine Fotografiche “Dio Altrove”. Un viaggio attraverso i diversi luoghi di culto nella città di Roma, con l’obiettivo di documentare alcune comunità straniere di confessioni anche molto lontane tra loro, la cui immigrazione in Italia ha differenti ragioni storiche e sociali.
Dal 2012 lavora al progetto “En Garde” sul tema della disabilità, con l’obiettivo di raccontare la storia dell’atleta paralimpico Andrea Pellegrini.
Diana Pintus
Scrittrice e sceneggiatrice, dal 2013 si occupa di comunicazione sociale. Dal settembre 2014 lavora al progetto Storie Paralimpiche, tramite il quale ha costruito una rete solida di organizzazioni e istituzioni che si occupano di sport e disabilità in Italia, Brasile e Argentina, in particolare a Roma, Buenos Aires e a Rio de Janeiro, sede delle Paralimpiadi 2016.
Nel 2012 ha svolto Servizio Civile in Brasile (Foz Do Iguaçu) con il CESC Project, realizzando fra l’altro laboratori di video, giornalismo e narrazione.. Nel 2013-2014 ha svolto attività con persone disabili nei Laboratori Socio – Occupazionali della Comunità Capodarco di Roma e nel 2015 con il Grupo Luar Sem Limites e con la Cooperativa Sociale Integrata Matrioska.
Nel 2018 ha pubblicato il romanzo “Due Rimbalzi”, un romanzo ambientato durante le Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Dall’incontro, nell’ambito di Storie Paralimpiche, con Andrea Pellegrini e Fabio Renzi è nato il progetto “EN GARDE”, per il quale ha scritto i testi.

FotoSintesi di Marco Scataglini
Giovedì 24 marzo ore 19 presentazione del libro FotoSintesi di Marco Scataglini a Officine Fotografiche Roma.
Questo progetto celebra la bellezza e potenza del Sole e della sua capacità di generare la vita grazie a un alleato straordinario: le piante (e le foglie in particolare).
Naturalmente, per realizzare delle foto che rappresentassero in modo non “letterale”questi aspetti, avevo bisogno di tecniche diverse del solito.
Alcune erano già disponibili (Antotipia, Lumenprinting, Lumigrafia, Fotogrammi…) altre sono frutto di riadattamento “invenzioni” personali (Oxydolumenprinting, Lumenphoto).
Si tratta di tecniche“cameraless”, ma per una parte del progetto ho utilizzato fotocamere stenopeiche ricavate da barattoli per ottenere delle Solargrafie, mentre una sezione è stata realizzata in digitale sfruttando tecniche come il mosso intenzionale (ICM, Intentional CameraMovement) o le esposizioni multiplein-camera.
Il libro tratto dal progetto fotografico è organizzato in tre sezioni: la prima racconta la bellezza del sole, il “motore” della vita planetaria, la seconda mostra l’armonia delle forme delle foglie, la terza è dedicata agli alberi, ai boschi, al popolo delle piante.
Biografia
MARCO SCATAGLINI
Fotografo e un autore di saggi sulla fotografia e sui territori (sinora ha pubblicato 13 titoli) la sua formazione è avvenuta sul campo, collaborando per oltre 15 anni con le più importanti riviste di viaggi e turismo (“I Viaggi di Repubblica”, “Gente Viaggi”, “Tuttorismo”, “Qui Touring”, “Plein Air“, “Viaggi del Gusto”, ecc.), pubblicando oltre 200 reportage. Oggi si occupa di fotografia creativa, alternativa e irregolare, sia analogica che digitale, ed è un ricercatore di “cose interessanti” da raccontare, soprattutto nel campo della fotografia, dei luoghi, della natura e dei paesaggi, anche grazie alle tecniche dello Storytelling. E’ docente di fotografia e tiene corsi online e in presenza. Pubblica libri fotografici e libri sulla fotografia. I suoi ultimi due lavori sono “Una Momentanea Eternità” (2019), “La Sapienza delle Rocce” (2020) e “FOTO | SINTESI” (2021). Vive e lavora a Tuscania.
Sito Internet: www.marcoscataglini.eu
blog: www.kelidon.eu

Dentro una Storia - appunti sulla fotografia
Mimesis editore
Venerdì 18 marzo ore 18.30 Valerio Bispuri presenta a Officine Fotografiche ” Dentro una Storia – appunti sulla fotografia” edito da Mimesis. Interverranno alla serata:
Stefano Cipolla, Art director de L’Espresso
Angelo Rinaldi, Art director e vicedirettore de La Repubblica
Francesca Adamo, dirigente della collana e caporedattore di Mimesis
Valerio Bispuri, fotografo
L’evento si terrà solo in presenza, per partecipare registrarsi qui: https://forms.gle/kaTjvhLBYsWRMn8q9
Ingresso in sala con green pass rafforzato, la presentazione è gratuita e aperta a tutti.
Info
Valerio Bispuri è nato a Roma e lavora come fotoreporter dal 2001. Il suo lavoro è incentrato sulle storie degli emarginati e degli invisibili. Ha prodotto reportage in Africa e Asia, ma è in America Latina che ha trascorso gran parte della sua vita, scegliendo l’Argentina come suo secondo Paese. Collabora inoltre con diverse riviste italiane e internazionali.

Mari El - A Pagan Beauty di Raffaele Petralla
a cura di Annalisa D'Angelo e Anna Lavezzoli
Giovedì 3 marzo alle 19 presentiamo a Officine Fotogrfaiche Roma l’ultimo libro di Raffaele Petralla Mari El – A pagan beauty. All’incontro parteciperanno anche Annalisa D’Angelo, editor e curatrice indipendente e Anna Lavezzoli, grafica. Per partecipare è necessario essere in possesso del green pass rafforzato.
Bio
Raffaele Petralla, è un fotoreporter, documentarista e docente di fotografia. Si è diplo- mato presso la Scuola Romana di Fotografia nel 2007.
Dopo aver lavorato per qualche anno sui set cinematografici in qualità di assistente alle luci, focus puller e operatore, decide di dedicarsi interamente alla fotografia di reportage e al video documentario, con particolare attenzione a tematiche sociali ed antropologiche.
I suoi lavori sono stati pubblicati sulle principali testate internazionali tra le quali: New York Times, National Geographic U.S.A., Geo Magazine, Bloomberg Businessweek, The Washington Post, The New Yorker, Internazionale, L’Espresso, Days Japan, CNN photos, Der Spiegel, Terra Mater, D La Repubblica, La Repubblica, Corriere della Sera, De Morgen, VICE, De Morgen e molti altri.
Negli ultimi anni Petralla ha ricevuto molti riconoscimenti internazionali e nominees tra cui: PDN Storytellers, Burn Emerging Fund, Premio Fotografia Etica, Premio Voglino, Lugano Photo Days, Fotoleggendo, Siena International Photography Awards, Verzasca foto festi- val, New Visions COTM, Kolga Tblisi, miglior autore – Portfolio Italia 2019.
Dal 2015 è membro dell’agenzia Prospekt Photographers.
E’ docente fotografia di reportage presso il Centro Romano di Fotografia di Roma e la Scuola Spazio Tempo di Bari.
Nel 2021 ha pubblicato il libro Mari people, a pagan beauty edito da Voglino Editrice. www.raffaelepetralla.com - www.instagram.com/raffaelepetralla

Pornoland Redux di Stefano De Luigi
modera Tiziana Faraoni
Venerdì 18 febbraio alle 19 Stefano De Luigi presenta a Officine Fotografiche Roma “Pornoland Redux”, nuova versione di uno dei suoi lavori più celebrati. Sarà l’occasione per capire come sia possibile, a distanza di tempo e con occhi nuovi, rileggere la propria esperienza e reinterpretare la propria visione.
Prenotazioni obbligatorie qui: https://forms.gle/
Stefano De Luigi è un fotografo italiano che attualmente vive tra Roma, Milano e Parigi. Ha iniziato la sua carriera lavorando per il Museo del Louvre come fotografo dal 1989 al 1996. Nel 2000 ho ricevuto la Menzione d’Onore del Leica Oskar Barnack Award .
I suoi numerosi premi includono quattro premi World Press Photo (1998, 2007, 2010, 2011), la borsa di studio Eugene Smith (2008), il Getty Grant for Editorial Photography, il Days Japan International Photojournalism Award (2010) e il Syngenta Photography Award (2015).
Durante il suo percorso fotografico, ha pubblicato 4 libri: Pornoland (Contrasto 2004), Blanco (Trolley Books, 2010), iDyssey (Editions Bessard, 2017), Babel con Michela Battaglia (Postcart Edizioni, 2018).
Attualmente lavora regolarmente con diverse riviste internazionali tra cui The New Yorker, Geo, Paris Match e Stern.
Dal 2008, Stefano De Luigi è membro della VII Agency.
Per accedere è necessario essere in possesso del green pass rafforzato.

Il Reportage - incontri di fotogiornalismo
Mercoledì 02 febbraio 2021 alle 19.00 presentiamo l’ultimo numero de IL REPORTAGE – Trimestrale di scrittura, giornalismo e fotografia. Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi a questo form: https://forms.gle/UaZ1bp8gkdUimHZk6
Modera: Maria Camilla Brunetti (caporedattrice Reportage)
Intervengono:
Giuliano Battiston (giornalista)
Maria Camilla Brunetti (caporedattrice Reportage)
Raffaele Petralla (fotografo)
Reportage n.49, il primo numero del 2022, anno XIII del trimestrale, si apre con una lunga intervista allo scrittore e giornalista olandese Jan Brokken, che – intervistato a Torino da Maria Camilla Brunetti – parla della sua infanzia e svela i segreti di ognuno dei suoi libri.
Il servizio successivo è un viaggio per i paesini alle pendici dell’Etna, che gli abitanti chiamano ‘A Muntagna, dalla quale si sentono più protetti che minacciati (il lavoro è di Emanuele Occhipinti). Segue un reportage di Ines Della Valle dall’India, in particolare dalla città di Palani, dove ha sede un tempio dedicato al dio Murugan, al quale le donne donano le loro lunghe chiome, che andranno ad arricchire l’industria dei capelli.
Il fotografo spagnolo Oscar Espinosa ci porta invece alla scoperta della miniera d’oro della Rinconada, in Perù, dove le condizioni di lavoro sono molto vicine alla schiavitù e i minatori vengono pagati soltanto con le pepite che riescono (forse) a estrarre negli ultimi cinque giorni del mese lavorativo.
La “guerra segreta” degli Stati Uniti nel Laos è il tema del portfolio di Raffaele Petralla, una serie continua di bombardamenti che il mondo ha potuto conoscere soltanto a partire dal ’91 quando sono stati desecretati i relativi documenti della Cia.
Il dramma, oggi, è quello delle bombe inesplose, che si stima abbiano fatto 50mila vittime, 20mila delle quali dopo la fine del conflitto.
Segue, quasi inevitabilmente, un reportage dall’Afghanistan dopo la presa del potere dei talebani: Giuliano Battiston è andato nella Valle dei melograni e ha parlato con i lavoratori che raccolgono e smistano un frutto importantissimo per l’economia della zona. Gianluca Uda, invece, ci porta in Kenya, per l’esattezza a Dandora, dove sorge la più grande discarica a cielo aperto dell’Africa. Qui uomini, donne e bambini rovistano ogni giorno nei rifiuti in cerca di cibo e materiali riciclabili. Il secondo portfolio è della fotografa georgiana Natela Grigalashvili, che con le sue foto testimonia la vita della comunità nomade sui monti Adjara.
Non mancano la rubrica con le cinque recensioni librarie, nonché quella che ha per titolo “un autore, un libro”, che in questo caso ha per protagonista Gaia Manzini (l’intervista è, come di consueto, di Maria Camilla Brunetti). Una novità d questo numero è il cambiamento della rubrica curata da Valerio Magrelli, che – al posto della “lettera aperta” – d’ora in avanti pubblicherà una sua poesia inedita corredata dal suo commento personale. L’editoriale del direttore Riccardo De Gennaro è dedicato al caso del giovane egiziano Patrick Zaki. La foto vintage ricorda la morte di Giangiacomo Feltrinelli.

This hard land di Daria Addabbo
inviene Gino Castaldo