Corso Ad altri da te – Il ritratto intimo
Ritrarre qualcuno significa contaminarsi, nel senso etimologico del termine: fondere elementi diversi, arrivare a toccarsi.
Spesso quando cerchiamo un’idea per un progetto fotografico, tendiamo a cercare soggetti lontani, straordinari.
Questo corso è invece un invito a guardare vicino a noi, a ritrarre chi ci circonda e a lavorare sulla costruzione della fiducia che è alla base del lavoro di ritratto intimo.
Questo tipo di lavoro richiede pazienza e i tempi giusti.
È nel tempo infatti che si creano i legami.
Da Odd Days, il mio primo progetto sui disturbi alimentari, all’ultimo lavoro sulla maternità e sino agli autoritratti in famiglia, la questione essenziale per me è sempre stata l’autenticità delle relazioni, che nasce dal dialogo.
1:Presentazione del mio lavoro e dei lavori dei partecipanti.
Ideazione e discussione di un progetto di ritratto da portare avanti per la durata del corso con un tema comune: Unfamiliar.
2:Esempi di ritratto attraverso autrici e autori contemporanei.
Esercizio di ricerca iconografica al fine di individuare un linguaggio consono a ciascun partecipante. Assegnazione dei compiti.
3. La distanza nel ritratto, esercitazione pratica in esterno.
4. Revisione e sviluppo dei progetti.
5. La relazione col soggetto e la strutturazione di una serie coerente.
6. Ritratto e Staged Photography, esercitazione pratica in studio.
7. Revisione e sviluppo dei progetti.
8. Realizzazione di una presentazione finale collettiva del lavoro sul tema proposto “Unfamiliar”
NB. Le date delle uscite in esterna e in studio saranno subordinate alle condizioni meteo e alla disponibilità dello studio.
Simona Ghizzoni (1977) è fotografa e attivista visuale per i diritti delle donne. La sua produzione ruota attorno a due grandi filoni: la dimensione sociale della donna e la dimensione privata dell’autoritratto. Mentre le sue immagini sono spesso di ispirazione sociale, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipativa che nasce dall’intimo rapporto che crea coi soggetti. Nelle serie di autoritratti l’elemento ricorrente è un viscerale rapporto con l’ambiente, che che alterna autobiografia e finzione. Due volte insignita del World Press Photo, il suo lavoro è stato ampiamente presentato in mostre personali e collettive, tra cui il Nobel Peace Center, Paris Photo, Auditorium di Roma, Ex-Mattatoio Roma, Fotografia Europea, Museo di Roma Palazzo Braschi, Fondazione Bevilacqua La Masa, Palazzo delle Esposizioni, oltre ad essere presente in diverse collezioni private, quali la Collezione Donata Pizzi e l’Istituto Centrale per la Grafica. In Italia è rappresentata da MLB Gallery.
Corsi disponibili
Fascia oraria | Data di inizio | Disponibilita' |
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