Qualche tempo fa siamo andati a trovare Chiara Capodici nella sua bellissima libreria Leporello, al Pigneto. Ci siamo immersi nel suo mondo, volevamo capire il suo metodo di ricerca, le sue passioni editoriali, i suoi piccoli tesori…
Approfondimenti
Arte e Fotografia: tra miti, riti e inconscio
Aby Warburg, con il suo approccio innovativo agli studi storico-artistici, si è rivelato un ispiratore per nuove prospettive di analisi ed è proprio a partire dalle sue intuizioni, seguendo la traccia de “Il rituale del serpente”, che il corso prende avvio.
Ci soffermeremo, inizialmente, sulla “necessità biologica” della produzione artistica, per considerare poi come l’invenzione tecnica della fotografia si è inserita nella storia dell’arte. Walter Benjamin sarà, a questo punto, il nostro secondo riferimento per la sua definizione di “inconscio ottico” che, come vedremo, ha attraversato il Novecento, ripreso da Rosalind Krauss per definire l’opera di alcuni artisti, come Jackson Pollock e Cy Twombly. Questi ultimi saranno presi in esame insieme ad altre figure chiave come Pablo Picasso, Francis Bacon e Giuseppe Penone, e a movimenti artistici come il surrealismo e l’arte concettuale.
Vedremo così come la fotografia è andata via via scardinando una tradizione ben definita, fino ad arrivare alla pratica contemporanea di artisti come Jeff Wall che, a partire dalla sintesi di questi percorsi, ha definito la propria poetica.
Arte e Fotografia: tra miti, riti ed inconscio di Sveva Taverna è un corso che si concentra sulla relazione tra arte e fotografia, approfondendo le dinamiche che hanno portato la fotografia a inserirsi nella Storia dell’arte, scardinandone parametri e confini.
Se vuoi scoprire di più sul corso visita il nostro sito oppure scrivici a: of@officinefotografiche.org
Il corso in streaming inizia il 17 novembre 2022.
[Giuseppe Penone, “Rovesciare i propri occhi” (1970). Fotografia di Paolo Pellion. Collezione dell’artista]
Reportage Sociale: che cos’è
Nel Reportage Sociale le immagini tentano di illustrare la condizione umana, documentano il modo di vivere della gente.
Queste sono tra le fotografie più difficili da realizzare in quanto il fotografo deve possedere una grande umanità, una profonda sensibilità verso i suoi simili, un’enorme umiltà con la quale avvicinarsi a loro e farsi accettare, non sentirsi più estraneo, spettatore, ma partecipe di culture, modi di vita e tradizioni diverse; inoltre deve possedere una buona attrezzatura che deve conoscere a fondo, non importa che sia la più costosa, la più sofisticata, dell’ultima generazione, quello che più importa è che la sappia padroneggiare ad occhi chiusi.
Spesso ciò che accade davanti a lui avviene in un arco di tempo molto breve, a volte non c’è la possibilità di controllare la quantità e la qualità della luce, la pellicola usata, l’apertura del diaframma o il tempo di otturazione. In questi casi ed in queste condizioni è molto importante avere degli ottimi riflessi o, ancora meglio, sarebbe possedere doti di premonizione.
C’è una sorta di complicità involontaria che si crea tra il reporter e l’evento che gli accade davanti: il fotografo è testimone e ciò basta a rendere automaticamente l’evento universale e immortale proprio grazie alla fotografia.
Impresso in maniera precisa e indelebile sulla pellicola fotografica, quel particolare episodio, sia che abbia un orizzonte limitato e circoscritto all’interno di una singola famiglia, sia che riguardi l’intera umanità, oramai è trasmesso al futuro.
Diventa patrimonio collettivo, vive di vita propria, dimostra ogni momento, ogni istante di essere esistito, è monito per il futuro, è verità trasmessa ai posteri (se non manipolata), non verità assoluta però, perché pur sempre mediata dalla cultura, dall’ideologia, dal credo politico o religioso dell’autore, ma pur sempre un tassello importantissimo in grado di farci comprendere la nostra storia.
Non a caso dalla sua nascita in poi, appena le attrezzature, i composti chimici, gli obiettivi lo hanno permesso, un esercito di reporter ha immortalato la vita dell’uomo nel bene e nel male, anche se purtroppo più spesso nel male.
*Lambton County, Ontario, Canada. 1983.
Larry Towell*
Il Laboratorio di Fotografia Sociale con Fabio Moscatelli è in partenza, iscriviti da sito oppure scrivici a: of@officinefotografiche.org
Oltre che nella modalità in presenza è possibile partecipare al Laboratorio di Fotografia Sociale anche in modalità streaming, con gli stessi costi della partecipazione in presenza.
Gli iscritti in modalità streaming riceveranno le registrazioni delle lezioni.
Photobook Landscapes 2: una panoramica
Corso di Ritratto streaming: è possibile un corso senza sala posa?
Il corso online di Ritratto procede a gonfie vele con la richiesta di una nuova edizione on line!
Ma come è possibile apprendere la disciplina ritrattistica e praticarla, senza incontrarsi di persona, senza utilizzare una sala di posa?
Grazie a un rodato mix di teoria, esercizi mirati e revisioni collettive che rendono il corso efficace oltre che divertente. Anche perché si andranno ad affrontare meno questioni “tecnicistiche” ma molto più quelle legate al linguaggio, i metodi e i modi di ritrarre una persona, in differenti ambiti e situazioni, sfatando una volta per tutte il mito della ritrattistica “spontanea” che è in realtà frutto di scelte precise da parte dell’autore per ottenere l’effetto che desidera.
Per comprendere innanzitutto i trucchi e segreti che portano alla realizzazione di uno scatto che ci soddisfi ed emozioni. Quali siano i perchè profondi del ritrarre e i come, assecondando i propri gusti, le necessita e le esigenze. Scoprendo quale sia il percorso di lavoro che porta ad uno scatto riuscito, al riparo dai luoghi comuni che accompagnano questa disciplina. Niente sale posa e luci da cinema, ma semplicità, eleganza e soprattutto pensiero del ritrarre.
Ai corsisti, è richiesta quindi la voglia di mettersi in gioco provando e riprovando arrivando a fine corso ad affrontare anche la spinosa questione dell’autoritratto, momento di ricerca profonda e autoanalisi della propria rappresentazione attraverso la pratica della fotografia, del rapporto fra corpo e spazialità. Oltre le lezioni on line, è quindi consigliabile valutare attentamente la disponibilità di un po’ di tempo libero in settimana per esercitarsi, e al di là dello scatto in sè, l’attitudine a voler “rompere il ghiaccio” con il soggetto per portarlo nella direzione scelta per soddisfare la propria idea di buon ritratto.
Il corso di Ritratto streaming con Pietro Vertamy è in partenza, iscriviti da sito oppure scrivici a: streaming@officinefotografiche.org
Cosa aspettarsi da un corso di fotografia street?
Still life
Street Photography
Il ritratto
Il ritratto ricrea le caratteristiche di una persona con metodi artistici, come la scultura, la pittura o la fotografia. Già nei tempi antichi la tecnica del ritratto si rifletteva nella raffigurazione delle divinità e nelle figure dei sovrani. Si è poi evoluta nella storia attraversando diversi movimenti stilistici fino alla fotografia.