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FotoLeggendo - Incontro con i curatori - sabato 25 giugno alle 15 - Sala A - Circolo degli illuminati - via Libetta, 1

Racconti dai Master – Alta Formazione OF

Lina Pallotta, Alessandro Penso e Augusto Pieroni

Racconti dai Master 

a cura di Lina Pallotta, Augusto Pieroni e Alessandro Penso

In mostra tre progetti provenienti dal lavoro annuale di progettazione all’interno dei percorsi di Alta Formazione di Officine Fotografiche.

Sabato 25 giugno alle 15 i curatori racconteranno la genesi e le varie fasi progettuali dei progetti in mostra.

OMAM di Caterina Lorenzetti

Progetto selezionato all’interno del Master SHOOT! Narrazione e ricerca di Lina Pallotta

Inizierò così: mai dirò ad un’altra donna di non parlare a partire dalla sua rabbia, e nemmeno che non la abiti1.

Tutta la nostra forza collettiva mi ha spinto a confrontare attraverso questo lavoro, il giudizio legato ad un trauma infantile condiviso da tante donne. È un progetto a lungo termine di cui qui vedrete soltanto una piccola selezione del primo capitolo dove mi confronto con il caos e le contraddizioni delle emozioni.

Attraverso un percorso multimediale, rivivo e ricreo esperienze dolorose e difficili che nonostante i conflitti, mi hanno incoraggiata e dato energia e vitalità, mi hanno spinto verso il femminismo, dato consapevolezza e mi hanno fatto aprire verso me stessa e il mondo circostante.

Inizio da esperienze con cui sono cresciuta, nello specifico da abusi infantili in famiglia e violenza domestica, riflettendo su come siamo toccate dalle cose e come tocchiamo le cose2, come ho innescato il processo di risignificazione e destrutturazione di queste esperienze individuali che mi ha permesso di riconoscermi in una storia collettiva.

 

 

Tracce di Resilienza di Matteo Capone 

Progetto selezionato all’interno del Master di Fotogiornalismo Contemporaneo di Alessandro Penso

Nell’Italia centrale, al confine tra Lazio e Umbria, si estende una superficie di 6197 ettari denominata “Paesaggio Culturale di Civita di Bagnoregio”. Essa è candidata a diventare Sito Unesco nel 2022 e comprende sei comuni: Civita di Bagnoregio, Bagnoregio, Lubriano, Civitella d’Agliano, Castiglione in Teverina e Graffignano.

Questo territorio si trova nella Valle dei Calanchi, una vasta area argillosa formata dall’erosione delle piogge, ed è caratterizzato da un’intensa attività geomorfologica (frane, attività sismica, erosione) che rende il paesaggio fragile e contribuisce ad un graduale processo di spopolamento. In- fatti, secondo i dati Istat, tra il 1961 e il 2021 la popolazione è diminuita di circa il 25%. Nonostante ciò questi borghi continuano ad essere delle mete turistiche in quanto realtà sospese nel tempo e vissute come un’epoca lontana dalla contemporaneità.

Con la candidatura a patrimonio Unesco, il concetto di tempo viene messo in discussione. Il passato aiuta a riflettere sulla loro importanza culturale mentre il presente fornisce un’idea sul rapporto di assenza-presenza della figura umana. Questi due aspetti si mescolano nel paesaggio sotto forma di tracce di resilienza, aprendo nuovi orizzonti e un futuro possibile in un luogo che non vuole perdere la propria identità. 

 

Punto Fermo di Enrica De Nicola

Progetto selezionato all’interno del Master Firma Visiva di Augusto Pieroni

Il punto fermo è il più forte tra i segni d’interpunzione destinati a marcare i confini sintattici.

Tra tutti i rifugi, l’inquadratura è un nascondiglio eccezionale, una soglia che, mentre invita a uscire ed entrare, per me finisce sempre per assolvere allo stesso scopo: proteggere il mondo sommerso dell’emotivo.

Una protezione opprimente che subisco ma che, al contempo, cerco: se non altro per mettermi al riparo.

Nel costante timore di svelarmi troppo o troppo poco, di localizzarmi lì o qui, fantastico di un ritorno a un profondo irrintracciabile: un punto fermo dove la calma è calma, e non presagio di catastrofi imminenti.