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Concorso Portfolio in mostra - Apertura mostra 27 ottobre 2020 - Spazio Piano Aule - Officine Fotografiche Roma

IPHONOPATIA - di Andrea Taschin

Martedì 27 ottobre apre la mostra selezionata all’intewrno del concorso Portfolio in mostra “iPhonopatia di Andrea Taschin”

iPhonopatia: patologia degenerativa del sistema cognitivo umano causata da un intenso e prolungato uso dello smartphone. Ne è affetta la maggior parte degli individui, indipendentemente dalla loro età e genere, a causa del suo carattere epidemico e contagioso.

La malattia porta l’individuo a identificare lo smartphone con una necessità vitale primaria, inserendolo così alla base della piramide dei bisogni umani di Maslow. All’esigenza di utilizzo compulsivo del mezzo si aggiunge l’irrefrenabile necessità di elevare la propria autostima mediante la ricerca ossessiva di consensi sui social networks. Ha come effetti collaterali altre due patologie molto gravi, la dialegopatia (incapacità di colloquiare con i propri simili attraverso la comunicazione verbale) e la liberlegopatia (incapacità di leggere supporti cartacei).

Se protratta nel tempo, l’iPhonopatia può portare l’individuo all’isolamento e alla totale schiavitù.

Biografia

Andrea Taschin nasce a Venezia nel 1971 e vive a Firenze da lungo tempo. La sua profonda passione lo ha portato alla pratica fotografica ormai da molti anni; di professione fisico, è per questo esperto di scienza del colore e di gestione digitale del colore.

Ha acquisito conoscenze avanzate di fotografia e post produzione partecipando ad incontri e workshop tenuti da fotografi professionisti.

Da grande appassionato, si mantiene costantemente aggiornato grazie a libri, riviste, siti internet, forum fotografici.

La sua fotografia è di tipo creativa e concettuale. È membro del circolo fotografico Rifredi Immagine di Firenze

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Concorso Portfolio in mostra -- Spazio piano aule - dal 13 al 23 ottobre 2020 -

In the bubble di Simone Morelli

Un solo attimo….quello di una flashata, tanto basta a far uscire le persone dal loro mondo, dai loro pensieri, dai loro sguardi assenti, dalla costrizione di un non “luogo” inospitale e consegnarle idealmente agli occhi del fotografo prima, e dello spettatore poi, che faranno con loro un altro tipo di viaggio. Un viaggio onirico, profondo e senz’altro più affascinante di quello che può regalare una semplice corsa in bus.

(Stefano Mirabella)

Questo progetto nasce con l’intento di aprire una finestra sulle vite degli altri. Quegli “altri” che ogni giorno popolano il nostro quotidiano, ci passano accanto e sfiorano la nostra umanità senza che ce ne accorgiamo. In questi scatti ho rappresentato le persone assorte nei loro silenzi, intrappolate nella loro bolla di esistenza durante gli spostamenti sui mezzi pubblici della mia città. È un esempio di vita vissuta in un “non luogo” dove a dispetto dell’alta frequentazione è più facile isolarsi che socializzare.

Simone Morelli è nato a Roma nel 1987.
La sua passione nasce nel 2016 quando comincia a fotografare con ossessione ogni giorno la sua città natale in compagnia di una macchinetta a pellicola russa. Ha una formazione da autodidatta fino al 2018 anno nel quale frequenta i corsi di Officine Fotografiche Roma, tra i quali il corso di Street Photography tenuto da Stefano Mirabella. Attualmente lavora con materiali analogici e digitali.

Info mostra

La mostra apre martedì 13 ottobre alle 18 ed è visitabile dal 14 al 23 ottobre con orario: lunedì-venerdì 10.00 – 13.00 | 16.00 – 19.00

Si applicano restrizioni di accesso durante gli orari  di ingresso ai corsi.

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Mostra fotografica - apertura mostra venerdì 2 ottobre 2020 - Officine Fotografiche Roma

At home in Sweden, Germany and America

di Gerry Johansson
a cura di Stefania Rössl e Massimo Sordi

Apre al pubblico il 2 ottobre 2020 alle 18.30, presso Officine Fotografiche Roma, la mostra At home in Sweden, Germany and America del fotografo svedese Gerry Johansson che riunisce 60 fotografie tratte dalla nota trilogia Amerika (1998), Sverige (2005) e Deutschland (2012).

La mostra, a cura di Stefania Rössl e Massimo Sordi, è parte dell’iniziativa “Uno sguardo sul paesaggio contemporaneo” realizzata con il contributo della Regione Lazio ed in collaborazione con OMNE – Osservatorio Mobile Nord Est.

Realizzate nel corso di vent’anni di campagne fotografiche condotte in America, Svezia e Germania, le fotografie esposte propongono una selezione di paesaggi urbani che ritraggono cittadine di medie dimensioni. Pur appartenendo a luoghi geograficamente distanti, le immagini possiedono la capacità di restituire i frammenti di un universo che trova il modo di ricomporsi attraverso la dimensione autoriale del fotografo svedese, esse trasmettono un valore iconico e invitano l’osservatore a decifrare, attraverso ogni singolo dettaglio, la visione d’insieme che avvicina al presente.

Così il paesaggio contemporaneo, che sempre più spesso ostenta una contaminazione di elementi di natura globale innestati accidentalmente in ambito locale, si offre allo sguardo mostrando confini sempre più labili e l’esistenza di architetture che sembrano vivere nell’impassibilità della loro stessa esistenza. Se ‘la mappa non è il territorio’ ma offre possibilità illimitate di esplorazione, i paesaggi raffigurati da Johansson sono pronti a comunicare semplicemente l’autenticità di ciò che sono.

Senza sovrastrutture, le città, i paesi, le strade, le case, le vetrine, gli edifici pubblici, le costruzioni industriali, gli ambiti urbani e rurali, soggetti amati e ricorrenti nei paesaggi antropizzati ritratti, grazie all’atto del guardare sono democraticamente elencati e organizzati all’interno del formato quadrato delle fotografie.

L’uso del bianco e nero dai toni morbidi che, come un rituale, Johansson sviluppa e stampa personalmente in camera oscura assieme alla composizione precisa di ogni fotografia sembrano voler suggerire, nella loro combinazione, il desiderio di superamento della dimensione soggettiva dell’immagine pronta a svelare i molteplici aspetti del paesaggio contemporaneo.

In occasione della mostra è stato pubblicato l’omonimo libro At home in Sweden, Germany and America (Tiraboooks, Svezia 2020) che raccoglie venti fotografie inedite tratte dalla trilogia di Gerry Johansson Sverige, Deutschland e Amerika. A cura di Stefania Rössl e Massimo Sordi, con il progetto grafico di Damiano Fraccaro, il volume è stato prodotto con il supporto di Spazio Labo’, Officine Fotografiche Roma, Otium e il Circolo fotografico El Paveion.

La mostra è stata organizzata la prima volta in Italia nell’ambito del progetto OMNE – Osservatorio Mobile Nord Est in collaborazione con: Alma Mater Studiorum / Università di Bologna / Dipartimento di Architettura, Spazio HEA, Otium Studio, Circolo Fotografico El Paveion.

Gerry Johansson

Nato a Örebro nel 1945, vive a Höganäs in Svezia dal 1969. Si forma come grafico alla Scuola di Design e Artigianato di Göteborg in Svezia. Insieme a Yngve Neglin, Jan Olsheden e Werner Noll fonda nel 1972 la casa editrice Fyra Förläggare AB che successivamente lascerà per lavorare come fotografo indipendente. Nel 1995 pubblica Amerikabilder. Fotografa su commissione per i progetti Japan Today nell’isola di Shikoku (1999) e Dronning Maud Land in Antartide, le fotografie realizzate saranno esposte al Museum of Modern Art di Stoccolma nel 2003.

Riceve una borsa di studio dall’Istituto Svedese per fotografare Tokyo nell’inverno del 2004.

Il progetto Deutschland (Mack, 2012), che lo consacra in ambito internazionale come uno dei più importanti fotografi contemporanei chiude la trilogia iniziata con America (1998) e Sverige (2005). Tra le pubblicazioni più recenti si ricordano Tokyo (Only Photography, 2016), American Winter (Mack, 2018), America Revised (Only Photography, 2018), At Home in Sweden, Germany and America (Tirabooks, 2020), e Meloni Meloni (Johansson and Jansson, 2020). Gerry Johansson è rappresentato da GunGallery di Stoccolma.

gerryjohansson.com

Info mostra

L’ingresso è su prenotazione:
prenotazioni@officinefotografiche.org
Orari: 
Lun- ven
dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
dal 2 al 30 ottobre 2020

Per mantenere la distanza di sicurezza sarà consentito l’accesso massimo a 20 persone contemporaneamente in sala.

 

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Mostra fotografica - 20 febbraio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Charlie surfs on lotus flowers di Simone Sapienza

di Simone Sapienza a cura di Lina Pallotta
a cura di Lina Pallotta
La mostra è Realizzata per Fotografia Europea 2018, con il supporto di PhotoTales / Emerging Talents Festival, Spazio Labo' e Minimum".

Giovedì 20 febbraio inaugura a Officine Fotografiche Roma la mostra “Charlie surfs on lotus flowers” di Simone Sapienza a cura di Lina Pallotta.

Circa quarant’anni dopo la vittoria dei Vietcong contro gli Stati Uniti d’America, il Vietnam ha radicalmente cambiato ambizioni e progetti. Infatti, supportato da una popolazione giovanissima e piena di energia, il Vietnam è destinato a diventare la prossima Tigre Asiatica a farsi strada. Del resto quasi il 95% della popolazione è a favore di una economia a mercato libero di tipo capitalista, mentre secondo gli esperti il Vietnam è considerato uno dei paesi con l’economia più in crescita in scala mondiale fino al 2050.

Tuttavia, nonostante una libertà sempre più ampia in ambito economico ed un crescente ottimismo nella nuova generazione, il potere politico è ancora in mano al governo Comunista. Guidato da un solo partito esistente, il Partito Comunista ancora esercita un potere assoluto in Vietnam, a dispetto dell’illusoria libertà economica. “Charlie surfs on Lotus Flowers” è sin dal suo stesso titolo una rappresentazione metaforica delle società dello spettacolo in Vietnam dove, nonostante l’ordine e il controllo gravato dal potere Comunista, la nuova generazione vuole cavalcare l’onda del nuovo sviluppo economico.

Simone Sapienza è un fotografo laureato in “Documentary Photography” presso la University of South Wales a Newport (Regno Unito), recentemente selezionato tra i venti artisti internazionali del Foam Magazine Talent 2020. Nel 2018 è stato pubblicato il suo primo fotolibro, “Charlie surfs on lotus flowers”, edito da AkinaBooks.

I suoi progetti sono stati esposti in mostre personali e collettive a livello internazionale e collabora con periodici e magazine editoriali. Nel 2015 è stato tra i fondatori di Gazebook: Sicily Photobook Festival, mentre dal 2016 è tra i curatori delle attività di Minimum a Palermo.

Dal 2019, collabora con la scuola Spazio Labo’ Fotografia di Bologna come docente, con un’attenzione particolare ai linguaggi e alla progettazione fotografica. Per maggiori info: www.simonesapienza.com

Ghost
Premio Ghost 2019 – i vincitori in mostra - Dal 3 al 7 febbraio 2020 - Officine Fotografiche Roma

Bando Ghost - I vincitori in mostra

In mostra a Officine Fotografiche Roma dal 3 al 7 febbraio le immagini post prodotte dai 4 vincitori del Premio Ghost: Paolo Lecca, Martina Romano, Hugo Weber, Alessandro Zoboli.

Le immagini post prodotte sono per i fotografi: Giulio Di Sturco, Letizia Romano, Paolo Ventura, Alex Majoli .
Venerdì 7 febbraio alle 18, a Officine Fotografiche terremo un talk di presentazione del progetto da parte dei promotori del Premio e dei quattro vincitori.
Ingresso libero.

La Commissione di valutazione del Premio Ghost 2019 ha individuato i 4 post produttori vincitori dei premi di 4000 euro messi in palio nel Bando promosso dal MiBACT – Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana (già Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane) in collaborazione con l’Associazione Officine Fotografiche Roma: Paolo Lecca, Martina Romano, Hugo Weber, Alessandro Zoboli.

I vincitori del Premio parteciperanno a una mostra delle immagini presentate in concorso e ad una sessione di seminari presso gli spazi di Officine Fotografiche Roma dal 30 gennaio al 7 febbraio 2020, durante la quale illustreranno il loro lavoro a giovani under 35 (tra fotografi, post-produttori della fotografia e studiosi della materia) che avranno aderito ad un’apposita selezione su tutto il territorio nazionale.

 

La Commissione del Premio Ghost 2019 è composta da: Mariella Boccadoro (Responsabile dell’editoria fotografica e tecnica digitale, Officine Fotografiche Roma), Davide Di Gianni (Stampatore e postproduttore, titolare di Digid’a – Roma), Filippo Maggia (Curatore per fotografia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), Alida Moltedo (Funzionario Storico dell’arte, MiBACT – Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana), Moira Ricci, Presidente (Fotografa).

Bandone Kassel finale
Incontri, mostre e workshop legate ai dummy fotografici - Dal 20 al 29 gennaio 2020 - Officine Fotografiche Roma

Kassel&Roma

in collaborazione con il FotoBookFestival Kassel

*** la mostra è prorogata fino al 29 gennaio*** 

 

Dal 20 al 29 gennaio 2020, Officine Fotografiche Roma ospita nei suoi spazi i dummy selezionati al Kassel Dummy Award, la competizione internazionale che premia il miglior prototipo di libro fotografico dell’anno, continuando la felice collaborazione iniziata nel 2014 nell’ambito del festival FotoLeggendo. In esposizione,  per cause non dipendenti dalla nostra volontà, troverete solo metà dei 53 prototipi proposti dal Festival.

Durante la settimana, la mostra sarà accompagnata da attività e appuntamenti legati al dummy fotografico e al libro d’arte, tutti ad ingresso libero e gratuito.

Programma

lunedì 20 gennaio, ore 19:
Seminario speciale dedicato al libro d’arte, del ciclo “Libri e fotografia. Teoria, arte, storia, tecnica, biografia“, a cura di Samantha Marenzi

ATTENZIONE ANNULLATO *** martedì 21 gennaio, ore 19:
3X3
Un mini percorso alla mostra attraverso tre dummy scelti da Chiara Capodici, Lina Pallotta e Fiorenza Pinna

giovedì 23 gennaio, ore 19:
Open Dummy Review
a cura di Fiorenza Pinna e Sara Palmieri
Lettura pubblica di dummy selezionati tra quelli che saranno consegnati presso la segreteria di Officine Fotografiche Roma entro il 20 gennaio

venerdì 24 gennaio, ore 19:
Dal dummy al libro
Incontro con Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, menzione speciale al Kassel Dummy Award 2019

Per gli appassionati del self-publishing, Officine Fotografiche Roma ospita anche due workshop:

mercoledì 22 gennaio, dalle 19 alle 22
Realizzare un libro “con carta trovata in giro”, con Libri Finti Clandestini  

venerdì 24 gennaio, dalle 17 alle 21
Corso breve di legatoria giapponese con L’atelier de “Le Piccole Virtù”

Tutte le informazioni sono alla pagina dei Workshop.

Dopo Roma, la mostra dei dummy si trasferirà dal 6 febbraio nella sede di Officine Fotografiche a Milano! Stay tuned.

Info mostra

 

I dummy in mostra sono consultabili

  • da martedì 21 a venerdì 24 gennaio dalle 10 alle 19
  • sabato 25 gennaio dalle 10 alle 14 con ingresso entro le 12
  • da lunedì 27 a mercoledì 29 gennaio dalle 10 alle 19

Ingresso libero e gratuito