locandina visioni di gruppo
La mostra dei gruppi di lavoro dell'anno 2015/2016 - Sabato 17 dicembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Visioni di Gruppo #5

Sabato 17 dicembre alle 19 inaugura la quinta edizione di Visioni di Gruppo#5, la collettiva fotografica dedicata ai cinque laboratori didattici gratuiti svolti nel corso dell’a.a. 2015/2016 a Officine Fotografiche Roma.
Come nelle scorse edizioni nel corso dell’anno i gruppi di lavoro hanno affrontato temi differenti tra loro sotto la guida dei coordinatori che seguivano la realizzazione dei progetti passo passo.

Le tematiche sono le più diverse:  Macro&Closeup, La città verde,  Il nostro Giubileo, Il libro – tra immagini e righe,  Il tram a Roma dal Tram.

I gruppi di lavoro sono un’importante momento formativo per chi ama la fotografia e vuole misurarsi con l’idea di progettualità fotografica legata ad un tema sotto la guida paziente ed esperta dei coordinatori.

 

Il nostro Giubileo

Fotografi in mostra: Francesco Consoli, Sabrina Genovesi, Giulia Leporatti, Angelo Masetti, Lorenzo Palloni, Tiziana Palloni, Alberto Placidoli, Angela Vicino.

Coordinatori: Francesco Consoli e Sabrina Genovesi con il supporto di Alberto Placidoli

 

Macro

Fotografi in mostra:

Fiammetta Carloni, Eugenio Clemente, Giuseppe Giannone, Marcello Lepore, Giuseppe Marsoner, Roberto Palombarani, Achille Salerni, Ignazio Trovato, Alessandro Vitale, Angela Volpe.

Coordinatori: Liliana Ranalletta, Stefano Majolatesi, Antonio  Russo

 

Il libro – immagini tra le righe

Fotografi in mostra:

Raffaele Attanasio, Margherita Bertolazzi, Maria Buttinelli, Carlo Dal Fabbro, Stefania De Luca, Nazzareno Falcone, Alessandro Fascetti, Carola Gatta, Francesco Giordani, Mario Giordani, Claudio Imperi, Antonella Maggi, Davide Ponzani,  Piergiorgio Radaelli,  Julia Ryzhenko, Giovanni Sabato, Antonella Simonelli, Alessandro Trani.

 Coordinatori: Luca Chiaventi, Piergiorgio Radaelli, Julia Ryzhenko.

 

La città verde

Fotografi in mostra:

Anna Ammendolia, Angelo Antonelli, Laura  Bussotti, Andrea Civenzini, Alessandro Congiu, Giovanni Coppi, Enrico Cubello, Gabriella Delaimo, Stefania de Luca, Rosaria Di Nunzio, Salvatore Franco, Paola Fumagalli, Silvia Giancola, Luigi Granata, Angelo Miranda, Stefano Pellicciari, Alessandro Quattrini, Giuseppe Quattrone, Giovanni Sabato, Valeria Sagnotti, Lina Savino, Leonardo Sterponi, Emiliano Teta, Claudia Tombini, Franca Valcella.

Coordinatori: Stefania De Luca, Vittorio Nera, Mauro Raponi, Giovanni Sabato

 

Il tram a Roma dal tram

Fotografi in mostra: Riccardo Allevi, Antonio Battista, Carlo Bertana, Massimo Bottarelli, Carla Campanaro, Valentina Dell’Amore, Piero Di Domenicantonio, Barbara Fini, Carmine Frigioni, Teti Marchetti, Luca Paccusse, Ivana Rinalducci, Elisa Tomaselli

Coordinatori: Massimo Bottarelli e Piero Di Domenicantonio

Info mostra

VISIONI DI GRUPPO #5
dal 17 al 23 dicembre 2016
Officine Fotografiche Roma

Inaugurazione sabato 17 dicembre ore 19.00

orari di accesso:
lunedì – venerdì ore 10.00/13.30 e 14.30/19.00
Ingresso gratuito

locandina mostra indagine ai limiti di una città
Mostra Collettiva - inaugurazione mercoledì 16 novembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

INDAGINE AI LIMITI DI UNA CITTÀ

Fotografie di Vincenzo Labellarte, Daniele Cametti Aspri, Mauro Quirini, Paolo Fusco, Michele Miele, Gabriele Lungarella, Michele Vittori
a cura di Massimo Siragusa

Inaugura mercoledì 16 novembre alle 19 a Officine Fotografiche la mostra “Indagine ai limiti di una città”, a cura di Massimo Siragusa.

Sette progetti realizzati da altrettanti fotografi, che hanno intrapreso un viaggio personale intorno all’idea di margine. La sensibilità e la visione di ognuno di loro si sono confrontate con questo concetto, che non è inteso solo come confine di spazio, né soltanto come misura di tempo, ma rappresenta un’altra dimensione, multiforme e mutevole.

Un lavoro che si articola in un continuo dialogo tra piani diversi che, però, tende quasi a sottolineare le similitudini, piuttosto che a rimarcare le differenze.

La mostra fotografica fa parte del progetto LIMINE – Indagine ai limiti di una città che diventerà un libro fotografico in uscita prossimamente, progettato da Irene Alison per DER*LAB.

scheda_libro

Info mostra

Dal 17 novembre al 7 dicembre 2016
Inaugurazione mercoledì 16 novembre ore 19

Officine Fotografiche Roma
via Giuseppe Libetta, 1
Orari mostra
dal lunedì al venerdì 10.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00
Chiusura sabato – domenica e festivi

Mostra-of-analogica
Collettiva degli studenti di Stampa in Bianco e Nero e Antiche Tecniche - Giovedì 17 novembre ore 19 - Teatro Ambra alla Garbatella

OF Analogica

fotografie di Cinzia Baglivi, Giordana Citti, Francesca Pietrisanti, Matteo Domenico Recine
acura di Samantha Marenzi

Dopo essere state esposte a FotoLeggendo 2016 nel luogo in cui sono nate, le stampe manuali della mostra Analogica escono dalla camera oscura di Officine Fotografiche raccogliendo alcuni estratti dei corsi di Stampa in Bianco e Nero e di Tecniche Antiche, dove il lavoro sull’immagine è anche un lavoro sulla sua concreta fabbricazione.

Giordana Citti, Matteo Domenico Recine, Francesca Pietrisanti (stampe ai sali d’argento su carta baritata) e Cinzia Baglivi (cianotipie virate al tè su carta cotone) sono gli autori dei quattro progetti che coniugano la scelta e la padronanza di una tecnica di stampa con la personale ricerca tematica e formale, controllando tutte le fasi del processo fotografico.

Quattro punti di equilibrio tra visione e realizzazione.

Samantha Marenzi

Docente di Iconografia del teatro e della danza (Università Roma Tre), Samantha Marenzi è Assegnista di Ricerca con un progetto sui rapporti tra arti visive e arti performative.
Fotografa specializzata in stampa in bianco e nero, realizza mostre e insegna pratiche di camera oscura, tecniche antiche di stampa e fotografia di scena.
Come danzatrice si forma con alcuni maestri del Butō giapponese, tra cui Akira Kasai, col quale collabora.
Pubblica saggi sul teatro del Novecento e sulla fotografia di danza.

La mostra si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti dei 15 anni di attività di Officine Fotografiche.

Info mostra

Dal 17 novembre all’11 dicembre 2016

Teatro Ambra alla Garbatella – spazio Ambr’arte
piazza Giovanni da Triora, 15
Orari mostra
lunedì chiuso
martedì e mercoledì in assenza di spettacoli 10.00-18.00 –  altrimenti 15.00-22.00
da giovedì a sabato: 15.00-22.00
domenica: 15.00-18.00

Famiglia di profughi con elicottero
Mostra fotografica - Inaugurazione giovedì 6 ottobre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

OneDay di Alessandro Penso

di Alessandro Penso
a cura di Annalisa D'Angelo
Patrocinata da Medici Senza Frontiere

Nel mese di ottobre Officine Fotografiche compie quindici anni d’attività. Un traguardo importante da celebrare con una serie di eventi e mostre previste nei prossimi mesi.

La stagione autunnale dei festeggiamenti apre quindi con il progetto OneDay di Alessandro Penso, fotografo impegnato da anni sul tema dei migranti in Europa.

La mostra, curata da Annalisa D’Angelo e patrocinata da Medici Senza Frontiere, inaugura giovedì 6 ottobre alle 19 in via Giuseppe Libetta, 1.

Il progetto fotografico - Per più di sei anni, il fotografo Alessandro Penso ha documentato le condizioni dei rifugiati, richiedenti asilo e migranti in Europa, rivolgendo un’attenzione particolare ai paesi di confine dell’Unione Europea.

Un percorso lungo e di ricerca che ha toccato tematiche e paesi diversi come Malta, Italia, Grecia, Spagna, Bulgaria e Francia; con lo scopo di mostrare come atteggiamenti di chiusura e di xenofobia vengano coperti e giustificati dalle politiche europee.

Queste le parole di Alessandro: “Ho provato a scavare dentro al nostro territorio per vedere come queste persone vivevano e il modo in cui i loro “diritti” venivano rispettati in Europa. Ho visto paesi come la Grecia rifiutare le richieste di asilo fino al 99.5 %, supportando ideologie razziali, poi sfociate in attacchi violenti contro i migranti, come ad esempio la storia di Mohamed, investito di proposito. Ho visto centinaia di minori non accompagnati rischiare la vita per spostarsi da un paese europeo all’altro; costruire muri e ghetti in Bulgaria con i soldi donati dalla Comunità Europea, cancellando così parole come integrazione e solidarietà. Ho visto Paesi come Malta e Spagna lottare con i denti per uscire dalle tratte di chi cerca protezione in Europa. 

Il fallimento delle politiche europee è risultato evidente nel 2015 quando l’Europa non è riuscita a far fronte al milione di persone che hanno marciato alla volta di Berlino chiedendo che i diritti della Convenzione di Ginevra fossero rispettati.”

La mostra OneDay, racchiusa in 63 fotografie, sarà visitabile fino al 27 ottobre 2016.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico umanitaria indipendente al mondo e oggi fornisce soccorso umanitario in quasi 70 paesi a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da violenze o catastrofi dovute principalmente a guerre, epidemie, malnutrizione, esclusione dall’assistenza sanitaria o disastri naturali.

Negli ultimi anni MSF ha aumentato i propri sforzi per soccorrere le popolazioni in movimento, nei paesi di origine e lungo tutto il percorso di fuga. Oggi MSF offre assistenza medico-umanitaria a sfollati, rifugiati e richiedenti asilo in più di 30 Paesi. In Europa, MSF ha triplicato i propri progetti per rispondere ai bisogni di rifugiati e migranti. Nel 2015, ha preso la decisione senza precedenti di avviare attività di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale e nel Mar Egeo. In 18 mesi, le navi di MSF hanno salvato più di 35.000 persone.

Info mostra

Info e contatti

OneDay
di Alessandro Penso a cura di Annalisa D’Angelo
progetto grafico a cura di Anna Lavezzoli
Inaugurazione 6 ottobre 2016, ore 19
In esposizione dal 6 al 27 ottobre 2016
lunedì-venerdì 10-13.30 / 14.30-19.00
sabato e domenica chiuso

Officine Fotografiche Roma via G. Libetta, 1 – Roma tel. 06 97274721 of@officinefotografiche.org

La mostra prodotta da Officine Fotografiche Roma, con il patrocinio di Medici Senza Frontiere e lo sponsor tecnico Digid’A a novembre sarà esposta a Bergamo al Palazzo della Ragione.

Giulia - di Mattia Crocetti
I progetti dell'Alta Formazione in mostra - Giovedì 29 settembre ore 19 - Teatro Ambra Alla Garbatella, Spazio Ambr'Arte

New Generation

Giovedì 29 settembre ore 19 inaugura nello Spazio Ambr’Arte del Teatro Ambra Alla Garbatella la collettica “New Generation”. Le selezione in mostra comprende immagini scattate dagli allievi dei corsi di Alta Formazione di Officine Fotografiche nell’anno accademico 2015/2016: Il Master in Fotogiornalismo Contemporaneo, curato da Emiliano Mancuso,Shooting From Inside, curato da Lina Pallotta, il corso Il Percorso Fotografico con Annalisa D’Angelo e il laboratorio La metropoli che non c’è, a cura di Maurizio G. De Bonis.

L’insieme delle immagini cerca di rispecchiare la diversità negli approcci personali, descrittivi e stilistici affrontati dagli studenti nei loro percorsi formativi ed arriva, seppure in estrema sintesi, a restituire una varietà di idee e linguaggi che è propria del panorama odierno dell’arte e della pratica fotografica.
​Gli autori delle immagini in mostra:
- Daniel Gencarelli
- Emiliano Vittoriosi
- Barbara Fiorillo
- Alessandro Terni
- Mattia Crocetti
- Francesca Cappelli
- Ivan Festa
Sul canale youtube di Officine Fotografiche è disponibile il video con un montaggio esteso ed è possibile vedere integralmente i lavori esposti.

Info mostra

Teatro Ambra alla Garbatella

piazza Giovanni da Triora, 15 – 00154 Roma
teatroambra.it

Dal 29 settembre al 24 novembre 2016

Orari di apertura al pubblico
dal martedì al venerdì 9.00-13.00 e 15.00 – 22.00 nei giorni di spettacolo;

9.00-17.00 negli altri giorni;
sabato 15.00 – 22.00;
domenica 15.00 – 20.00.

invito mostra Scott Typaldos
Mostra vincitrice de Il Reportage Photojournalism Award 2016 - Martedì 27 settembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Butterflies/Chapter 4

di Scott Typaldos
a cura di Valentina Piccinni
In collaborazione con ilReportage, Leica, Officine Fotografiche, Slideluck editorial, Irfe colore.

Il Reportage e Officine Fotografiche Roma hanno l’onore di presentare “Butterflies/ Chapter 4”, la prima personale italiana del fotografo svizzero Scott Typaldos, vincitore de Il Reportage Photojournalism Award 2016.

Tra i 282 progetti ricevuti da 38 differenti Paesi e 25 finalisti selezionati, la giuria, composta da Lorenza Bravetta (direttrice di Camera Centro Italiano per la Fotografia), Riccardo De Gennaro (direttore de Il Reportage), Stefano De Luigi (fotografo di VII Agency), Emilio D’Itri (direttore di Officine Forografiche Roma), Tiziana Faraoni (photoeditor de L’Espresso), Andrea Pacella (responsabile marketig Leica Camera Italia), Maria Teresa Salvati (direttore di Slideluck Europe), ha decretato vincitore assoluto del concorso il progetto fotografico di Scott Typaldos con la seguente motivazione:

“Per la determinazione e la sensibilità con cui dal 2011 Scott Typaldos porta avanti Butterflies, il suo lavoro su un tema di complessa narrazione come il disagio mentale indagandolo in diverse parti del mondo. Butterflies / Chapter 4, è stato realizzato in un centro per malati mentali in Indonesia. Questo lavoro porta alla luce – con un linguaggio fotografico di forte evocazione – , la tortura fisica e psichica, la segregazione, la mancanza di cure e il totale abbandono ai quali i malati sono sottoposti. L’immagine della farfalla, scelta dall’autore quale simbolo di questo progetto a lungo termine, sta a indicare l’anelito di libertà e la fragilità dell’anima assediata dalla paura di questi uomini e di queste donne ridotti in catene dalle nostre società”.

Il percorso espositivo si snoderà tra venticinque fotografie in bianco e nero tratte del progetto di Typaldos che, dopo l’Africa Occidentale, il Kosovo e la Bosnia, ha realizzato il quarto capitolo in Indonesia. Un lavoro intimo e di forte impatto emotivo, che porta alla luce le condizioni del quotidiano vivere dei pazienti di un istituto psichiatrico decadente, spesso costretti in catene, attraverso uno sguardo prossimo ai soggetti. Immagini che sembrano un invito a chi osserva ad immedesimarsi con le donne e gli uomini ritratti, un lavoro che non vuole dare delle risposte ma porre degli interrogativi.

Il mio punto di vista è stato in costante evoluzione ed è diventato sempre più complesso. Sta raggiungendo il punto in cui non ho più certezze riguardo a cosa sia realmente la malattia mentale o da dove arrivi. (…) L’unica cosa che potrei essere pronto ad affermare è che sono il gruppo, il sistema e la società a creare la malattia. Il tipo di malattia mentale che un Paese sviluppa è uno specchio distorto e codificato delle sue stesse disfunzioni sociali e politiche.   

Scott Typaldos

All’inaugurazione sarà presente Scott Typaldos e disponibile in anteprima Il Reportage n° 28, in uscita ad ottobre, con il portfolio dell’autore.

Scott Typaldos è nato in Svizzera nel 1977. Membro dell’agenzia fotografica Prospekt ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il primo posto al Sony Award nella categoria Conteporary Issues, grazie al suo progetto a lungo termine Butterflies, che lo impegna dal 2011.

Info mostra

Inaugurazione 27 settembre ore 19.00
dal 28settembre al 3 ottobre
lunedì – venerdì: 10.00-13.30 / 14.30-19.00
sabato e domenica chiuso
ingresso gratuito

Officine Fotografiche Roma
Via Giuseppe Libetta, 1 – 00154 Roma
Tel. +39 0697274721
of@officinefotografiche.org

www.ilreportage.eu
ilreportage.media@gmail.com

ballerino che danza
Mostra fotografica - mercoledì 14 settembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Anna Pavlova Ballet Photo Contest

Più di 100 fotografi da tutto il mondo hanno partecipato al concorso nel 2016. Di questi, dodici sono arrivati in finale in ognuna delle quattro categorie previste dal contest. Le fotografie vincitrici prenderanno parte alla mostra collettiva che si terrà prima a Roma presso Officine Fotografiche e successivamente all’Aia.

La giuria del concorso composta da personalità internazionali di spicco riconosciute in ambito fotografico provenienti dalla Russia, dagli Stati Uniti, dall’Italia e dall’ Olanda ha individuato nella giovane fotografa romana Irina Mattioli la vincitrice assoluta del concorso.

Tra i numerosi partecipanti anche altri fotografi italiani sono arrivati in finale con delle menzioni speciali: Luca Di Bartolo ha vinto nella categoria Movimento e Passione.

Il Concorso ha una cadenza annuale, per la prossima edizione si prevede l’inserimento di una nuova categoria dedicata al video artistico legato alla danza.

Il primo classificato del contest si aggiudica l’organizzazione e promozione di una mostra personale in Europa realizzata da Anna Pavlova Network (Roma/Mosca).

L’evento sarà presentato con performance di danzatori professionali russi e italiani, collaboratori di Anna Pavlova Network.

Info mostra

Dal 14 al 17 settembre 2016
Officine Fotografiche Roma
via Giuseppe Libetta, 1 – Roma
Apertura mostra mercoledì 14 settembre ore 19 – l’ingresso è solo su invito

per maggiori informazioni mandare una mail a Teresita Del Vecchio forballetitalia@gmail.com

Inaugurazione aperta al pubblico dalle ore 20.30
Ingresso libero.

Orari mostra:
Mercoledì 14 settembre dalle 20.30 alle 22.30
Giovedì 15 e venerdì 16 settembre dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 19.30

 

Foto di Harvey, bambina di colore a terra
FotoLeggendo 2016 - venerdì 10 giugno ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Tell it like it is di David Alan Harvey | FotoLeggendo 2016

David Alan Harvey
a cura di Diego Orlando
La mostra è realizzata con il contributo di Fujifilm

Tell It Like It Is fu pubblicato per la prima volta nel 1968, ma era un libro destinato ad essere ripubblicato. È uno scorcio fotografico su di un’altra epoca e allo stesso tempo un pezzo della storia di una famiglia nera nell’America degli anni ‘60.

Nel 1967 avevo 23 anni, stavo per laurearmi in giornalismo all’Università del Missouri, e mi ero da poco sposato. Il mio primo figlio Bryan aveva solo 7 mesi. Non avevo denaro, come fotografo ero sconosciuto e non avevo alcun mentore. Al tempo negli Stai Uniti due erano i principali temi che scuotevano la società, la guerra del Vietnam e il movimento per i diritti civili.

I fotografi così detti “impegnati” erano tipicamente focalizzati sull’uno o l’altro. Il mio amico Charles Hofheimer mi propose di fare assieme un libro sulla vita di una famiglia nera. Lui stava lavorando con un’organizzazione locale impegnata nel migliorare le condizioni di vita delle famiglie nere che abitavano i quartieri disagiati di Norfolk, in Virginia. Saltai diretto sull’idea. Invece che fotografare quello che era conosciuto come il ghetto di Berkley a Norfolk, decidemmo di fare un photo essay su una sola famiglia disposta a collaborare. James Liggins e sua moglie Callie ci aprirono le loro porte. Avevano sette figli di età comprese tra i 2 e i 15 anni. I Liggins vivevano in un piccolo appartamento in un caseggiato di 5 piani. Per circa un mese io spesi tutto il mio tempo con loro. Direi che mi presero letteralmente con loro. Spesso Callie faceva per me il letto sul divano nel soggiorno e così io mi immersi totalmente nella storia. Avevo una camera oscura nelle vicinanze, a casa della famiglia Hofheimer: facevo fotografie, sviluppavo, stampavo e vivevo la storia.

L’estate finì. Dovevo tornare al college. Il mio compagno di stanza del liceo, Masaaki Okada, accettò di fare il design e Charles fece l’editing. Non vidi layout e selezione fino a che il libro non fu finito e io ricevetti una copia di Tell It Like Is is in Missouri. Il libro aveva un prezzo di 2 dollari e i soldi erano destinati alla Norfolk Ministerial Association per essere usati per cibo e vestiti per le famiglie disagiate.

Verso la fine del 2014 ebbi modo di riconnettermi con i Liggins, Non avevo solo perso i contatti ma entrambi, Charlie ed io, nemmeno ricordavamo i loro nomi. Erano passati 48 anni, la vita con le nostre famiglie e tutte le altre cose. Avevo girato il mondo per scattare più di 40 storie per National Geographic ed ero entrato alla Magnum. Insomma questo progetto fu sepolto e dimenticato fino ad ora. Grazie al Norfolk Virginan Pilot che fece una storia su di me in cerca della famiglia Liggins, fui in grado di ritrovarli. Adesso io e i Liggins siamo amici. Esattamente come lo eravamo quando loro con gentilezza mi aprirono le porte nel 1967.

Biografia

Nato a San Francisco nel 1943, David Alan Harvey è cresciuto in Virginia. I suoi libri Cuba (1999) e Divided Soul (2003) catturano le radici culturali che legano e le Americhe alla penisola iberica. Living Proof (2007) esplora la cultura hip-hop. Nel 2012 ha pubblicato (Based on a True Story) in collaborazione con il figlio. Bryan Harvey. All’età di 23 anni, David documentò la vita di una famiglia nera a Norfolk, in Virginia: il libro che ne è derivato, Tell It Like It Is, pubblicato nel 1967, è stato ripubblicato nel 2015. Il suo libro più recente è Jeju Haenyeo (2015), sulle “donne del mare” dell’isola di Jeju on Corea del Sud. Il suo lavoro è stato esposto nelle gallerie e musei di tutto il mondo. Per National Geographic magazine ha scattato più di 40 storie dal 1973. Ha fondato e dirige BurnMagazine e BurnBooks, che ospitano il lavoro sia di meastri della fotografia che di fotografi emergenti. Harvey è entrato alla agenzia Magnum nel 1993 e ne è diventato membro effettivo nel 1997. Vive negli Outer Banks, in North Carolina.

Info mostra

Inaugurazione
Venerdì 10 giugno 2016 alle 18.00

Luogo
Officine Fotografiche – Via Giuseppe Libetta, 1 – Roma

Orari
Lun – Sab: 10.00 – 20.00

Dal 10 giugno al 2 luglio 2016
domenica chiuso

ilnono piano mostra di jessica dimmock immagine di donna
Mostra fotografica - giovedì 12 maggio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il Nono Piano di Jessica Dimmock

Jessica Dimmock
a cura di i Eliana Bambino, Mariella Boccadoro, Sarah Carlet, Valeria Fornarelli, Mario Gentili, Elena Hanim Onem, Annalisa Polli, Flavia Rossi. Coordinati da Alessandra Mauro per il masterclass in curatela fotografica
In collaborazione con Fondazione Forma per la Fotografia.

Al Nono Piano di un appartamento di Manhattan vive una comunità di tossicodipendenti con cui la fotografa Jessica Dimmock viene a contatto.

La frequentazione con questa casa e con le persone che la abitano diventa il tema di un progetto di documentazione fotografica di grande forza e impatto che vincerà, nel 2007, il “PREMIO F” dedicato alla fotografia per la documentazione sociale.

Questa mostra presenta una selezione delle immagini del progetto, raccolte anche in un libro di grande successo, in una selezione che ripercorre la storia dell’incontro della fotografa con i protagonisti del Nono Piano, le loro storie e le loro scelte di vita, anche dopo l’abbandono dell’appartamento.

Questa mostra è anche un esperimento: riuscire a lavorare collettivamente intorno a una mostra fotografica, la sua organizzazione, la sua sistemazione nello spazio come frutto di un progetto didattico-formativo quale la masterclass in curatela fotografica.

A cura di Eliana Bambino, Mariella Boccadoro, Sarah Carlet, Valeria Fornarelli, Mario Gentili, Elena Hanim Onem, Annalisa Polli, Flavia Rossi, coordinati da Alessandra Mauro.

 

La mostra è realizzata in collaborazione con Fondazione Forma per la Fotografia.

logo-fondazione-

Info mostra

Info mostra

Dal 12 al 24 maggio 2016
Inaugurazione giovedì 12 maggio ore 19.00
Officine Fotografiche Roma
Via Giuseppe Libetta, 1
00154 – Roma
www.officinefotografiche.org

Orari
Dal lunedì al venerdì
Dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 19.30
sabato e domenica chiuso
Ingresso libero.

pannelli pubblicitari in metropolitana
Mostra fotografica - Giovedì 5 maggio ore 19 - Teatro Ambra alla Garbatella - Spazio Ambrarte

OPERAPRIMA | Mostra al Teatro Ambra alla Garbatella

di Mauro Operamolla
A cura di Maurice Carucci

OPERAPRIMA rappresenta una selezione di fotografie raccolte e presentate in 3 ATTI, quale sintesi di tre dimensioni alle quali il fotografo è particolarmente attento: forme, colori e movimento.

ATTO 1° – LE PERSONE Palcoscenico privilegiato, in questo atto, è la New York contemporanea. Qui, la luce, i contrasti, le azioni, gli attimi catturati nella quotidianità della popolazione newyorkese hanno caratterizzato e ispirato questa prima parte del lavoro. Protagonisti e scenografia vengono ritratti in chiaroscuro; linee, luci e ombre rappresentano la guida alla lettura di questo fresco e moderno affaccio all’essenza della città.

ATTO 2° – I COLORI Un viaggio nell’entroterra sardo, uno sconfinato mondo di colori catturati ed esaltati nel dettaglio dell’architettura urbana di un paese: Bosa. Qui linee e luci lasciano spazio a forme e volumi reinterpretati in chiave bidimensionale. Un buffetto affettuoso alla realtà, una carezza al paesaggio inteso e visto come una straordinaria pianura cromatica. Chiare le ispirazioni che trovano origini nello studio del fotografo Franco Fontana.

ATTO 3°STREET-ART Le arti si influenzano reciprocamente mutuando in chiave simbiotica ispirazione e spinta. L’unione di due spazi artistici trova, in questo ultimo atto, un momento di sintesi astrattamente concreta. Ed è cosi che ad ogni corrente pittorica viene simbolicamente associato il contraltare fotografico, pur figlio della stessa visione che prima aveva mosso mano e pennello. Qui non si inventa, si rivive. Qui non si improvvisa, si recita un copione capito, fatto proprio ed interpretato.

Tre atti da vivere con intensità, alla ricerca del dettaglio, nell’ascolto del tutto.

Mauro Operamolla nasce a Roma nel 1970, incontra la fotografia nel 2010, anno nel quale inizia il percorso di crescita all’interno di Officine Fotografiche Roma attraverso la frequenza di numerosi corsi di tecnica e linguaggio del mondo della fotografia.

Info mostra

Teatro Ambra alla Garbatella
piazza Giovanni da Triora, 15 – 00154 Roma
teatroambra.it

Dal 5 al 28 maggio 2016

Orari di apertura al pubblico:
Lunedì 9.00 – 13.00;
dal martedì al venerdì 9.00-13.00 e 15.00 – 22.00 nei giorni di spettacolo; 9.00-17.00 negli altri giorni;
sabato 15.00 – 22.00;
domenica 15.00 – 20.00.