©Mario Carbone, Pescatori e isola Tiberina, 1956
Laboratorio fotografico per bambini e passeggiata a Trastevere - domenica 17 dicembre ore 14.30 -16.30 - Museo di Roma in Trastevere

Trastevere tra memoria e contemporaneità

Museo di Roma In Trastevere / Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Officine Fotografiche Roma.

Nell’ambito deIle Passeggiate Fotografiche Romane promosse dal MiBact, domenica 17 dicembre  dalle 14.30 alle 16.30 si svolgerà il laboratorio per bambini dai 10 ai 13 anni con passeggiata fotografica nelle piazze del rione, condotto da Simona Filippini e Silvia Telmon e con la guida del regista Ivano De Matteo. Il laboratorio nasce dalla collaborazione tra Officine Fotografiche Roma e il Museo di Roma in Trastevere. 

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Presentazione editoriale - Martedì 12 dicembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

La Crepa di Carlos Spottorno e Guillermo Abril

Martedì 12 dicembre ore 19 a Officine Fotografiche Roma presentiamo il libro “La Crepa” di Carlos Spottorno e Guillermo Abril, il libro è stato menzione speciale dell’Aperture Photobook Award  2017 e vincitore del Premio Atomium nella categoria Reportage a fumetti al Brussels Comic Strip Festival 2017.

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Presentazione editoriale e mostra - Giovedì 23 novembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Presentazione editoriale e mostra illustrazioni Nemo's

Nemo's
In collaborazione con Logos Edizioni.

Giovedì 23 novembre ore 19 presentazione editoriale di Who is Nemo’s e H2O e mostra delle illustrazioni originali alla presenta dell’artista.

NemO’s ha iniziato a disegnare ancora prima di imparare a scrivere. Dopo la scuola media, si è iscritto al Liceo Artistico della sua città e in quel periodo si è avvicinato al “writing” e alla street art. Nel momento in cui ha iniziato a disegnare sui muri cittadini ha dovuto scegliersi un “Tag” e ha optato per Nemo, come il capitano di Ventimila leghe sotto i mari, il protagonista di uno dei primi fumetti di Winsor McKay e, da ultimo ma non per importanza, come la parola latina per “nessuno”, che rende il suo lavoro ancora più misterioso.

Ha aggiunto il genitivo sassone ’s in modo che il suo nome d’arte significhi “di nessuno”, così da completare il paradosso insito nel proprio modo di identificarsi. Ha iniziato a scrivere il suo nome sui muri per poi abbandonare il writing e l’aspetto calligrafico iniziando a riprodurre i suoi disegni.

È passato così a utilizzare personaggi e disegni per esprimere se stesso e tradurre visivamente le idee che non avrebbe potuto comunicare a parole. Il suo percorso artistico lo ha portato a maturare un particolare interesse per i colori e la carta riciclata e si è messo in cerca di un modo per “dipingere” i suoi disegni.

Fino a quel momento aveva usato solo vernice spray e colori acrilici ma la carta aveva qualcosa di speciale, era una materia viva. Il lavoro di NemO’s si divide in immagini grafiche ed essenziali, veicolando un messaggio sociale attraverso personaggi che compiono azioni poetiche e surreali come quelli di una fiaba non meglio definita.

Di recente ha iniziato a combinare la sua “tecnica con la carta” e disegni che affrontano tematiche sociali.
Il suo primo libro, Who is NemO’s, è una raccolta di disegni, ma soprattutto di riflessioni fatte con occhi critici e consapevoli sulla quotidianità che ci circonda, traducendola per immagini attraverso un umorismo macabro e cinico.

A ispirare la spinta espressiva di NemO’s è soprattutto la meraviglia per il potenziale umano e allo stesso tempo il disgusto per la società cosiddetta “civilizzata” che siamo riusciti a creare; una società che ci schiaccia, ci umilia e ci riduce a mera carne da macello, rendendoci prigionieri della nostra ingombrante materialità e della nostra spasmodica ricerca di perfezione e immortalità.

Non a caso, i protagonisti delle sue opere sono soprattutto corpi nudi, deformi e dalla pelle flaccida, spesso legati, straziati e ingabbiati, e sempre vittime inermi e allucinate della loro umiliante condizione di esseri umani.

Le contraddizioni, le ingiustizie e le ipocrisie del mondo in cui siamo costretti a vivere prendono così la forma di incubi che si insinuano nella mente e nell’animo dello spettatore con la speranza di risvegliarne il desiderio di riscatto.

H2O, è costituito da quindici disegni consecutivi e visionari che traducono in un’allucinazione fantascientifica le conseguenze dello spreco di acqua sul nostro pianeta. Il personaggio che abbiamo già visto sui muri che fiancheggiano le strade delle nostre città e nel volume Who is Nemo’s ci accoglie nella prima tavola, intento a succhiare una cannuccia.
È l’incarnazione dell’uomo contemporaneo. La cannuccia, in questo libro che si snoda in orizzontale, in quindici tavole da affiancare una all’altra, striscia a terra e si trasforma in un tubo bicolore che si prolunga come un filo a cucire virtualmente tutte le pagine.

Attraverso la cannuccia l’uomo attinge acqua dal pianeta, mentre le tubature proliferano fino a formare una selva intricata. Sono i tubi di una pompa di benzina, di una macchinetta del caffè, i tubi collegati agli annaffiatoi che gravano sulla schiena durante il lavoro nei campi. Non abbandonano l’uomo nemmeno quando fa i suoi bisogni e continuano a serpeggiargli intorno mentre pulisce il pavimento o siede nella vasca da bagno.

Tutte situazioni quotidiane, in cui le tubature che ci circondano e solitamente rimangono nascoste vengono alla luce svelandoci come effettivamente utilizziamo la nostra risorsa più preziosa.

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Incontro di presentazione "La giovane fotografia italiana incontra il Paese" - venerdì 17 novembre ore 19.15 - a Officine Fotografiche Roma

Call For Project | Abitare

in collaborazione con il Mibact e Il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo

Introduce:
Emilio D’Itri / Direttore artistico Officine Fotografiche

Intervengono:
Fabio De Chirico / Dirigente MiBACT – Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane
Milena Farina / Architetto e Urbanista Università Roma Tre
Alessandro Imbriaco / Fotografo
Emiliano Mancuso / Fotografo

Coordina:
Matteo Balduzzi / curatore presso Museo Fotografia Contemporanea

In occasione del lancio delle Call for Projects #ABITARE, riservata a fotografi italiani #under35, si propone un momento di riflessione sulla fotografia contemporanea.

L’incontro discute il ruolo che la committenza pubblica può avere oggi per stimolare un’indagine sul paesaggio sociale in Italia attraverso gli strumenti dell’arte e per favorire la sperimentazione di nuove pratiche, linguaggi e progettualità.

l tema dell’abitazione e dell’abitare, intesi nella loro accezione più ampia, rappresentano oggi una questione centrale per quanto riguarda non soltanto le discipline del territorio e le politiche urbane, ma per la società nel suo complesso, di fronte alle sfide che le rapide trasformazioni economiche, politiche e sociali di questo inizio di millennio impongono alla vita delle persone.

La fotografia, nelle molteplici sfaccettature in cui si articola oggi e nella straordinaria capacità di ibridarsi con altre pratiche e linguaggi, rimane uno degli strumenti privilegiati per indagare una realtà sempre più complessa.

Agli artisti è affidato il compito di captare, interpretare e visualizzare nuove modalità di abitare gli spazi, da quello domestico a quello urbano, e indagando la relazione tra pubblico e privato, dentro e fuori, reale e virtuale, individuale e collettivo.

La partecipazione alla call è gratuita ed è rivolta ad artisti residenti in Italia, maggiorenni, che non abbiano compiuto il 36esimo anno di età alla data di pubblicazione della call. Occorre presentare la documentazione indicata nel bando entro le ore 12.00 del giorno 1 dicembre 2017 all’indirizzo abitare@mufoco.org.

L’appuntamento si configura anche come momento di approfondimento dei temi della Call e di dialogo con i possibili partecipanti.

Ingresso libero fino a esaurimento posti!

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Presentazione editoriale - Giovedì 16 novembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Past Perfect Continuous

di Igor Posner
Francesco Merlini, photoeditor dell'Agenzia Prospekt, dialogherà con l'autore

Giovedì 16 novembre alle 19 presentiamo il libro “Past Perfect Continuous” di Igor Posner edito da Red Hook Editions a Officine Fotografiche Roma. Durante la presentazione Francesco Merlini, photoeditor dell’Agenzia Prospekt, dialogherà con l’autore.

L’ingresso è libero. 

Il Reportage
Presentazione rivista - Venerdì 3 novembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il Reportage - incontri di fotogiornalismo

Venerdì 3 novembre alle 19 riprendono gli incontri di fotogiornalismo di Il Reportage a Officine Fotografiche Roma, per l’occasione sarà presentato il nuovo numero di Reportage, il numero 32.

Modera: Riccardo De Gennaro (direttore di Il Reportage)
Intervengono: Cristiano Tinazzi (giornalista) e Graziano Graziani (scrittore e giornalista)

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Presentazione editoriale - Giovedì 26 ottobre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

APPLEBY

di Mattia Zoppellaro
Presentazione a cura di Daria Scolamacchia

Giovedì 26 ottobre, alle ore 19.00, Mattia Zoppellaro presenta il suo libro Appleby a Officine Fotografiche di Roma.
L’incontro sarà un’occasione per ascoltare i racconti del fotografo rappresentato dall’Agenzia Contrasto che ha seguito per quattro anni la fiera dei cavalli di Appleby.
Appleby è un appuntamento annuale nel Westmorland, in Cumbria, che ogni primo giovedì di giugno attira tra i 10.000 e i 15.000 rom, gipsy e Irish Travellers di tutto il Regno Unito, che si incontrano per comprare e vendere cavalli, ritrovare vecchi amici e parenti e celebrare la loro cultura.

La fiera si tiene alle propaggini della città, lungo il fiume Eden, vicino a Gallows Hill, “la collina della forca”, così chiamata perché un tempo era qui che avevano luogo le pubbliche esecuzioni.

Dal 2012 al 2016 Zoppellaro, da sempre affascinato dalle sottoculture, ha puntato l’obiettivo su questo festival e soprattutto sugli Irish Travellers per dare vita a un reportage che è a tutti gli effetti uno studio antropologico.

Gli Irish Travellers, detti anche “Pavee”, sono un gruppo etnico nomade che ha mantenuto inalterate nel tempo molte delle sue tradizioni culturali. Parlano per lo più inglese, ma le loro origini storiche sono tutt’altro che certe.

Alcuni dicono che i loro antenati sono i proprietari terrieri irlandesi che persero i loro possedimenti dopo la conquista dell’Irlanda da parte di Cromwell e in seguito alla carestia che si abbatté sulle loro terre nel XIX secolo; altri sostengono che discendono dall’artigiano che forgiò i chiodi con cui fu costruita la croce di Gesù, e che quest’onta abbia costretto i Pavee a vagare in eterno senza dimora.

Durante la presentazione Mattia Zoppellaro ci parlerà dello spirito di appartenenza degli Irish Travellers, delle loro contraddizioni e tradizioni, dell’orgoglio di chi ha voluto mantenere intatte le proprie tradizioni culturali nonostante le difficoltà e l’emarginazione.

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Presentazione di Reportage numero 31 e - Giovedì 14 settembre ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il Reportage - Incontri di Fotogiornalismo

Giovedì 14 settembre 2017 – dalle ore 19 doppio appuntamento con Il Reportage: la serata si apre con la presentazione del numero 31 della rivista (luglio-settembre) e si concluderà con la premiazione ufficiale dei vincitori del primo premio giornalistico “Il Reportage”. L’ingresso è libero.

Il Reportage
Incontri di Fotogiornalismo - Martedì 18 aprile ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il Reportage - nuovo numero

Martedì 18 aprile alle 19 ospitiamo a Officine Fotografiche la presentazione del nuovo numero della rivista “Il Reportage”. Interverranno alla serata: Emanuele Camerini, fotografo, Graziano Graziani, giornalista, Nola Minolfi, fotografa Riccardo De Gennaro, direttore il Reportage.

ragazzi che corrono sulle dune del deserto
Presentazione editoriale - Martedì 4 aprile ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Harraga di Giulio Piscitelli

di Giulio Piscitelli
a cura di Giulia Tornari

Martedì 4 aprile alle 19 presentiamo a Officine Fotografiche Roma il libro di Giulio Piscitelli HARRAGA In viaggio bruciando le frontiere a cura di Giulia Tornari per Contrasto.

Contrasto pubblica l’edizione internazionale di Harraga, il primo libro di Giulio Piscitelli, fotogiornalista italiano il cui lavoro è rappresentato dall’Agenzia Contrasto. Harraga è il termine con cui, in dialetto marocchino e algerino, si definisce il migrante che viaggia senza documenti, che “brucia le frontiere”. Giulio Piscitelli ha seguito le rotte dei migranti che provano a entrare in Europa. Lo ha fatto nel Mediterraneo orientale e in quello occidentale, imbarcandosi in Tunisia per raggiungere le coste italiane, documentando le enclave spagnole di Melilla, i viaggi verso Lampedusa, i profughi del Corno d’Africa che attraversano il deserto, i siriani, gli iracheni, gli afghani che approdano sulle isole greche nella speranza di raggiungere l’Europa. Frutto di un lungo progetto iniziato nel 2010, Harraga è una testimonianza unica, in immagini e parole, del periodo storico che stiamo attraversando; un archivio visivo che lascia un segno indelebile nella mente di chi guarda. Le immagini del libro documentano le lunghe attese prima della partenza (trascorse in appartamenti gestiti da bande mafiose locali che lucrano sul traffico di migranti), il tragitto, l’arrivo. Un approdo, però, che non significa la fine del viaggio. Quello di Piscitelli è infatti anche il primo reportage che documenta cosa attende i migranti al loro arrivo: i CIE, lo sfruttamento della manodopera a Rosarno, i campi di Castelvolturno. Giulio Piscitelli ha seguito anche La Rotta Balcanica documentando gli sbarchi sull’Isola di Kos e di Lesbo le migliaia di persone a Idomeni in attesa di attraversare il confine tra Grecia e Macedonia.

La testimonianza presentata in Harraga è un lungo racconto che si articola in tre momenti fondamentali che corrispondono alle diverse fasi del reportage: dalle rotte africane verso l’Europa, passando per l’Italia e la Francia, fino ad arrivare alla rotta balcanica. Un diario visivo, un itinerario vissuto e raccontato in prima persona dal fotografo stesso. La spontaneità e l’intensità della scrittura diaristica, che accompagna con un unico grande sguardo le fotografie, amplifica il valore della testimonianza. L’attenzione del fotografo incontra “l’uomo” di cui racconta caso per caso e con grande umanità le esperienze e i drammi personali.

Completano il volume un testo introduttivo di Alessandro Leogrande e le mappe inedite disegnate appositamente per questo lavoro dal cartografo Philippe Rekacewicz.

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Evento di lancio della campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal basso - Mercoledì 15 marzo ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Sosteniamo "Le cicale" | serata di crowdfunding

Un progetto di documentario di Emiliano Mancuso e Federico Romano
in collaborazione con Zona

Mercoledì 15 marzo alle 19 presenteremo a Officine Fotografiche il lancio del progetto “Le cicale” a cura di Emiliano Mancuso e Federico Romano, sulla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal basso.

Le Cicale è un viaggio intimo nella vita di chi, già andato in pensione o in procinto di andarci, pur senza il supporto dello stato sociale continua a lottare perché è un diritto arrivare vivi alla morte.
Durante la serata si alterneranno proiezioni di estratti dal documentario in lavorazione con gli interventi degli autori e di Fabrizio Nizi (Action) e Daniele Nalbone, giornalista e scrittore.

 

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zona

 

locandina take me to the river
Doppia presentazione editoriale - Martedì 14 febbraio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Take me to the river

in collaborazione con DER*LAB

Due libri, due fiumi, un racconto di identità, memoria e conflitto lungo la riva.

A come Arno e Tara, il fiume dei miracoli: due libri attraversati da un fiume. Due storie italiane che riflettono sul corso d’acqua come confine identitario, come motore di sviluppo, come custode di leggende e come catalizzatore di contraddizioni.

A come Arno di Paolo Cagnacci e Matteo Cesari, ultimo photobook curato e prodotto da DER*LAB, è un’indagine tra presente e memoria del fiume Arno a 50 anni dalla grande alluvione del 4 novembre 1966.

Tara, il fiume dei miracoli del Collettivo DAV che, dopo il sold out della prima edizione, DER*LAB presenta in una nuova versione pocket, è un’esplorazione fotografica di un piccolo fiume, le cui acque sono considerate miracolose, che scorre all’ombra dell’ILVA di Taranto.

Take Me To The River, presentazione e temporary exhibition, porta a Officine Fotografiche i temi e le immagini di A come Arno e Tara, il fiume dei miracoli.

Il fiume, non solo come luogo fisico ma anche come paesaggio sociale e culturale, diventa elemento unificante di due progetti e di due territori che, collocati a longitudini diverse – sud e nord d’Italia – sono entrambi segnati da un conflitto, a tratti paradossale, tra diritti della terra e rincorsa al progresso.

Laia Abril immagine di donna con libro in mano
Incontro - Lunedì 30 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Incontro con Laia Abril

Lunedì 30 gennaio alle 19 ospiteremo a Officine Fotografiche Roma la fotografa spagnola Laia Abril per un incontro aperto al pubblico.

Durante la serata l’autrice racconterà la genesi delle idee e i processi creativi alla base dello sviluppo editoriale dei suoi progetti passati e a quelli previsti in uscita per il 2017.

I progetti

‘The Epilogue’ è il racconto di una storia sulla malattia e sulla perdita attraverso una narrazione empatica e un intenso lavoro di ricerca dell’autrice e di ricostruzione della memoria. Il libro è stato selezionato per il ParisPhoto-Aperture First Book Award, il Kassel PhotoBook Festival e il Photo España Best Book Award. ‘Lobismuller’ narra dal punto di vista femminile la storia di Manuel Blanco Romasanta, sanguinoso e più enigmatico serial killer della Spagna; è stato presentato a Paris Photo nel 2016. ‘On Abortion’ è un progetto sull’aborto che documenta e allo stesso tempo concettualizza i pericoli e i danni causati dalla mancanza di accesso legale, sicuro e libero all’aborto. Il libro, che fa parte del progetto più ampio A History of Misogyny, sarà pubblicato da Dewi Lewis nel 2017.

Laia Abril (Barcelona, 1986) è una fotografa, book maker e artista visiva di Barcellona. Dopo essersi laureata in giornalismo a Barcellona, e aver studiato fotografia a New York, è stata artista in residenza a FABRICA, dove ha lavorato 5 anni come editor creativa e fotografa per COLORS Magazine.
I suoi progetti sono stati mostrati internazionalmente: Stati Uniti, Canada, GB, Cina, Polonia, Germania, Olanda, Svizzera, Francia, Italia e Spagna. Il suo lavoro si trova in collezioni private e pubbliche come il Musée de l’Elysée, il Winterthur Museum in Svizzera o il MNAC di Barcelona. Nel 2015 è stata nominata per Paul Huf Award di Foam, e per la Joop Swart Masterclass nel 2014. Più di recente, ha ricevuto il Premio Revelación PhotoEspaña e il premio Madame Figaro – Rencontres Arles per l’esposizione A History of Misogyny, chapter one: On Abortion.

carretto con asino con fotografi a bordo
Presentazione - Giovedì 19 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Viaggio Fotografico

Giovedì 19 gennaio alle 19 ospitiamo Roberto Gabriele e Simona Ottolenghi di Viaggio Fotografico, con i quali abbiamo stretto una partnership con sconti riservati a tutti i nostri soci che decideranno di partire per un viaggio fotografico insieme a loro.

dettaglio copertina il reportage
Presentazione il Reportage n. 29 - Giovedì 26 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Il Reportage - nuovo numero e nuova grafica

Giovedì 26 gennaio alle 19 presentiamo a Officine Fotografiche Roma il nuovo numero della rivista il Reportage. La grande novità di questo inizio 2017 è una veste grafica completamente rinnovata. 

Uomo con cellulare in mano corso photo generation
presentazione editoriale - mercoledì 18 gennaio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

Photo Generation

di Michele Neri
Gallucci editore - Collana Capricci

Mercoledì 18 gennaio alle 19  presentiamo a Officine Fotografiche Roma il libro “Photo Generation”, di Michele Neri (Gallucci editore). Insieme all’autore sarà presente Riccardo Falcinelli, grafico e teorico del design.

“C’è una possibilità di contagio virtuoso tra Sebastião Salgado,
capace d’interpellare direttamente il pianeta, e Kim Kardashian che si
ritrae allo specchio con il proprio smartphone?”

IL LIBRO
Il mondo affronta un vibrante e pericoloso paradosso. Proprio quando, tra selfie, social e smartphone, viviamo d’immagini, vero alfabeto del nostro tempo, la fotografia tradizionale è in crisi: sembra aver perduto il suo prestigio, eclissandosi. Ma è proprio la generazione in cui tutti sono creatori d’immagini a dover riscoprire oggi l’eredità morale, rivoluzionaria, intellettuale dei grandi fotoreporter. Perché ognuno possa raccontare davvero la propria storia. È impossibile sfuggire alla marmellata di immagini che coprono il pianeta. Quali di queste hanno un significato? Quali ci danneggiano? Stiamo usando i nuovi mezzi di ripresa per descrivere noi e l’altro in modo corretto? E poi è giusto che tutto ciò che capiti sia raccontato? Da chi si è occupato professionalmente di fotografia giornalistica ed è stato precursore nel campo delle foto scattate con gli smartphone, una provocazione per non rimanere vittime della società delle immagini. Quale forma artistica prenderà la fotografia? Come rinascerà l’interpretazione del mondo attraverso l’obiettivo, che sia di una camera digitale o di un telefonino?

L’AUTORE
Michele Neri (Milano, 1959) ha diretto la gloriosa agenzia fotografica “Grazia Neri” creata dalla madre e ha fondato (insieme a Marcello Mencarini) la prima comunità al mondo di fotografi con il telefonino: Makadam. È autore del mémoire Scazzi, scritto insieme al figlio Nicola.