
La fotografia, con il suo potere espressivo, può diventare uno strumento di emancipazione e inclusione sociale. Offrire percorsiformativi in questo settore fornisce agli individui competenze pratiche, aprendo opportunità nel mondo del lavoro creativo. Inoltre agisce anche come mezzo di riqualificazione, permettendo agli individui di trasformare le proprie prospettive e di perseguire nuove direzioni.

La pubblicazione Tongue on Flames raccoglie una selezione delle numerose fotografie che Lina Pallotta scatta tra il 1992 e il 2011 documentando la vitalità poetica della New York underground, un viaggio notturno tra il Nuyorican Poets Café, St. Mark’s Church, Fez Café, il Bowery Poetry Club, popolato da figure come Sapphire, Bob Holman, Saul Williams, Penny Arcade e John Giorno. Il progetto tiene traccia di una scena ancora attiva, che incrocia l’impegno politico, l’arte e la costruzione di comunità temporanee. Inoltre si colloca in un momento di crescente attenzione internazionale nei confronti dell’intersezione tra la produzione fotografica e quella poetica.

OGGETTO DELLA PROPOSTA
Oggetto della proposta è l’indagine del rapporto tra città e ambiente, salvaguardie e recupero di spazi fisici destinati a spazi culturali con una modalità cross- settoriale che include fotografia, performance live, dibattito pubblico, passeggiate a contenuto fotografico, musicale, storico e naturalistico, laboratori, letture portfolio e co-creazione. Obiettivo è operare su diversi livelli di linguaggio e di interazione e rivolgersi ad un pubblico eterogeneo per background e per interessi culturali, coniugando amatoriale e professionale, facendo riflettere e sensibilizzando sulle tematiche ambientali, fornendo un racconto della realtà per immagini, testi e musica, stimolando una riflessione collettiva e fornendo allo stesso tempo diversi strumenti per interpretare gli stimoli proposti.

VOLTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
con le fotografie di: Andrea Boccalini, Daria Addabbo, Dario De Dominicis, Simona Filippini, Stefano Mirabella e Fabio Moscatelli.
Officine Fotografiche è stata incaricata dal Sistema dei Conti Pubblici Territoriali dell’Agenzia per la coesione territoriale di realizzare una serie di reportage sui mestieri della Pubblica Amministrazione in Italia. Sei indagini fotografiche su settori chiave per i servizi pubblici alla comunità mostrano come dietro ai dati sulla spesa pubblica ci sono le persone che ci lavorano.
I sei fotografi che hanno messo il loro sguardo al servizio di questo progetto sono Andrea Boccalini, Daria Addabbo, Dario De Dominicis, Simona Filippini, Stefano Mirabella e Fabio Moscatelli.
Tutto il lavoro è racchiuso in un Libro ed è una mostra Fotografica curata da Emilio D’Itri e Alberto Placidoli

Se la periferia fosse l’angolo dell’alternativa.
Lo spazio del cambiamento.
L’ambiente dove immaginare una possibilità altra.
Sognare il ribaltamento.
Chi ufficialmente fa la storia disegna la carta geografica, tira i confini, stabilisce il conosciuto.
C’è chi fantastica una soluzione diversa.
Un posto dove l’immaginazione ha cittadinanza, un diritto al superamento del dato.
Abbiamo cercato di raccontare questo luogo immaginifico, questa allucinazione, aiutare a guardare oltre il luogo comune.
Inventare una visione, guardare inventando.

C’è del verde in città. Non quello dei parchi e delle aree attrezzate, istituito dall’uomo, ma un verde ribelle, anarchico: si slancia dalle crepe dei marciapiedi, prorompe nelle aiuole e nei terreni incolti, addobba ruderi e manufatti abbandonati. Frammenti di quello che Gilles Clément chiama “Terzo paesaggio”, uno spazio di risulta, improduttivo e perciò ignorato o malvisto dalla società, ma rifugio e incubatore prezioso di biodiversità in ambiente urbano.
Durante il laboratorio indagheremo con creatività la natura di questo verde marginale cercando di sviluppare uno sguardo nuovo. Sulle orme di Clément, proveremo ad “avvicinarci alla diversità con stupore”, considerando “la non-organizzazione come un principio vitale grazie al quale ogni organizzazione si lascia attraversare dai lampi della vita”.
progetto promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
in collaborazione con il Comune di Roma
Officine Fotografiche Roma ha preso parte nel 2017 allo studio e all’organizzazione delle Passeggiate fotografiche Romane, evento promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in collaborazione con il Comune di Roma.
Dopo una lunga e difficile selezione, siamo felici di annunciare i nomi dei selezionati per partecipare a DNApictures 2015, il laboratorio di fotografia di scena con Samantha Marenzi in collaborazione con Officine Fotografiche e DNA/Romaeuropa Festival.
Alessandra Ascrizzi, Chiara Ernandes, Dayana Montesano, Fabio Caramelli, Gioia Onorati, Marco Pasqua, Matteo Domenico Recine, Michela Corsi, Patrizia Chiatti, Silvia Aresca
Il laboratorio si terrà dal 31 ottobre al 14 novembre, e prevede una mostra finale che sarà allestita nello spazio espositivo di Officine Fotografiche dal 3 al 9 dicembre.
Le sessioni di ripresa avranno luogo dal 3 al 7 novembre al Teatro India, con orari da definire.
Il laboratorio avrà inizio con un incontro di natura teorica sabato 31 ottobre dalle 15:00 alle 18:00 presso l’Opificio in Via dei Magazzini Generali 20/A.
Sabato 14 novembre dalle 15:00 alle 19:00 presso Officine Fotografiche (Via Giuseppe Libetta, 1) si terrà una lezione conclusiva dedicata all’analisi critica dei lavori prodotti e alla selezione del materiale destinato alla mostra finale.
Complimenti a tutti e grazie per aver partecipato!
in collaborazione con Fondazione Romaeuropa e il network Aerowaves
A partire dal 2014, la Fondazione Romaeuropa e Officine Fotografiche Roma collaborano ad un progetto pluriennale sulla rappresentazione fotografica dell’atto performativo.
A tal fine, in occasione del Romaeuropa Festival, organizzano ogni anno DNApictures, un laboratorio di fotografia di scena a partecipazione gratuita e su preselezione, che si tiene tra ottobre e novembre sotto la guida della fotografa e docente Samantha Marenzi.
Il laboratorio consiste in lezioni teoriche e in alcune sessioni di scatto durante le prove generali degli spettacoli della sezione DNAeurope del Romaeuropa Festival.
Alla fine del laboratorio le fotografie realizzate dai partecipanti sono selezionate da una commissione interna di Officine Fotografiche Roma e Fondazione Romaeuropa per essere esposte in una mostra nella sede di Officine Fotografiche Roma a fine anno.
Le fotografie realizzate durante il laboratorio confluiscono poi in un archivio della Fondazione Romaeuropa dedicato alla promozione della danza emergente e alle attività formative del network Aerowaves.
La collaborazione tra la Fondazione Romaeuropa e Officine si riflette anche nelle attività formative dell’Associazione. Nell’ambito del corso La fotografia e la scena – corso teorico-pratico di scatti di teatro e danza, tenuto da Samantha Marenzi sono infatti previsti incontri con alcuni artisti coinvolti nelle attività della Fondazione, nonché alcune riprese fotografiche di performance realizzate durante l’anno.
Alcune foto del laboratorio 2014.
Info
DNA danza nazionale autoriale nasceva nel 2010 come focus sulla danza italiana d’autore. Dal 2013 l’indagine del codice genetico diventa europeo ospitando giovani coreografi di diversa nazionalità, così da trasformarsi in DNAeurope allargando definitivamente il suo campo di ricerca all’Europa, intendendola come una grande e unica Nazione.
- Officine Fotografiche Roma – via Giuseppe Libetta, 1
- Opificio Romaeuropa – via dei Magazzini Generali, 20/A
di Officine Fotografiche Roma, in collaborazione con le associazioni culturali Tra le Righe, L'Isola che c'è e Chiaramente
con il sostegno di Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo - Dipartimento Cultura - Servizio Spettacoli ed Eventi
Il 27 febbraio 2015, con il finissage della mostra iDyssey di Stefano De Luigi, si è conclusa la manifestazione La metafora del viaggio al tempo di Internet, progetto realizzato dall’Associazione Officine Fotografiche Roma con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura – Servizio Spettacoli ed Eventi, ed in collaborazione con le associazioni Chiaramente, L’Isola che c’è e Tra le Righe.
Il progetto ha indagato il tema del viaggio come metafora della vita, coinvolgendo un pubblico ampio di migranti, cittadini adulti e bambini delle scuole del Municipio Roma VIII, dove opera Officine Fotografiche Roma ed è situato il teatro della Parrocchia N.S. di Lourdes, sedi di realizzazione del progetto.