FOTOGRAFIE, CHIACCHIERE E DISTINTIVO
2-3-4 dicembre 2016
Quando: venerdì 2, sabato 2 e domenica 4 dicembre 2016
Orari: venerdì 18-20 / sabato 10-19 /domenica 10-fine lavori
Costo: 200 euro
Partecipanti: max.10
Durata: 20 ore
Si è spesso parlato della fotografia come indice, traccia, fossile, così come si è parlato della fotografia come strumento per congelare il momento, captare la velocità del vissuto, istante decisivo.
Si è anche parlato delle fotografie come superfici, spazi, luoghi. Contempliamo la fotografia come arte nei musei e nelle gallerie, allo stesso tempo interroghiamo la fotografia come emanazione della verità nei giornali, e usiamo fotografie per costruirci un’identità su reti sociali. Della fotografia si è scritta una storia, alcune storie. Questo workshop si propone di rovesciarne qualche mito, e di proporre un’altra storia, un po’ meno illustre e un po’ più oscena, dalla quale possiamo imparare di più sull’impatto che ha la fotografia sulle nostre vite e su come possiamo farne uso in maniera critica.
A questo scopo, ai partecipanti sarà proposto un iter teorico attraverso la storia meno conosciuta della fotografia che abbraccerà temi come il foto-ritratto criminale, la fotografia antropometrica e scientifica, l’immagine del “nativo” nelle colonie europee, la propaganda politica dei grandi stati totalitari del XX secolo (e non solo), i fotografi dei ghetti e dei lager nella Germania Nazista, il fotoreportage, la pubblicità, la moda e la pornografia, Abu Ghraib, Facebook, e il World Press Photo.
Le riflessioni teoriche saranno accompagnate da una serie di brevi attività pratiche mirate a esplorare creativamente i temi trattati.
Materiale necessario:
Ogni partecipante dovrà portare una macchina fotografica digitale, un lettore di schede/cavo per scaricare le fotografie, un computer portatile con un software per processare le immagini, un paio di forbici, il giornale (ogni partecipante potrà scegliere che testata), e una rivista illustrata (moda, sport, tecnologia, porno, tutto fa brodo).