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Fotografia: pensare, vedere e conoscere per inventare il mondo

Workshop con Mario Cresci
15 e 16 febbraio 2020
Quando: sabato 15 e domenica 16 febbraio 2020
(sabato e domenica intera giornata, con pausa pranzo)
Costo: 300 euro (più eventuale tessera associativa)
Posti liberi: 2 posti disponibili
 
Nota: questo workshop è organizzato all’interno dell’edizione 2019-2020 del Master Firma Visiva, a cura di Augusto Pieroni. La partecipazione al workshop è riservata agli studenti del Master, ma saranno selezionati due studenti esterni.
Per partecipare alla selezione è necessario inviare la propria candidatura, allegando un portfolio di almeno dieci immagini, all’indirizzo didattica@officinefotografiche.org entro il le 12 del 24 gennaio 2020.
L’obiettivo del mio intervento è quello di stabilire un rapporto frontale con ciascun partecipante con l’intento di superare il tradizionale rapporto tra docente e studente non sempre esaustivo e utile a quest’ultimo. Si tratta quindi da parte mia di entrare all’interno dei percorsi cognitivi e attitudinali di ogni persona con cui avrò il piacere di dialogare intensamente nei due giorni del workshop, usando i linguaggi e le scritture della Fotografia nella loro assenza totale di dogmi.
In questo senso non vi saranno punti di riferimento ai generi della storia della Fotografia ma vi saranno invece punti di riferimento alle ricerche di senso del reale visto attraverso la visione e l’uso del mezzo fotografico attuati nel passato e nel presente da fotografi-artisti o artisti fotografi (non importa la priorità) che hanno riflettuto e sperimentato la raffigurazione del mondo attraverso le immagini.
Rivedere e ripensare quindi la Fotografia come una parte rilevante e partecipe del pluriverso delle culture e dei saperi delle arti mentre il tempo della post fotografia è ormai presente nella sua complessità ponendo nuove dimensioni di pensiero e di visione del reale, molte da rifondare, verificare e rinnovare nei prossimi anni.
Su queste sintetiche basi, l’obiettivo finale del master prevede la realizzazione di un piccolo libro fotografico (un moleskine a soffietto di dimensioni tascabili) che ogni partecipante dovrà impaginare con le proprie fotografie seguendo la traccia di un tema personale condiviso e seguito da me durante le riprese e la selezione delle immagini.
Le riprese fotografiche saranno in esterni e intese come site-specific in relazione ai contesti ambientali scelti da ogni partecipante che per ragioni di tempo dovranno svolgersi nelle immediate vicinanze della sede della Scuola.
Se il tempo sarà sufficiente, infine, verrà proiettata una serie di fotografie dei partecipanti scelte collettivamente e predisposte per uno stampato digitale in cui saranno raccolte le immagini più significative unitamente a una parte dedicata alla descrizione scritta dei singoli progetti.Informazioni
Il Workshop prevede l’uso personale del portatile, un solo apparecchio digitale e un trepiedi (obbligatorio). I partecipanti dovranno tutti munirsi preventivamente di una Moleskine a fisarmonica (detta “leporello”) uguale per tutti.
Officine Fotografiche renderà disponibile la stampa di bozze per i provini e le stampe da impaginare nei menabò delle Moleskine.

Sabato 15 febbraio
Mattino
– Lezione frontale con discussione dei progetti, proposte e valutazioni finali per iniziare le riprese.
– Inizio delle riprese in esterni.
Pomeriggio
– Fine riprese in esterni.
– Lezione frontale con discussione e verifica delle immagini prodotte.
– Provini e prime stampe per impaginare le Moleskine.

Domenica 16 febbraio
Mattino
– Verifica finale delle immagini realizzate. Discussione e indicazioni di grafica editoriale per l’impaginazione di ogni singolo moleskine incluso un breve testo scritto a commento delle riprese effettuate da parte di ogni partecipante.
– Stampe dei provini e selezione delle immagini da utilizzare per le sequenze fotografiche.
Pomeriggio
– Discussione e analisi delle singole esperienze di ricerca svolte dai partecipanti.
– Verifica finale sui contenuti e le impressioni critiche ricavate dai contesti fotografati inclusi i rapporti con le persone e i luoghi frequentati durante le riprese.
– Definizione finale dei menabò fotografici delle Moleskine e modalità per il loro completamento incluso il progetto d’impaginazione del libro in stampa digitale delle immagini selezionate da ogni singola ricerca.

Mario Cresci
Fin dagli anni ‘70 è autore di opere eclettiche caratterizzate da una libertà di ri-cerca che attraversa il disegno, la fotografia, il video, l’installazione, il site specific.
È tra primi autori in Italia ad applicare la cultura del progetto coniugandola a una sperimentazione sui linguaggi visivi. Nel 2004 realizza la sua prima antologica “Le case della fotografia. 1966-2004” alla GAM di Torino, mentre nel 2017 riassume i suoi cinquanta anni di attività artistica nella mostra “La fotografia del No. 1964-2016” alla GAMeC di Bergamo.
Dal 2010 al 2012 realizza il progetto “Forse Fotografia: Attraverso l’arte; Attraverso la traccia; Attraverso l’umano” con una mostra itinerante nei musei di Bologna, Roma, Matera e pubblica per i tipi Allemandi Edizioni l’omonimo catalogo, un volume ricco di testi critici e immagini sul suo lavoro. Partecipa alla Biennale Arte di Venezia negli anni ‘71, ‘79, nel ‘93 in “Muri di carta. Fotografia e paesaggio dopo le avanguardie”.
Dal ‘74 alcune sue fotografie fanno parte della collezione del MOMA di New York. Molti lavori sono raccolti in diverse collezioni d’arte e fotografia contemporanea di note collezioni museali permanenti. Insegna all’ISIA di Urbino e alla FMAV di Modena. Vive e lavora a Bergamo.