Come la dovrei vedere
8 e 9 febbraio 2020
In due giorni di workshop guarderemo le immagini fotografiche considerandole da opposti punti di vista, mettendo sul tappeto tutta una serie di problemi che ci vorrebbe troppo tempo per mettere a fuoco da soli.
Creeremo le fotografie pensando al perché realizzarle, più che al come. Le finalità saranno quelle di aprire gli occhi dei partecipanti su ciò che solitamente non osservano, di scattare avendo in mente un piano che vada oltre la bravura nell’esecuzione, oltre la fotogenia dei soggetti. Andremo oltre, ma dentro: nei piani comunicativi impliciti delle foto.
Una parte dell’interazione quindi sarà dedicata alla teoria, ma l’altra sarà di tipo pratico e i materiali prodotti saranno oggetto di un’attenzione che andrà riportata su di sé, sul proprio linguaggio e sulla propria progettualità fotografica.
Gli iscritti dovranno disporre di una fotocamera digitale/smartphone/instant camera o equivalenti; inoltre dovranno portare circa 20 stampe che ben definiscano il proprio carattere fotografico (meglio se appartengono a serie o progetti diversi).