FASTIDIOSA
La Xylella Fastidiosa è il batterio responsabile della distruzione del 40% degli ulivi in Puglia. Con la perdita di 6,5 milioni di alberi, l’epidemia ha avuto un impatto devastante sul paesaggio e gravi conseguenze economiche in una regione dove l’ulivo è un simbolo di sostentamento, cultura, tradizione e identità. Il cambiamento climatico e l’uso di pesticidi sono stati identificati come alcuni dei fattori che hanno portato all’indebolimento del sistema immunitario degli alberi, favorendo la massiccia espansione dell’epidemia.
In sei anni di lavoro abbiamo documentato l’evoluzione della crisi, osservando come essa abbia trasformato il territorio e le vite di chi da sempre dipendeva dagli uliveti. Gli agricoltori non hanno solo perso il loro reddito, ma anche alberi che rappresentavano una parte fondamentale della loro storia familiare e comunitaria.
Il nostro progetto si è inizialmente concentrato sul lavoro nei campi, sulle storie personali dei contadini, per poi ampliare il suo sguardo sulle ricerche della comunità scientifica e sull’azione degli agronomi, impegnati nell’individuare varietà di ulivi selvatici naturalmente resistenti alla Xylella. Questa è, ad oggi, l’unica vera speranza per tutelare la biodiversità e ridare vita alla terra.
In un piccolo villaggio rurale, Gemini, nell’epicentro dell’epidemia, siamo stati ospitati per lungo tempo in un frantoio, dove abbiamo allestito una camera oscura per sviluppare i negativi sul posto, creando così una connessione diretta con l’ambiente che stavamo documentando. Abbiamo utilizzato una combinazione di fotografia analogica e digitale, microfotografia e Polaroid, raccolto documenti, materiali d’epoca e testimonianze audio e video, costruendo una narrazione articolata, tesa a dare rilevanza ad ogni singola sfumatura di questa catastrofe ecologica.
Il progetto Fastidiosa restituisce la portata di questa devastazione, ma anche gli sforzi di chi sta cercando di fermarla e la resilienza di una comunità che lotta per salvaguardare il proprio patrimonio. Con questo lavoro vogliamo mettere in luce l’impatto umano e ambientale profondo di una crisi che continua a segnare la Puglia e che ora minaccia l’intera Europa.
CAIMI & PICCINNI
Collaborano dal 2013 a progetti di fotografia documentaria e personale. Il loro coinvolgimento profondo nelle storie raccontate e il loro approccio senza filtri alla fotografia documentaria, che si focalizza principalmente sul rapporto tra uomo e territorio, hanno contribuito al loro riconoscimento internazionale. Il loro lavoro è regolarmente presente nella stampa e nei media di tutto il mondo: Geo, Die Zeit, The Guardian, Der Spiegel, Politico, Le Monde, L’Espresso, Internazionale, Wired, GQ, Newsweek, The Sunday Times e molti altri.
Vincitori di numerosi premi tra cui il Sony World Photography Award e dell’Earth Photo Award, hanno esposto in Europa e in Asia e pubblicato diversi libri fotografici, tra cui “Fastidiosa” (Overlapse Book), su una delle più devastanti epidemie vegetali dei tempi moderni, e una trilogia sulle “città in cambiamento”, tra cui “Güle Güle” su Istanbul (André Frère Éditions), finalista all’ Arles Author Book Award e al Luma Rencontres Dummy Book Award e in shortlist al Prix Nadar.
MOSTRA VISITABILE DAL 23 maggio al 13 giugno Orario mostra: lunedì-venerdì 9:30 - 13:00 | 15:30 - 19:00 sabato 10:00 - 12:30 domenica e festivi chiuso ingresso libero