ALBUM IMPOLVERATO
Mercoledì 4 giugno ore 18:30
inaugurazione mostra di Alberto Placidoli
ALBUM IMPOLVERATO
“Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla – ora soltanto – per la prima volta” (Cesare Pavese)
La frase sull’importanza del ricordo è alla base di questa retrospettiva che desidero dedicare ai Soci di OF, che mi hanno conosciuto più come organizzatore che come fotografo, e agli indimenticati amici dei Fotoclub del Lazio con i quali ho intrattenuto, per oltre 30 anni, rapporti di intensa e proficua collaborazione. Le stampe che presento sono parte di serie monotematiche e portfolio realizzate tra il 1980 e il 2011, l’arco temporale in cui sono stato presidente del G.f.r. Proposta 80, associato FIAF. Di questo lungo periodo, i primi quindici anni sono stati i più importanti per le molteplici esperienze maturate nel ricercare la mia strada, accompagnata da esperienze di camera oscura tra solarizzazioni, separazioni tonali, viraggi e il Cibachrome con l’uso di pellicole infrarossi, Dia in bn, ortocromatiche e Lith. Alcuni esempi vintage sono esposti in questa mostra. Autodidatta, distaccato dalle mode, dalle affermazioni competitive e ambizioni curriculari, ho concepito immagini di pubblica fruizione, né artistiche, né concettuali, né “potenti”. Pur non essendo mai uscito di casa senza un’ idea, sul campo mi sono affidato all’istinto, un modo di operare che, indipendentemente dai risultati ottenuti mi ha restituito, ogni volta, la possibilità di comprendere gli errori, il piacere di essermi messo in discussione, la gioia della scoperta, la soddisfazione per le relazioni stabilite con le persone e le cose del piccolo spazio di mondo in cui mi sono imbattuto. Mi è sempre appartenuta la tendenza ad osservare frontalmente la realtà, ad inquadrare senza angolazioni strane, senza dover intervenire a posteriori con manipolazioni creative, più adatte per partecipare ai concorsi. Qualche divagazione me la sono concessa, nonostante le critiche, con l’uso del 16 mm Zenitar per godere dell’illusione di poter abbracciare il prossimo, essere io stesso dentro la scena. Questo modo di operare, In una contemporaneità in cui prevalgono la tecnica (alla quale ho dedicato attenzione q.b.) la post-produzione digitale e la manipolazione estetica, mi sono affidato alle profonde zone dell’interiorità da cui emergono le soggettive emozioni. Al dunque, dico che la mia retrospettiva è una “semplice retrospettiva” di “tentativi fotografici”, come preferisco definire ogni mia fotografia, nati con pudore e umiltà, ripescati per l’occasione in un “Album impolverato”.
Alberto Placidoli
Sono nato a Roma nel 1949. Ho iniziato a fotografare a dieci anni con una Comet II Bencini. Durante gli studi superiori, con un amico che studiava fotografia e mi prestava una sua Nikon F, ho appreso tecniche di ripresa, sviluppo e stampa delle pellicole negative in BN. Dopo il servizio militare mi sono dedicato al cinema in Super 8 e nel 1980 ho ripreso a fotografare con una Icarex Stop down, nella sezione foto-cineamatori del mio CRAL e nella FIAF. Erano anni in cui non esistevano scuole di fotografia, non si parlava di linguaggio e figure retoriche, i libri erano pochi e costosi, le mostre non le ricordo, Franco Fontana a parte e Fulvio Roiter con il quale feci a Murano il mio primo workshop. La curiosità e la voglia di conoscenza mi hanno portato a spaziare, per cui non mi sono specializzato in un solo genere ma rivolto l’attenzione a ciò che mi attraeva tra cui i diaporami con più proiettori. Ho quindi deciso di percorrere due strade: quella del fotografo e quella dell’organizzatore di eventi (raduni, corsi, concorsi, workshop…) per gli altri, ma anche per me stesso. Nel 1983 e 1984 ho esposto le prime due personali e nel 1985, invitato dalla 3M a Savona, ho fatto parte della Collettiva del IV Incontro Biennale della Fotografia Italiana. Sono stato Consigliere Nazionale dell’ANAF (Associazione Nazionale delle Associazioni Fotografiche) e nella FIAF, dalla quale ho ricevuto i titoli onorifici BFI e AFI, ho ricoperto incarichi quali Delegato Provinciale di Roma, Delegato Regionale del Lazio, Docente del Dipartimento Attività Culturali, Giurato abilitato per i concorsi fotografici patrocinati dalla stessa FIAF. Negli anni Novanta ho stabilito rapporti con diversi Gruppi Culturali (Cicerone, di Roma e del Lazio, dei Romanisti, Fondazione Marco Besso) per i quali ho prodotto servizi, pubblicazioni e concorsi a temi del Lazio. Alla soglia del 2000 ho incontrato Emilio D’Itri e mi sono dedicato alle attività di Officine Fotografiche. Attualmente continuo a mantenere i rapporti con la FIAF come socio dell’Associazione Officine Creative Italiane. Mie fotografie e portfolio sono stati pubblicati su diverse produzioni della FIAF, riviste del settore degli anni Ottanta/Novanta, cataloghi dei concorsi. Ho pubblicato i libri: “Alla ricerca di Efesto” – “Tarquinia una storia senza tempo” – “Notes & Clicks” -“Antilogia-Mnemonica” – “Pier Paolo Pasolini io lo ricordo” (in corso di stampa). Nonostante la lunga attività fotoamatoriale non possiedo un sito web, né partecipo ai social media, preferendo una presenza più discreta e focalizzata sulla comunità fotografica reale.
MOSTRA VISITABILE DAL 04 AL 14 GIUGNO Orario mostra: lunedì-venerdì 9:30 - 13:00 | 15:30 - 19:00 sabato 10:00 - 12:30 domenica e festivi chiuso ingresso libero