Il movimento
Le fotografie, per definizione, catturano e immortalano un piccolissimo pezzetto della nostra vita. L’effetto mosso nelle foto, non è sempre un difetto, talvolta, esso può suggerire una sensazione di movimento e di velocità.
La caratteristica delle fotografie che catturano il movimento è data dalla contrapposizione di aree sfocate dell’immagine e di piccole aree nitide e ben a fuoco. L’occhio umano e il cervello interpretano le fotografie mosse e ne deducono un movimento in base all’esperienza acquisita.
Un movimento veloce fa apparire i soggetti come forme striate, specialmente se sono vicini. Ad esempio, aspettando la metropolitana (come in foto), le parti più vicine del paesaggio passano sfrecciando, mentre l’orizzonte si muove appena. Un movimento contrapposto ad altri, dà un senso di dinamismo, esaltazione e confusione.
Il movimento può comunicare anche uno stato d’animo. Ad esempio gli alberi mossi dal vento danno un senso di serenità, mentre un gruppo di persone in rapido movimento trasmette frenesia.
Uno dei modi più particolari per ottenere l’effetto mosso è usare la tecnica del panning. Il panning consiste nel seguire con la macchina fotografica il movimento del soggetto inquadrato, scattando la foto prima che esso esca dall’inquadratura. In questo modo si ottiene una foto in cui il soggetto in movimento risulta ben definito, mentre lo sfondo è mosso.
Il movimento si percepisce anche in immagini che richiedono un lungo tempo di esposizione. Ad esempio fotografando un ruscello è possibile rappresentare in modo sfumato l’acqua che scorre.
Per sperimentare ulteriormente l’effetto mosso si può utilizzare la messa a fuoco dello zoom della macchina fotografica. Con un tempo lungo di esposizione, zoomando su un soggetto si possono ottenere degli effetti unici.