albania famiglia b/n
Presentazione del progetto di documentario - Giovedì 11 febbraio ore 19 - Officine Fotografiche Roma

A je Burrneshe! Storie di donne e di vergini giurate

di Paola Favoino

Insieme all’autrice interverranno Lina Pallotta, fotografa e docente, e Giuliana Liberatore, montatrice.

“A je Burrneshe! Storie di donne e di vergini giurate” è un documentario che insegue una leggenda: la vergine che smise gli abiti femminili, imbracciò le armi e rinacque uomo d‘onore.

È la storia, ambientata in Albania, di un travestimento e della ricerca di se stessi raccontata attraverso la vita di donne reali ma diverse per età, scelte, desideri.

È un viaggio alla ricerca di una nuova generazione di vergini giurate o “burrneshe” in albanese.

 

Ringraziamo Ivan Festa per le immagini.

Biografia

Paola Favoino è una fotografa calabrese che vive a Roma ed è da qui che ha intrapreso il viaggio verso l’Albania cinque anni fa, per cercare le sue origini arbereshe ma anche per raccontare un fenomeno, quello delle vergini, sconosciuto ai più. Con questo lavoro, prima di tutto fotografico, Paola ha raccolto consensi in Italia e all’estero con mostre e pubblicazioni.

Oggi quel suo stesso lavoro fotografico e di ricerca antropologica sta diventando un Documentario che verrà presentato con un Promo, insieme ad una proiezione dei suoi scatti in bianco e nero, presso Officine Fotografiche.

Insieme all’autrice, saranno presenti Giuliana Liberatore, montatrice e Lina Pallotta insegnante e fotografa di fama internazionale. Durante la serata ci saranno interventi di letture edite ed inedite su storie di vita di alcune Vergini Giurate.

“La storia delle Burrneshe albanesi è tanto straordinaria quanto reale. Donne che per vari motivi hanno rotto con il loro passato e sono diventate uomini: un destino irreversibile, scritto sul corpo, in alcuni casi accettato, in altri maledetto. Il Documentario vuole raccontare la loro vita e quella di altre donne che ogni giorno incontrano, oltrepassano, crollano di fronte ai ”confini” stabiliti dagli altri. Parlare di loro è parlare di tutte noi.”

Paola Favoino