La città perfetta di Olivo Barbieri al MAXXI
Una nuova opera entra a far parte della collezione del MAXXI. Si tratta di La città perfetta di Olivo Barbieri: migliaia di immagini in movimento che raccontano dall’alto 400 km di costa Adriatica da Vasto a Ravenna, attraversando Abruzzi, Marche e Emilia Romagna.
L’opera, commissionata dal MAXXI Architettura, è esposta al museo dall’11 novembre 2015 al 3 gennaio 2016, nell’ambito della mostra Olivo Barbieri. Immagini 1978-2014.
Piena di storia, geografia, economia, turismo, bellezza e orrore, la città adriatica – considerata perfetta per il suo mix esemplare di qualità della vita e spreco ecologico – mostra in modo più chiaro che altrove le complessità e contraddizioni dell’urbanesimo contemporaneo, dove le distanze fisiche non sono importanti, dominano le strade e le ferrovie “a bordo spiaggia”, l’avanzare della nuove tecnologie industriali confligge con la sopravvivenza del paesaggio, tutti vogliono abitare in una casa monofamiliare ed è impossibile capire se l’edificio che osserviamo è un’abitazione urbana, rurale, turistica o magari un piccolo nucleo produttivo. O tutto questo insieme.
Per raccontare un territorio così specifico e allo stesso tempo così ricorrente nel mondo, il MAXXI ha chiesto a Olivo Barbieri di salire ancora una volta su un elicottero e di filtrare attraverso la sua visione le immagini delle spiagge e dei monumenti, delle autostrade e delle istallazioni industriali, delle eccellenze e delle ferite profonde che caratterizzano questi luoghi, dalle spiagge popolosissime di Rimini al Palazzo Ducale di Urbino, dal Lazzaretto di Vanvitelli alle valli dei fiumi invase da case, casette, fabbriche e capannoni, non di rado d’autore.
L’Adriatico e l’area del Mediterraneo inoltre, attraverso i flussi contradditori dell’emigrazione clandestina – illegale e tragica – e dell’industria del divertimento – estremamente organizzata – è percepita come iperproduttiva e a tratti aggressiva. Quando la realtà viene percepita come aggressiva, anche le immagini lo diventano. La città perfetta è un dispositivo che produce stimoli visivi, dal fondo irritato dell’iride entra nell’immaginario del ricordo dei luoghi. Crea traiettorie impreviste e ridefinisce temporalmente e spazialmente ciò che credevamo consolidato.
A cura di Pippo Ciorra con Francesca Fabiani e Cristiana Colli.
L’opera è stata realizzata con il sostegno di Eni e grazie alla collaborazione del Corpo Forestale dello Stato e Associazione Demanio Marittino KM – 278.
Uno speciale ringraziamento al Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato delle Marche e al Centro Operativo Aeromobili del Corpo Forestale dello Stato.