PHOTOBOOKLAND2

Photobook Landscapes 2: una panoramica

Il libro fotografico è uno spazio privilegiato per la messa a sistema di un progetto, è oggetto e opera a sé stante, luogo di espressione e spazio di sperimentazione continua nonché risorsa indispensabile per lo studio della fotografia.
Attraverso la lettura guidata di autori di riferimento che si sono espressi al meglio attraverso il libro fotografico il corso mira a guidare i partecipanti attraverso le peculiarità e le possibilità di questo linguaggio.
L’esplorazione monografica di una selezione di autori fondamentali per il panorama contemporaneo ci permetterà di conoscere diverse possibilità di realizzazione del libro e analizzare le varietà di sviluppo del linguaggio visivo, delle tecniche narrative, del design e dei materiali.

Questo corso si concentrerà sul lavoro di: Alec Soth, Dana Iixenberg, Mark Steinmetz, Vanessa Winship e Stephen Gill

Alec Soth – “Ho sempre sostenuto che il parente più prossimo della fotografia sia la poesia, per il modo in cui stimola l’immaginazione e lascia allo spettatore delle lacune da colmare”

Photograph © Beowulf Sheehan/PEN American Center

Dana lixenberg – “Aspetto le foto; non si tratta solo della forma (e di come i soggetti sono posizionati nell’inqua- dratura), lavoro molto velocemente lo sento nella pancia quando (l’immagine) sembra giusta.”

2732

Mark Steinmetz – “Mi sono sempre immaginato come un fotografo che produce libri è da dove ho imparato e dove volevo tornare. Il libro è un’esperienza introspettiva, che può crescere nel tempo.”

Southcentral-8

Vanessa Winship – “Il mio lavoro si colloca all’incrocio tra la documentazione e la finzione, esplora idee connesse a concetti come la frontiera, il territorio, la memoria, il desiderio, l’identità e la storia.Mi interessa lo svolgimento della storia ma anche il concetto di limite e le periferie.”

winship_jackson_04

Stephen Gill - “Mi piace molto il processo tangibile di creare qualcosa. Spesso non è anche solo la sensazione del tatto, penso che sia il tatto legato a qualcosa – quasi uno stato d’animo, una specie di sintonizzazione o immersione.

A volte lo vedo quasi come un’estrazione visiva in cui non stai solo usando una macchina fotografica per descrivere; è quasi questa estrazione di come si sente un luogo e quindi penso che le mani probabilmente giocano un ruolo importante in questo perché stai aiutando il soggetto e questo potrebbe significare seppellire, raccogliere o procurarti oggetti.”

018-3

 

Il corso Photobook Landscapes 2 con Fiorenza Pinna è in partenza, iscriviti da sito oppure scrivici a: streaming@officinefotografiche.org