Ceraudo_Sat_OF_3

I sabati di Officine | Destino Final

I sabati di Officine
a cura di Carola Gatta, Silvia Giancola, Mauro Raponi
Sabato 6 aprile ore 11.00
Incontro con Giancarlo Ceraudo – Destino Final

“Destino Final” è un’espressione in lingua spagnola usata dai piloti nei voli di linea per indicare il luogo di arrivo di un aereo. “Destino Final” è anche un lungo lavoro, iniziato intorno al 2003, che unisce fotografia e indagine e che ha portato il fotografo Giancarlo Ceraudo, insieme alla giornalista Miriam Lewin, ex-desaparecida, al ritrovamento degli aerei e dei piani di volo usati dalla giunta militare argentina, dal 1976 fino al 1983, per eliminare gli oppositori al regime.

Per circa 5.000 persone “Destino Final” ha assunto un significato atroce: drogate, prive di sensi, caricate su aerei militari, tristemente noti come i “voli della morte”, venivano gettate, ancora vive, nell’Oceano Atlantico, la loro destinazione finale. Solo alcuni dei loro corpi sono stati recuperati.

Ceraudo e Lewin hanno condotto un’indagine che ha portato alla scoperta, dopo più di 30 anni, di cinque aerei della Marina argentina utilizzati per i “voli della morte” e i piani di volo dettagliati conservati a bordo. Gli aerei sono stati trovati nelle città argentine di Buenos Aires e Bahia Blanca (due velivoli modello Lockheed Electra) e in Lussemburgo, Inghilterra e Fort Lauderdale negli Stati Uniti (tre velivoli modello Short Skyvan).

I piani di volo includevano il modello dell’aereo, il numero di serie, la data di volo, l’itinerario, il nome del pilota, la durata della missione: tutto era stato registrato. Questi documenti hanno rappresentato un’incredibile e preziosa prova d’accusa consegnata alla giustizia argentina.

Tra l’8 e il 10 dicembre 1977, alcune Madri di Plaza de Mayo, due suore francesi e altri attivisti per i diritti umani furono sequestrati dopo un incontro nella Chiesa della Santa Cruz a Buenos Aires, portati alla ESMA (Escuela Superior de Mecánica de la Armada), il campo di concentramento più grande durante la dittatura argentina, torturati e gettati vivi da uno dei voli della morte, presumibilmente dal volo del 14 dicembre 1977. Pochi giorni dopo il sequestro, l’Oceano ha restituito alcuni dei loro corpi, ritrovati sulla spiaggia di Santa Teresita, 300 chilometri a sud di Buenos Aires.

Incrociando le perizie medico-legali sui corpi, i pubblici ministeri conclusero che le vittime erano state gettate dallo Skyvan PA51 ritrovato da Ceraudo e Lewin a Fort Lauderdale in Florida.
Il 12 aprile 2011, a seguito dell’esame di queste prove, e in particolare dei piani di volo ritrovati, un procuratore della corte di Buenos Aires ha chiesto l’arresto di Enrique José De Saint Georges, Mario Daniel Arru e Alejandro Domingo D’Agostino, tre dei piloti presumibilmente al comando del volo della morte operato dallo Skyvan PA51 la notte del 14 dicembre 1977.

Dopo cinque anni in carcere in attesa di giudizio, il 29 novembre 2017 Arrù e D’Agostino sono stati condannati all’ergastolo (Enrique José De Saint Georges è deceduto in carcere per cause naturali nel febbraio del 2017) nell’ambito della Megacausa ESMA, il maxiprocesso per la morte dei desaparecidos e per tutti i crimini commessi durante gli anni della dittatura che si è concluso con 48 condanne.

Nel corso degli anni Giancarlo Ceraudo è stato in numerosi centri clandestini di detenzione e morte, ha lavorato con le Madri di Plaza de Mayo e con gli antropologi forensi e ha fotografato alcuni dei sopravvissuti.

“Destino Final” racconta un appassionante lavoro di indagine che ha squarciato il velo su una delle pagine più tristi della storia recente, non solo argentina.