Incontro con Tony Gentile

In conversazione con Simona Filippini

Invito-TGentile

Giovedì 18 aprile alle ore 18.30 vi aspettiamo a Officine Fotografiche con Tony Gentile e Simona Filippini.

Partiremo da Palermo, dove negli anni ’90, Tony Gentile realizza il suo vasto archivio di immagini iconiche note a tutti, diventando poi staff photographer di Reuters e viaggiando in tutto il mondo al seguito di due pontefici e della Nazionale di calcio, per arrivare poi ai progetti in corso di realizzazione. Un’occasione per parlare delle trasformazioni che il linguaggio fotografico ha avuto nella comunicazione delle news degli ultimi tre decenni.

 

Incontro aperto a tutti

Seminario Ghirri

Patrizia Genovesi

1._luigi_ghirri_formigine_1985_eredi_di_luigi_ghirri

 

Seminario su Luigi Ghirri a cura di Patrizia Genovesi

Ingresso riservato ai soci in regola con il tesseramento 2024

Varco Appennino

Simone Donati

Invito Varco_Appennino-SDonati

Vado nei paesi per capire come se la passano. Ma prima ancora ci vado per capire dove sono, sopra una montagna o un altopiano, dentro una valle o in pianura. I paesi parlano, come ogni cosa, e parlano innanzitutto con la geografia. Sono terra da leggere anche se hanno perso molte parole, e da scrivere.

Franco Arminio

Varco Appennino è un’esplorazione delle aree interne dell’Appennino Meridionale, quelle nascoste, remote, lontano dai luoghi comuni e dalle cronache che spesso caratterizzano questa parte del paese.
Il lavoro è un dialogo con il “Vocabolario Appenninico” del poeta e scrittore irpino Franco Arminio, si sviluppa a partire dalla frase spesso ripetuta e rivolta anche a me molte volte dagli abitanti dei piccoli borghi che visitavo: “Ma qui non c’è niente! Perché vieni qui?”

Durante la mia ricerca, iniziata nel 2016 e conclusa a marzo 2020, ho percorso la catena montuosa che dalla Calabria attraversa Basilicata, Campania e Molise, sino al confine con l’Abruzzo. Ho lavorato sulla complessità e le contraddizioni contenute in questa frase, in questo “niente” spesso ricco e fertile, dal punto di vista storico e attuale. Un niente di paesaggi e storia, di gesti e intimità, di campagne abitate e lentezza, di edifici incompiuti come melanconiche memorie di sogni falliti.

Il lavoro è costruito attraverso un’alternanza di fotografie di paesaggi sospesi, senza tempo ma allo stesso modo imponenti e una serie di ritratti di chi quei territori ancora li vive e li popola perché non se n’è mai andato o perché poi vi è tornato, loro: solidi e presenti. Ai paesaggi e ai ritratti si aggiungono gli interni delle abitazioni, intimi e silenziosi, insieme a piccoli paesaggi marginali.

Dopo molti anni dedicati a documentare i riti collettivi e le grandi manifestazioni sacre e profane di devozione contemporanea per il libro “Hotel Immagine”, avevo la necessità di tornare alla banalità del quotidiano, fatto di apparente semplicità e continuità con la natura.

Il libro fotografico, curato e disegnato da Fiorenza Pinna, con i testi di Franco Arminio, è uscito a giugno 2021 per Witty Books.

Una selezione del lavoro può essere acquistata come stampa fotografica fine art in edizione limitata o edizione aperta. Una percentuale dei ricavi dalla vendita delle stampe andrà alla ricerca sul cancro in Italia.

BIO

Simone Donati (1977) è nato a Firenze dove vive e lavora. È uno dei fondatori del collettivo TerraProject che dal 2006 lavora su tematiche sociali, politiche ed ambientali, in Italia ed all’estero.
La sua fotografia racconta prevalentemente il territorio italiano, con progetti a lungo termine dove la lentezza e la profondità sono la base, insieme all’approccio documentario. La sua ricerca è caratterizzata dallo studio del paesaggio e dalla relazione dello stesso con le persone che lo abitano.

Negli anni 2009-2015 la sua attenzione si è concentrata sulla situazione politica e sociale italiana con la pubblicazione di “Hotel Immagine”, il suo primo libro frutto di un autoproduzione. Con “Varco Appennino”, pubblicato da Witty Books nel 2021, ha portato avanti per 4 anni un’esplorazione delle aree interne dell’Appennino meridionale italiano. Simone è stato selezionato come uno dei tre finalisti nella categoria ritratto del Sony World Photography Awards e ha ricevuto il 3° posto al Premio Ponchielli con “Welcome to Berlusconistan”. Con “Valley of Angels” è stato finalista all’OjodePez Award.

Le sue immagini sono esibite in mostre in Italia ed all’estero e sono pubblicate dalle maggiori riviste italiane ed estere come Internazionale, Io Donna, La Repubblica, L’Espresso, Le Monde Magazine, Newsweek Japan, The Washington Post, Sette e Vanity Fair.

Info

Letizia

Franco Zecchin. Prefazione di Roberto Andò

Invito-F_Zecchin

Dal 1975 al 1994 Franco Zecchin ha condiviso con Letizia Battaglia la vita privata e professionale in cui si univano la passione per la fotografia e l’impegno militante, in rapporto con la drammatica attualità siciliana di quel periodo. Quaranta ritratti ripercorrono quegli anni in cui, accanto al giornalismo trovavano spazio il teatro e il lavoro all’interno dell’ospedale psichiatrico, il mondo della fotografia internazionale, la scoperta di altri luoghi, i ruoli pubblici, la politica e il quotidiano. Quaranta ritratti attraverso i quali Franco Zecchin restituisce un’immagine di Letizia Battaglia umana e lontana dai clichés.

Franco Zecchin

Nato nel 1953 a Milano, nel 1975 Franco Zecchin si trasferisce a Palermo, dove diventa fotografo professionista, lavorando sulla mafia, la corruzione politica e le condizioni sociali in Sicilia. Nel 1977, con Letizia Battaglia, crea il primo Centro Culturale per la Fotografia situato nel sud dell’Italia e, nel 1980, è tra i fondatori del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”. Fa teatro e realizza film all’interno dell’ospedale psichiatrico di Palermo.

 

Nel 1988 diventa membro “nominé” dell’agenzia Magnum. Tra il 1989 e il 1991 conduce un’inchiesta fotografica sui rapporti tra inquinamento industriale e salute pubblica in Slesia (Polonia). Nel 1991 inizia una ricerca fotografica sul nomadismo e l’uso delle risorse ambientali lavorando per alcuni anni su una decina di società in diverse parti del mondo.

 

Oggi vive e lavora in Francia dove, insieme alle attività di formazione alla fotografia, continua a esplorare il rapporto tra territorio e pratiche sociali attraverso la fotografia.

Le sue foto fanno parte delle collezioni dell’International Museum of Photography di Rochester, del MOMA di New York e della Maison Européenne de la Photographie a Parigi.

https://francozecchin.com/

Presentazione editoriale - Venerdì 22 marzo ore 18.30 - Officine Fotografiche Roma

Il Bel Paese - di Stefano De Luigi

con Tiziana Faraoni, Augusto Pieroni e Stefano De Luigi

Invito De Luigi

IL BEL PAESE
Un lavoro di Stefano De Luigi durato nove mesi. Un lungo viaggio lungo la penisola, dividendo il suo itinerario in quattro tappe: da Trieste ad Ancona, da Ancona a Metaponto, da Metaponto a Roma e da Roma a Ventimiglia.
Volume edito da L’Artiere.
Alla presentazione intervengono: Stefano De Luigi (fotografo e autore) – Tiziana Faraoni (photoeditor de L’Espresso) - Augusto Pieroni (critico e storico della fotografia)
INGRESSO LIBERO

 

Lezione Aperta: Fotografia Alter-nativa

Gaetano De Crecchio

unnamed-1(1)

 

Lunedì 18 marzo alle ore 19, in vista del nuovo corso di Fotografia Alter-nativa, terremo una lezione aperta con Gaetano De Crecchio.

Cos’è la fotografia sperimentale.
Cosa significa sperimentazione.
La tecnica, la forma e il messaggio.
La logica dell’errore.
La sperimentazione è ovunque.

Un dialogo tra letteratura e fotografia - 11 marzo ore 18.30 - Officine Fotografiche Roma

In un mondo di mondi immaginati

A cura di Patrizia Genovesi e Dario Pontuale

Invito Calvino

Mostre - 8 Marzo ore 18.30 - Officine Fotografiche Roma

Aspettando L'onda

Alessandro Penso e Scatto Libero
Emilio D'Itri

invitodef

Il progetto nasce da un laboratorio fotografico svolto al Carcere di Rebibbia – Terza Casa dal fotografo Alessandro Penso con il supporto di Scatto Libero che alla Terza Casa ha portato avanti progetti fotografici e didattici per tre anni, dal 2016 al 2019.
Ogni partecipante aveva a disposizione uno scatto con Polaroid e su ogni stampa poteva intervenire materialmente e graficamente per modificare la foto, agendo sia sulla cornice che sul soggetto, alterandone quindi la realtà e il significato con la possibilità e l’obiettivo di trasformare la quotidianità in altro, di riempire i vuoti della vita carceraria con nuovi elementi, di lanciare e lasciare un messaggio a un potenziale mondo esterno.
Ogni scatto ha la prerogativa di essere libero sia nell’immagine che nelle parole dando così sfogo alla creazione di 31 istantanee ricche di un’evoluzione personale e creativa. Il titolo della mostra prende il nome dalla frase scritta sopra una delle polaroid, che rafforza il grido di speranza che si vive nel contesto del carcere. Aspettando l’onda, per cavalcarla, per farmi trasportare più in là, per domarla, per apprezzare il vento sulla faccia, una nuova vita, un nuovo tempo.

Evento finissage in collaborazione con Circolo degli Illuminati. Tutte le attività sono gratuite. - 29/02/2024 -

"All Areas" Evento finissage in collaborazione con Circolo degli Illuminati

45_02122018-L1000577

 

Di seguito il programma della serata del 29/02/2024

ore 18: visita guidata con autore Jarno Iotti

ore 19: talk con l’autore Jarno Iotti ed i musicisti Max Cottafavi e Gigi Cavalli Cocchi, membri dei Clan Destino (gruppo storico di Ligabue con il quale ha inciso i primi 4 album). Presentazione del libro “Il respiro del tamburo” di Gigi Cavalli Cocchi. Modera l’incontro Federico Raponi (Tutta Scena e dal 2001 collaboratore del Festival di Teatro Politico di Rocca Sinibalda).

dalle ore 20: sarà possibile godere di un buffet gratuito offerto dal Circolo degli Illuminati nello spazio del garden adiacente alla mostra, nonché partecipare ad una sessione di ritratto durante la quale si potrà essere immortalati da Jarno Iotti con una chitarra iconica di Ligabue. Gradita la prenotazione qui https://forms.gle/cQPUwBUbUQCjUyvP6

ore 21.30: presso il Circolo degli Illuminati, concerto free dei “6000watt”, poliedrica rock band romana tributo a Luciano Ligabue e Clan Destino, affezionata alle sonorità ricercate di quel periodo artistico, che da questi ultimi ha ricevuto apprezzamenti. Special Guest Max Cottafavi e Gigi Cavalli Cocchi, membri dello storico gruppo i Clan Destino.

 

 

 

Visioni di Gruppo

Visioni di Gruppo

 

Il 15 dicembre alle ore 18.30 inauguriamo la mostra finale con i lavori realizzati dai gruppi di lavoro 2022/2023

Le foto saranno messe in vendita e il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Con l’occasione faremo un brindisi di Natale per salutarci prima delle feste.