progetto pluriennale - a ottobre-novembre di ogni anno - luoghi vari

DNApictures - la fotografia e la danza

in collaborazione con Fondazione Romaeuropa e il network Aerowaves

dnapictures2-670x442A partire dal 2014, la Fondazione Romaeuropa e Officine Fotografiche Roma collaborano ad un progetto pluriennale sulla rappresentazione fotografica dell’atto performativo.

A tal fine, in occasione del Romaeuropa Festival, organizzano ogni anno DNApictures, un laboratorio di fotografia di scena a partecipazione gratuita e su preselezione, che si tiene tra ottobre e novembre sotto la guida della fotografa e docente Samantha Marenzi.

Il laboratorio consiste in lezioni teoriche e in alcune sessioni di scatto durante le prove generali degli spettacoli della sezione DNAeurope del Romaeuropa Festival.

Alla fine del laboratorio le fotografie realizzate dai partecipanti sono selezionate da una commissione interna di Officine Fotografiche Roma e Fondazione Romaeuropa per essere esposte in una mostra nella sede di Officine Fotografiche Roma a fine anno.

Le fotografie realizzate durante il laboratorio confluiscono poi in un archivio della Fondazione Romaeuropa dedicato alla promozione della danza emergente e alle attività formative del network Aerowaves.

La collaborazione tra la Fondazione Romaeuropa e Officine si riflette anche nelle attività formative dell’Associazione. Nell’ambito del corso La fotografia e la scena – corso teorico-pratico di scatti di teatro e danza, tenuto da Samantha Marenzi sono infatti previsti incontri con alcuni artisti coinvolti nelle attività della Fondazione, nonché alcune riprese fotografiche di performance realizzate durante l’anno.

Alcune foto del laboratorio 2014.

 

È stata bandita la call DNApictures 2015!

Info

DNA danza nazionale autoriale nasceva nel 2010 come focus sulla danza italiana d’autore. Dal 2013 l’indagine del codice genetico diventa europeo ospitando giovani coreografi di diversa nazionalità, così da trasformarsi in DNAeurope allargando definitivamente il suo campo di ricerca all’Europa, intendendola come una grande e unica Nazione.

 

  • Officine Fotografiche Roma – via Giuseppe Libetta, 1
  • Opificio Romaeuropa – via dei Magazzini Generali, 20/A

 

Progetto interdisciplinare - da dicembre 2014 a febbraio 2015 - Officine Fotografiche Roma e Parrocchia N. S. di Lourdes

La metafora del viaggio al tempo di Internet

di Officine Fotografiche Roma, in collaborazione con le associazioni culturali Tra le Righe, L'Isola che c'è e Chiaramente
con il sostegno di Roma Capitale - Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo - Dipartimento Cultura - Servizio Spettacoli ed Eventi

BETC idyssey 010Il 27 febbraio 2015, con il finissage della mostra iDyssey di Stefano De Luigi, si è conclusa la manifestazione La metafora del viaggio al tempo di Internet, progetto realizzato dall’Associazione Officine Fotografiche Roma con il sostegno di Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, Creatività, Promozione Artistica e Turismo – Dipartimento Cultura – Servizio Spettacoli ed Eventi, ed in collaborazione con le associazioni Chiaramente, L’Isola che c’è e Tra le Righe.

Il progetto ha indagato il tema del viaggio come metafora della vita, coinvolgendo un pubblico ampio di migranti, cittadini adulti e bambini delle scuole del Municipio Roma VIII, dove opera Officine Fotografiche Roma ed è situato il teatro della Parrocchia N.S. di Lourdes, sedi di realizzazione del progetto.

La metafora del viaggio al tempo di Internet si è avvalso di numerose collaborazioni: da quella della comunità Instagramers Roma – e dell’Huffington Post Italia, al magazine The Trip, media partner per la mostra iDyssey.

Il fulcro del progetto è stata la rilettura in chiave moderna dell’Odissea, declinata in modalità e linguaggi differenti.

La prima tappa del progetto è stata la mostra iDyssey, di Stefano De Luigi, a cura di Laura Serani, che ha inaugurato il 6 febbraio a Officine.

Il famoso fotografo, membro della VII agency, ha ripercorso le tappe del viaggio di Ulisse fotografando con uno strumento ultramoderno come lo smartphone, e filmando con lo stesso strumento la lettura di passaggi significativi del poema, come un moderno cantore multimediale che reincorpora i riti della civiltà orale.

La mostra è stata anticipata da un contest #UlisseOggi su Instagram, organizzato in collaborazione con L’Huffington Post Italia e Instagramers Roma, che ha visto la partecipazione di oltre 1200 persone che hanno postato la loro personale interpretazione e visione del mito di Ulisse.

Il contest è stato pensato per coinvolgere il pubblico abbattendo i preconcetti che impediscono di avvicinarsi alla cultura classica e spingerlo a riflettere sulla condizione dell’uomo moderno. Nelle foto inviate si vede tutta la varietà d’interpretazioni che il mito offre, tra fotografie di viaggi, paesaggi simbolici, autoritratti, immagini metaforiche. La selezione delle migliori 82 immagini è stata pubblicata da L’Huffington Post Italia e proiettata al finissage della mostra iDyssey il 27 febbraio.

Sempre legati alla mostra, nei tre giorni successivi alla sua apertura, si sono svolti a Officine un workshop a pagamento, tenuto da Stefano De Luigi, incentrato sull’editing dei progetti a lungo termine e una lecture pubblica sul tema delle nuove tecnologie in relazione allo sguardo fotografico.

Declinando sul territorio la metafora del viaggio, tra il 10 e il 20 febbraio, Officine ha organizzato un laboratorio di ricerca fotografica sul quartiere Ostiense, sotto la guida del fotografo e docente di reportage Alberto Di Cesare.

Il laboratorio è stato pensato per favorire gli under 35 con migliore qualità artistica e con maggiori legami con il quartiere. Il fine ultimo era quello di stimolare i partecipanti alla creazione di un corpus collettivo di opere sul quartiere, attraverso una visione personale e intima, senza tralasciare l’osservazione dei cambiamenti e delle riqualificazioni urbane degli ultimi anni.

Una declinazione diversa del progetto sulla metafora del viaggio è stata la realizzazione di un cortometraggio incentrato sul tema di Ulisse al mondo d’oggi, che Officine ha commissionato all’Associazione Chiaramente. Il cortometraggio è stato realizzato su sceneggiatura originale, coinvolgendo alcuni Licei del territorio (Liceo Scientifico Levi, Liceo scientifico Peano, Liceo Classico Vivona) e il Centro Anziani San Michele, ed è stato proiettato il 27 febbraio a Officine Fotografiche.

Per cambiare la prospettiva di sguardo sul viaggio, la metafora di Ulisse è stata declinata anche come tensione verso il futuro attraverso le azioni di altre due associazioni del territorio del Municipio Roma VIII: Tra le righe e L’Isola che c’è, alle quali sono stati commissionati uno spettacolo teatrale e un cortometraggio che riflettessero sulla condizione dei migranti nel nostro territorio.

Scarica la locandina

Info
  •  Officine Fotografiche Roma – via Giuseppe Libetta, 1
  • Teatro della Parrocchia di N. S. di Lourdes – via Andrea Mantegna, 147