La fotografia di Still Life consiste nel fotografare cercando di descrivere gli oggetti inanimati e il cui corrispettivo nell’arte si identifica con la natura morta. Si immortalano gli oggetti all’interno di un contesto scenico e di luce.

Il ritratto ricrea le caratteristiche di una persona con metodi artistici, come la scultura, la pittura o la fotografia. Già nei tempi antichi la tecnica del ritratto si rifletteva nella raffigurazione delle divinità e nelle figure dei sovrani. Si è poi evoluta nella storia attraversando diversi movimenti stilistici fino alla fotografia.
Agli inizi della fotografia l’unico scopo dell’illuminazione era quello di rischiarare sufficientemente il soggetto per accorciare il più possibile i tempi di esposizione.
Oggi, la maggior luminosità degli obiettivi e la grande sensibilità delle pellicole consentono di sfruttare la luce anche ai fini espressivi.
Colore e la tonalità contribuiscono in modo essenziale a ricreare l’atmosfera presente in una foto. Compito del fotografo è valutare come i colori interagiscono tra loro, ed in che modo vengono percepiti dall’osservatore perché ognuno di essi può trasmettere delle sensazioni, raccontare storie o far cambiare il nostro stato d’animo.
Ogni immagine porta con sé un’interpretazione della porzione di realtà inquadrata e descrive un particolare e unico sguardo del mondo, il nostro.
Attraverso la composizione fotografica possiamo notare tutte le decisioni prese dal fotografo al momento dello scatto, riguardo alla scelta del soggetto da rappresentare e alle sue relazioni con l’ambiente circostante, ordinando tutti i possibili elementi.